Blizzard l’aveva fatto capire. Sarebbe passato più di un anno solare tra la pubblicazione di ognuno dei tre episodi che andranno a chiudere il cerchio narrativo di Starcraft II. Rispettando queste interminabili tempistiche, la seconda puntata della storia dello strategico per eccellenza è stata annunciata per i nostri PC: Hearth of Swarm, con la sua agognata campagna Zerg, è stato infatti presentato recentemente e noi vi riportiamo i primi interessanti dettagli.
Agli ordini, Regina delle Lame!Senza “spoilerare” nulla a chi, tra i lettori, dovesse ancora terminare Starcraft II: Wings of Liberty (correte a rimediare, pazzi!) diciamo solo che le vicende narrate nelle circa venti nuove missioni di questo expansion pack avranno come formidabile protagonista Sarah Kerrigan. La leader degli alieni sta tentando di ricomporre un esercito Zerg in grado di combattere ad armi pari con le altre razze: questo sarà, almeno inizialmente, il compito di noi giocatori. Ovviamente ci saremmo aspettati che Kerrigan divenisse finalmente controllabile, per sentirci davvero fautori del destino dello Sciame: Blizzard, che come sempre fa le cose in grande, ci ha accontentati rendendola addirittura un’unità eroe. Il nostro nuovo alter ego principale si muoverà tra le stelle in una nave Zerg, ma in modo totalmente diverso rispetto a quanto faceva Raynor in Wings of Liberty. La nave non sarà infatti liberamente esplorabile, e con questo sparirà anche l’interazione con gli altri passeggeri. La sceneggiatura si sposterà direttamente sul pianeta destinazione, di volta in volta, del nostro viaggio. Atterrati, tramite una veloce interfaccia, avremo accesso al briefing della missione in corso e agli aggiornamenti in quel momento disponibili. Cambia in modo significativo anche il sistema di progresso delle unità. L’esplorazione dei pianeti è necessaria per la raccolta del DNA, moneta di scambio per ottenere upgrade e collezionabili uccidendo i peculiari e vari nemici che ogni ambientazione ospiterà. Il DNA servirà anche per mutare le unità in nostro possesso, in modo che ottengano vantaggi sul campo di battaglia: gli Zergling, ad esempio, potranno essere istruiti a saltare direttamente sul nemico nel caso in cui questo non sia nel loro raggio di azione. Va detto, a beneficio di chi leggendo queste righe stia storcendo il naso pensando al multiplayer, che queste novità riguarderanno esclusivamente il comparto singolo giocatore dell’add on Blizzard, quindi non andranno ad intaccare il solito ed equilibrato bilanciamento delle unità su Battle.net. Un aspetto che rimarrà inalterato da Starcraft II: Wings of Liberty è la struttura delle missioni: il pubblico ha apprezzato la scenografia ed i copioni degli eventi della campagna, sempre vari e mai schiavi del consueto cliché “costruisci la base – crea uno sciame di unità – distruggi l’avamposto nemico”. Hearth of the Swarm non farà dunque eccezione, proponendo obiettivi vari e impegnativi, mantenendo alta l’attenzione del giocatore. Spesso, inoltre, le missioni subiranno stravolgimenti o colpi di scena dovuti all’interazione con l’ambiente circostante: combattere su un terreno ghiacciato, ad esempio, ci costringerà ad evolvere le nostre unità in un certo modo, mentre una razza inospitale farà di tutto per mettere i bastoni fra le ruote alla Kerrigan. Il nostro alter ego potrà contare su una caratterizzazione degna degli eroi di Warcraft III. Kerrigan, infatti, potrà contare su quattro set di abilità speciali differenti, pur potendone scegliere solamente una in fase di briefing. Le peculiarità delle varie abilità offriranno stili di gioco e di approccio totalmente differenti. Per scendere maggiormente nel dettaglio, potremo scegliere tra scagliare un potentissimo attacco ambientale, evocare un’ombra di noi stessi che ci aiuti in battaglia, infettare gruppi di nemici con spore velenifere o sfruttare istant kill contro precisi obiettivi. Naturalmente, se tutto ciò non bastasse e dovessimo morire in battaglia, un sistema di respawn temporale ci riporterà in vita senza farci perdere le caratteristiche fino a quel momento sbloccate. Insomma, di materiale per farci tornare l’acquolina in bocca ce n’è a sufficienza già in questa primissima preview, nel classico stile Blizzard.
Sciame onlineVeniamo all’argomento, per molti, più interessante di questa trattazione: le novità relative al multiplayer. In realtà Blizzard rimane al momento ancora molto abbottonata e gli unici annunci “ufficiali” riguardano la solita infornata di mappe e unità (che andranno ovviamente ad affiancare l’offerta esistente) e alcune modifiche a Battle.net per rendere il marketplace sempre più sinergico con il gioco online, prevedendo la possibilità di valutare e scaricare i contenuti creati dai membri della community. Voci riguardano anche l’eliminazione di alcune unità che non hanno ottenuto un buon feedback dai giocatori, come il Custode degli Zerg. Sembra ormai ufficiale, invece, che per giocare questo Hearth of the Swarm sarà necessario possedere una copia di Wings of Liberty. Sul prezzo e, soprattutto, sulla data d’uscita è ancora troppo presto per fare speculazioni, anche se è lecito immaginare un 2012 inoltrato.
– Venti missioni tutte dedicate agli Zerg!
– Ulteriori aggiunte e migliorie al multiplayer.
L’attesissima prima espansione di Starcraft II si presenta lasciando agli appassionati grandi aspettative. L’agognata campagna Zerg si preannuncia ricca di momenti epici grazie al nuovo sistema di evoluzione delle unità e, in primis, alla presenza di Kerrigan come eroe controllabile. Le venti (circa) missioni che comporranno questo Hearth of the Swarm dovrebbero garantire una buona longevità in singolo, corredato ovviamente ad un comparto multiplayer che non lesinerà novità e ulteriori limature alla struttura già vincente di Wings of Liberty. Da questo punto di vista, la beta prevista tra qualche mese chiarirà definitivamente le idee. Restate sintonizzati su Spaziogames per i futuri aggiornamenti.