Anteprima

Sly Cooper Thieves in Times

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a cura di AleZampa

Saremo sinceri, quando tempo dietro vedemmo il trailer del nuovo Sly Cooper inserito a sorpresa nella collection per PlayStation 3 rimanemmo decisamente sorpresi. Non per le qualità dello stesso, o per chissà quale altro motivo, ma per il semplice fatto che la serie aveva fatto perdere le proprie tracce da diversi anni, e anche ai tempi d’oro non era in ogni caso riuscita a far del tutto breccia nei cuori degli appassionati, dovendo lottare con altri simpatici animaletti per ritagliarsi uno spazio tra le mascotte di casa Sony. Avrà fatto bene questo riposo più o meno forzato (oltre che il cambio di sviluppatore) al procione e al suo variegato team di ladri in cel-shading?

Paradossi temporaliPassato nelle mani di Sanzaru, Sly Cooper Thieves in Time è uno dei titoli su cui Sony punta moltissimo per promuovere le funzioni di Cross-Buy e Cross Play di PS Vita: acquistata la versione PlayStation 3 infatti sarà possibile scaricare gratuitamente quella per la console portatile e giocare senza soluzione di continuità su entrambe le piattaforme, visto che i salvataggi saranno automaticamente scaricati nello spazio cloud online. Una volta avviato il titolo sulla piattaforma preferita avrete chiaro sin da subito due cose: la prima, è che il livello iniziale, il più classico dei tutorial, è piatto e scialbo, mentre la seconda è che il tempo sembra non essere mai passato per la serie ex Sucker Punch. I nuovi sviluppatori infatti, nonostante il cambio di generazione e il lungo lasso di tempo passato, hanno deciso di mantenere salde le fondamenta del franchise, evitando di abbandonarsi a facili stravolgimenti o aggiornando eccessivamente la produzione ai gusti più giovani di questa generazione. Il sapore retrò e naive del gioco è qualcosa che colpisce subito, e, almeno per il sottoscritto, è una sensazione piacevole e rassicurante. Ma dicevamo del tutorial: visto che la nuova avventura della banda Sly è ambientata in diverse epoche temporali, il primo livello, oltre che da tutorial, serve anche per contestualizzare la vicenda, e fornire la giustificazione alle scorrerie temporali della banda. Questa giustificazione è data dal Thievus Raccoonus, le cui pagine si stanno velocemente sbiadendo (in stile Ritorno al Futuro), come se qualcuno minasse la storia del clan Cooper direttamente dal passato. Un plot del genere dà quindi la possibilità agli sviluppatori di poter inserire epoche e contesti sempre differenti, utili a variare le meccaniche certamente semplici del titolo. In questa anteprima vi parleremo solo della prima epoca disponibile, ma vi possiamo assicurare che andando avanti le sorprese non mancheranno e rimarrete spesso piacevolmente sorpresi di come gli sviluppatori hanno utilizzato le caratteristiche del contesto storico in ambiente di gameplay. Terminato il troppo lungo prologo, dazio da pagare per un’assenza così importante dalle scene, saremo catapultati nel Giappone Feudale, nel quale dovremo aiutare il nostro antenato Riochi a riconquistare l’onore perduto e il suo ristorante di sushi.

Metal Gear SlyPer chi non fosse avvezzo con la serie, basti sapere che Sly Cooper fa della commistione dei generi action, platform e stealth la sua formula vincente. La base delle nostre operazioni sarà il Covo, nel quale potremo avere sottocchio tutte le statistiche della partita, rigiocare ad alcune missioni, o bearci dei tesori recuperati e rubati nei vari livelli. Una volta selezionato un personaggio (sarà infatti possibile girare per la mappa oltre che con Sly anche con Bentley e Murray, rispettivamente braccio e mente della banda, o con l’antenato di turno) avremo accesso a tutta l’area di gioco, nella qual potremo scorrazzare liberamente cercando i tantissimi collezionabili presenti. Tra infatti bottiglie (30 in ogni epoca) posizionate in ogni dove, manufatti da riportare al covo in un tempo limite, o oggetti da borseggiare ai diversi nemici non resterete quasi mai con le mani in mano. Come dicevamo il gameplay frulla insieme diversi elementi senza esasperarne nessuno, rendendo il titolo piacevole da giocare e accessibile pressoché a tutti. Nei panni di Sly ci potremo facilmente arrampicare su ogni tubatura, liana o superficie indicata da un alone blu: quando infatti saremo nel bel mezzo di un salto ci basterà premere il tasto cerchio per passare automaticamente all’appiglio successivo, indipendentemente dalla sua natura. Vi basterà davvero pochissimo per abituarvi a questo pattern dei controlli, che vi farà sembrare né più né meno che un vero e proprio ninja. I Cooper inoltre sono gli unici in grado di borseggiare i nemici: avvicinandosi infatti furtivamente alle spalle del nostro obiettivo, potremo, grazie al distintivo bastone da ladri, rubare monete, oggetti chiave o manufatti particolari dalla loro bisaccia.Inutile dire che ogni personaggio avrà le sue abilità speciali: Bentley ad esempio potrà lanciare bombe appiccicose, mentre Murray sarà in grado di portare attacchi devastanti contro i nemici. Riochi invece, il nostro antenato, avrà a disposizione uno speciale attacco con shuriken e un salto particolarmente performante. Una volta tornati nel covo poi sarà possibile accedere a LadroNet e comprare potenziamenti vari per tutti i personaggi utilizzabili. La varietà della mappa colpisce subito in positivo: a fronte di un area grande ma non immensa, troverete decine di passaggi nascosti, strade alternative, cunicoli e funi sospese che portano ad aree segrete o quantomeno ben occultate, nelle quali si intuisce che si dovrà tornare a gioco avanzato, quando il nostro guardaroba sarà completo.

Travestimenti per tutte le occasioniA ravvivare il gameplay infatti ci pensano i neo-introdotti costumi, la cui utilità, varierà in base all’epoca. Nel primo livello infatti nel corso di una missione di salvataggio abbiamo dovuto rubare i pezzi di un’armatura, che una volta ricomposta è diventata disponibile come costume aggiuntivo da utilizzare in qualsiasi momento (con Sly). Tramite l’attivazione dal menù griglia con un tasto (o con un tap sull’icona nella versione PS Vita), potremo mascherarci istantaneamente come una guardia bardata di tutto punto, il che ci permetterà, ad esempio, di passare inosservati tra i nemici o resistere agli attacchi basati sul fuoco. L’impressione che ci ha dato l’incedere delle missioni è stata inoltre decisamente positiva: a turno infatti useremo tutti i personaggi del nostro team, il che garantisce una discreta varietà (sopratutto grazie ai mini-giochi di infiltrazione di Bentley), in una serie di missioni che per quanto prevedibili, sono sempre movimentate, varie e lunghe il giusto, andando a colmare così l’eccessiva facilità di alcune sezioni, come ad esempio quelle di combattimento le cui meccaniche sono forse troppo grossolane. Il comparto tecnico è apprezzabile ma non stratosferico, con un cel sharing comunque ben realizzato che fa della cura dei particolari dei livelli e del loro caratteristico design i suoi punti di forza. Anche su PS Vita il titolo si comporta egregiamente, prestando il fianco solo raramente a rallentamenti o imprecisioni dei controlli.

– Sly è tornato, ed è particolarmente in forma

– Missioni varie, divertenti e lunghe il giusto

– Livelli ampi e ispirati

Le premesse per un ritorno in grande stile di Sly Cooper ci sono tutte: il team è rimasto intatto, così come la narrazione in stile spy-story e le missioni fuori di testa a base di infiltrazioni e furti assortiti. Gli oggetti da trovare e collezionare saranno come sempre a centinaia, così come tutti i cunicoli e le scorciatoie da trovare in ogni livello. L’unica preoccupazione è il livello di difficoltà settato troppo verso il basso: raramente ci è infatti capitato di trovare punti realmente impegnativi che bloccassero il nostro incedere nel corso delle varie missioni. Finchè la varietà delle missioni e l’incedere spedito rimarranno così alti potrebbe non essere un grande problema, ma a lungo andare rischierebbe di essere un tallone d’Achille non secondario.