Londra – Rilasciato più di un anno e mezzo fa, Section 8 si presentava come un FPS pensato principalmente per competizioni online. Grazie ad un gameplay piuttosto solido ed a qualche intrigante novità, riuscì a ritagliarsi un piccolo spazio raccogliendo valutazioni positive sia dalla critica che dal pubblico. L’ostacolo più grosso fu probabilmente la scelta di posizionare il titolo sugli scaffali a prezzo pieno e a fianco di titoli dal nome ben più conosciuto. Timegate era però convinta di avere per le mani un prodotto più che meritevole ed ha dunque scelto di abbandonare il precedente produttore per divenire publisher di sè stessa e sviluppare un seguito denso di aggiunte intitolato Section 8: Prejudice, che si proporrà al pubblico a poco meno di quindici euro come titolo scaricabile per PC, Xbox 360 e Playstation 3. Invitati a testare un codice preview, siamo volati in quel di Londra per riportarvi le nostre impressioni.
Senza pregiudiziLa prima importante novità di Section 8: Prejudice è l’inclusione di una campagna single player incentrata su una trama articolata e che quindi, a differenza del predecessore, non limita questa modalità al ruolo di tutorial. Il setting futuristico vede la squadra Section 8 indagare sul crescente potere accumulato dai dissidenti della Arm of Orion. Protagonisti ipervitaminizzati e dialoghi da action movie tenteranno di trascinare il giocatore per circa cinque ore fino ai titoli di coda, intrattenendolo con situazioni variegate, cut scene animate e girate con cura e qualche script collocato con parsimonia nell’arco della campagna. Provate con mano le prime missioni, fatto salvo per la sequenza iniziale, inserita per permettere al giocatore di padroneggiare il sistema di controllo, il resto dell’azione di gioco ci ha colpito per la grande dinamicità e la velocità. Alcune interessanti introduzioni nel gameplay, già viste anche nel predecessore, riescono da sole ad accelerare il ritmo dei combattimenti. Queste sono il jetpack e l’overdrive: il primo è utilizzabile consumando l’apposita barra d’energia e dona un’inedita importanza al fattore verticalità, mentre il secondo si attiva dopo aver corso per un breve lasso di tempo e permette un’ulteriore sprint. Entrambe sono opzioni di movimento che una volta padroneggiate a dovere permettono manovre rapidissime durante gli scambi di proiettili. Un ulteriore aggiunta rispetto al primo capitolo è la personalizzazione dell’equipaggiamento, da scegliere a inizio missione e modificabile grazie ad alcune stazioni sparse sul terreno di gioco. All’avanzamento nella campagna, ma anche all’acquisizione di esperienza nella modalità multiplayer, corrisponderà lo sblocco di nuove armi, armature, item e persino potenziamenti specifici. Timegate ci ha parlato di una sessantina di elementi che verranno resi disponibili giocando in qualsiasi modalità, fattore che introduce un pizzico di strategia in più al gameplay, personalizzabile a seconda dell’equipaggiamento scelto. Non mancherà la possibilità di guidare dei mezzi, richiamabili sulla mappa in alcune sezioni specifiche: in particolare, abbiamo potuto mettere le mani su una sorta di hovercraft da comandare in pieno stile Halo.
Mazzate onlineSebbene arricchita e completamente rivista, la campagna singolo giocatore riveste comunque un ruolo secondario in questo titolo, che fa delle competizioni online il vero cuore dell’esperienza di gioco. Le modalità presenti saranno due, denominate Conquest, ripresa dal vecchio Section 8, e la nuova Swarm. La prima vede due squadre composte da un massimo di sedici giocatori fronteggiarsi su mappe di discreta ampiezza e cercare di conquistare alcuni obiettivi sensibili, per poi studiare una tattica di difesa e mantenerne il possesso fino a fine partita. Apparentemente nulla di nuovo, ma alcune interessanti variabili complicano un po’ le cose: ad esempio, prima del respawn potrete decidere liberamente dove scendere in campo, innescando così il lancio dal velivolo che vi permetterà di piombare letteralmente dall’alto, garantendo anche un minimo di manovra una volta prossimi al suolo. Un’altra opportunità strategica è rappresentata dalla convocazione direttamente sul campo di battaglia di elementi quali mezzi, stazioni per ricaricare le armi e cambiare l’equipaggiamento, torrette difensive e altro. Infine fanno la loro comparsa le DCM, ovvero Dynamic Combat Mission, obiettivi generati automaticamente durante le partite e totalmente opzionali, che permettono ad ogni squadra di migliorare il proprio punteggio concentrandosi su missioni secondarie. Un esempio potrebbe essere la comparsa di un NPC da difendere, il quale porterà una delle due squadre a concentrare parte delle proprie forze su di un VIP da proteggere per un certo lasso di tempo, al contrario del team avversario che potrà invece conseguire l’obiettivo opposto. La modalità Swarm riprende dinamiche tipiche dell’Orda di Gears of War 2, condendola però con alcuni elementi distintivi di questo Section 8: Prejudice, che a detta degli sviluppatori accostano questa stipulazione addirittura al genere dei tower defense. Un gruppo di quattro giocatori dovrà difendere la propria postazione messa sotto assedio da ondate nemiche, potendo richiamare sul campo mezzi di trasporto, torrette armate e stazioni per l’equipaggiamento. Questi elementi distintivi costringeranno la squadra a coordinarsi al meglio per poter sopravvivere e concludere vittoriosa la partita.
La community è importanteTimegate ha sottolineato come entrambe le modalità godranno del supporto completo ai bot, che da quanto abbiamo avuto modo di provare sembrano davvero in grado di garantire partite divertenti ed appaganti, oltre ad un discreto tasso di sfida (personalizzabile grazie ai vari livelli di difficoltà). Fondamentale per il supporto alla community è stato il passaggio del team di sviluppo a publisher, fattore che elimina qualsiasi intermediario e che a detta di Timegate permetterà loro di dedicarsi al rilascio di nuovo materiale, gratuito ed a pagamento, e mettere a disposizione degli utenti una pagina web utile per gestire i clan, controllare le proprie statistiche, confrontarle con quelle degli altri e così via. Gli sviluppatori proporranno anche il supporto completo ai server dedicati, sia su PC che su console.Section 8: Prejudice, come il predecessore, è mosso dall’Unreal Engine 3.0 e restituisce a schermo un impianto grafico più che godibile. Il frame rate è risultato altamente stabile anche nelle situazioni più affollate e nonostante la linea dell’orizzonte sufficientemente vasta. Poco convincenti le scelte stilistiche, che ad armature abbastanza accattivanti affiancano ambientazioni piuttosto anonime. Avendo potuto testare solo le fasi preliminari della campagna singolo giocatore e pochissime mappe online, non escludiamo una migliore varietà proseguendo nel gioco.
– Campagna singolo giocatore più organica
– Multiplayer dinamico ed intrigante
– 32 giocatori online, server dedicati
Il primo incontro con Section 8: Prejudice è stato senza dubbio positivo. Il prodotto Timegate mette sul piatto un’offerta davvero ricca, e la scelta di spostare il titolo sui ben più accoglienti scaffali virtuali dei vari servizi di digital delivery ci sembra ottima. Al prezzo di vendita, gli appassionati di FPS potranno portarsi a casa una campagna singolo giocatore che promette di intrattenere degnamente per tutta la sua durata e una componente online ben costruita, arricchita dalla promessa di un supporto sul lungo periodo fatto di DLC, servizi dedicati alla community ed ai clan ed eventi particolari. Il nostro consiglio è di tenere d’occhio questo intrigante e dinamico FPS, ovviamente sempre sulle nostre pagine: potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa.