Anteprima

Sacred Citadel

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a cura di ghigghi

Dopo l’anteprima di Sacred 3, che tornerà a far gioire gli amanti dell’action-GdR più puro e incontaminato dopo cinque anni dal secondo episodio, ci concentriamo ora su Sacred Citadel. Ambientato poco prima degli avvenimenti di Sacred 3, questo spin-off porta sempre il marchio di Deep Silver alla produzione, mentre lo sviluppo è stato affidato al team svedese di Southend Interactive, che dopo il successo del delizioso ilomilo esordisce nel genere dei “brawler” a scorrimento orizzontale che ha reso grandi titoli come Golden Axe, Double Dragon, Knights of the Round e Streets of Rage.
Risse e combattimenti in co-op
Un ritorno al passato che ha colpito non poco l’attenzione dei giocatori più “stagionati” alla recente Gamescom di Colonia, dove Sacred Citadel è stato presentato riscuotendo fin da subito parecchi apprezzamenti nonostante manchino ancora diversi mesi alla sua uscita. Vedremo infatti la nuova fatica di Southend Interactive solo agli inizi del prossimo anno in versione digitale su PC, Xbox 360 e PlayStation 3, ma quanto fatto vedere nei giorni scorsi a Colonia sembra già essere a un buon punto di lavorazione. Tra i classici del genere appena citati quello più simile a Sacred Citadel è proprio Golden Axe sia per l’ambientazione fantasy e il gameplay cooperativo, sia per la presenza di creature da montare, tutto a vantaggio del divertimento e della potenza di attacco. Nel gioco dovremo innanzitutto scegliere il personaggio che più ci piace tra un classico guerriero tutto muscoli e potenza, un ranger per gli attacchi da distanza e capace di impugnare due armi contemporaneamente e uno sciamano, che invece si dedicherà a incantesimi vari compresi quelli di cura e protezione. Un terzetto forse non originalissimo ma capace di costruire fin da subito una struttura cooperativa di tutto rispetto, sfruttando contemporaneamente l’impatto frontale del guerriero, il supporto del ranger e le variegate magie dello sciamano. Il co-op potrà essere affrontato sia online, sia in locale e, come già succedeva in sala giochi con Golden Axe, anche Sacred Citadel dovrebbe trovare il suo vero punto di forza nel multiplayer cooperativo.
Fantasy in cel-shading
Per quanto riguarda il gameplay non bisogna aspettarsi nulla di veramente originale, ma Southend Interactive non ha voluto limitarsi a trasformare il tutto in un semplice e arido button smashing. Sacred Citadel può infatti vantare un sottostrato ruolistico sufficientemente sviluppato con livelli di esperienza, abilità e mosse da acquisire e potenziare nel corso del gioco e il classico loot di armi, armature e oggetti lasciato dai nemici uccisi. La possibilità di compiere salti anche abbastanza lunghi e spettacolari apre inoltre la prospettiva per qualche timido elemento platform, senza dimenticare le già citate creature su cui montare per infliggere molti più danni. A Colonia si è visto solo un piccolo dinosauro con tanto di scaglie e corno frontale, ma attendiamoci un bestiario molto più vario e completo e magari nel corso del co-op ci sarà la possibilità di far salire tutti e tre i giocatori su altrettante creature. Gli sviluppatori promettono anche una buona varietà di ambientazioni, giganteschi boss di fine livello (l’uomo-albero non sfigurerebbe in God of War), un gameplay frenetico e ricchissimo di azione, decine di nemici da combattere contemporaneamente e un richiamo nostalgico ben presente anche nell’interfaccia, con le classiche barre di salute nella parte superiore dello schermo affiancate dal viso del nostro alter ego. E che dire del comparto grafico? E’ ancora troppo presto per azzeccare un pronostico preciso, ma la scelta del 2.5 D, lo stile fumettistico, il cel-shading (già utilizzato dal team canadese per la versione Xbox del bellissimo XIII), i colori sgargianti, gli effetti delle combo più devastanti e le discrete animazioni viste a Colonia ci hanno colpiti positivamente e depongono ulteriormente a favore di questo promettente spin-off.   

– Sarà il Golden Axe di questa generazione?

– Lo stile grafico promette bene

– In co-op il divertimento sembra assicurato

Si è visto poco di Sacred Citadel a Colonia e infatti manca ancora qualche mese alla sua uscita in formato digital delivery per PC, Xbox 360 e PlayStation 3. Eppure questo spin-off della serie Sacred ha già fatto breccia nel cuore dei giocatori più nostalgici, grazie a un modello di gioco di stampo “brawler” chiaramente ispirato ai vari Golden Axe, Double Dragon e Knights of the Round. Il comparto grafico non passa inosservato, le meccaniche di gioco sono ormai rodate e i combattimenti in co-op promettono parecchio divertimento in compagnia di boss giganteschi e creature fantasy per tutti i gusti. Se poi aggiungiamo un delizioso retrogusto vintage a insaporire il tutto, difficilmente Sacred Citadel deluderà le aspettative.

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