Anteprima

Silent Hill: Book of Memories

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a cura di Fatum92

Silent Hill è senza dubbio una saga molto apprezzata tra gli amanti dei survival-horror. L’atmosfera malata che contraddistingue i vari capitoli ha riscosso numerosi apprezzamenti e ne ha, in buona parte, decretato il successo. Su PlayStation Vita potremo presto tuffarci nuovamente in un nuovo episodio della serie, denominato per l’occasione Silent Hill: Book of Memories. Tuttavia, nonostante il nome, quest’ultimo Silent Hill si preannuncia una nuova incarnazione del brand, abbandonando inaspettatamente gran parte delle tematiche survival per offrire un’esperienza di gioco differente.Da survival a sparatutto In Silent Hill: Book of Memories appariranno personaggi familiari ai fan della saga ma, cosa decisamente più importante, la storia promette di fare luce su alcuni dei misteri insoluti dei precedenti capitoli. Già tale caratteristica presuppone che i giocatori più affezionati al franchise troveranno nell’aspetto narrativo un valido motivo di acquisto, o perlomeno un punto a favore della produzione. Tuttavia, pare che il filone della trama seguirà alcuni eventi importanti dei precedenti episodi, riproponendoli sotto una prospettiva del tutto nuova.Il vero stravolgimento è stato attuato alle meccaniche di gameplay, focalizzate su uno stile di gioco basato molto più sul genere sparatutto e sul combattimento, che sull’aspetto survival. Il titolo sfrutterà le caratteristiche di PlayStation Vita, come il touch screen, utile per visualizzare mappa, l’inventario o per prendere le armi, apparentemente variegate (pistole, mitragliatrici, o semplici strumenti da mischia). I controlli, però, appaiono come un mix di schemi tradizionali, combinati alle possibilità offerte dalle nuove capacità della console. Nonostante il potenziale, pare che le dimensioni ridotte dello schermo e la visuale di gioco (dall’alto, a prospettiva isometrica) minimizzino alcuni particolari utili e importanti per la giocabilità, rendendo alcuni frangenti confusionari.Le meccaniche di gioco sembrano orientate all’azione, con un’impronta da classico sparatutto in terza persona. I giocatori di vecchia data potrebbero non gradire questo cambiamento e, conseguentemente, il gioco. La tensione dovrebbe comunque essere un elemento presente nell’esperienza, ma certamente Silent Hill: Book of Memories sarà ben distante dall’inquietudine trasmessa dai capitoli passati.

Seguire la modaUn altro fattore che avvalora questa ipotesi, infatti, è l’insistenza degli sviluppatori nel far notare una modalità multiplayer, la quale dovrebbe dimostrarsi il cuore del prodotto. Ancora non si conoscono i dettagli, tuttavia sembra essere stata data molta enfasi alla cooperativa, permettendo a più persone di affrontare insieme gli orrori e i nemici del titolo. Sono inoltre presenti degli elementi da GDR, come la personalizzazione di alcune caratteristiche del proprio alter-ego. Oltre a tutto questo, anche gli enigmi ambientali dovrebbero ricalcare una buona fetta di gioco, limando un po’ l’aspetto più action. Ciononostante, rimane prematuro azzardare se l’unione di questi aspetti significherà un livello qualitativo elevato della produzione. Il giusto bilanciamento di fasi action-shooter, enigmi, atmosfera, multiplayer, feature RPG e un pizzico di survival (come una bassa quantità di munizioni) potrebbe portare ad un gioco di buona fattura, anche se distante dai canoni tipici della saga.

Atmosfera o tecnica?Per quel che concerne l’aspetto puramente tecnico e grafico, Silent Hill: Book of Memories sembrerebbe un titolo caratterizzato da alti e bassi. Da quanto si è potuto vedere la veste grafica non spremerebbe a fondo le capacità di PlayStation Vita come fanno invece molti altri giochi, su tutti Uncharted: Golden Abyss. Seppur quest’ultimo rappresenti, attualmente, l’eccellenza, Book of Memories non sembra vantare textures o modelli poligonali realizzati in modo particolarmente curato, penalizzati poi da una visuale un po’ infelice, incapace di mostrare a dovere tutti i dettagli. Tuttavia, l’impatto generale dovrebbe dimostrarsi soddisfacente e le ambientazioni appaiono comunque promettenti. Molto buona appare la gestione dell’illuminazione, in grado caratterizzare le location e donare quella giusta atmosfera horror, necessaria per infondere un minimo di tensione nel giocatore.

– Buona atmosfera

– Multiplayer interessante

L’ultimo capitolo di Silent Hill si spoglia delle tradizionali meccaniche tipiche della saga per sposare un gameplay votato all’azione shooter e al combattimento. È ancora presto per sbilanciarsi in previsioni più o meno opinabili, ma è indubbio che la direzione presa dal team di sviluppo rischi seriamente di scoraggiare i fan di vecchia data o coloro che si aspettavano un puro capitolo della serie, o semplicemente chi sperava in un ritorno ai survival-horror vecchia scuola. A fronte di una realizzazione tecnica poco esaltante e al rischio di rendere la giocabilità un’accozzaglia poco riuscita tra vari generi, le potenzialità di PlayStation Vita, unite a un lavoro certosino degli sviluppatori nell’equilibrare tutti gli elementi di gioco e alla promettente atmosfera, potrebbero andare a formare un “ingranaggio” comunque funzionante.

L’appuntamento è fissato per fine marzo, nel frattempo restate con noi per i futuri aggiornamenti.

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