Il primo Red Faction lasciò piuttosto soddisfatti i, golosi, utenti PC e PS2, nel remoto 2001. Successo, sostanzialmente, ripetuto l’anno dopo (questa volta anche sul cubo), pur senza la portata innovatrice del primo capitolo (si pensi che su PS2 non c’era Half Life e Red Faction ne costituì una sorta di palliativo).
Molto più che un semplice shooterI primi due episodi si presentavano all’utenza come degli sparatutto insoliti. Infatti, rilevante ruolo da protagonista era dato all’esplorazione degli ambienti, decisamente ampi e bene realizzati, cosicchè si potesse parlare anche di una certa qual componente adventure. A rigor di logica, quindi, ciò che ci si prospetta con questo Guerrilla è un gioco con ambienti ancora più vasti (ci siamo abituati ad aree abnormi, come in S.T.A.L.K.E.R.) senza, si spera, rinunciare ad una grafica ben realizzata. E’ auspicabile, a buon titolo, che venga ulteriormente migliorata l’interagibilità con gli ambienti (nonchè la fisica degli scontri) che nei primi due capitoli era garantita dall’ottimo GeoMod engine.
Cinquant’anni dopoLe vicende di questo Guerrillas sono ambientate un cinquantennio dopo le guerre del secondo capitolo: tornati su Marte, il tempo ci dirà se un nuovo scontro con i minatori ribelli (opposti alla task force di difesa per la Terra) si trovi alle porte, oppure si debba fronteggiare, oltre a questi, un nuovo nemico. Ciò che pare plausibile, nonostante la penuria di dettagli al riguardo, è che uno dei pregi/difetti dei primi due episodi, cioè la feneticità dell’azione in più riprese, venga ulteriormente messo in rilievo ma anche qui, tocchiamo ferro, bilanciato in modo adeguato.
Distruzione in reteUn pregio dell’ultimo Red Faction 2 era senz’altro il multiplayer ben implementato: garantiva, infatti, una buona rigiocabilità del titolo, anche nel lungo termine. Con i mezzi di oggi si può pretendere, oltre ad una modalità multiplayer centrale nell’esperienza di gioco complessiva, un modo differente di concepire il gioco online, per uno sparatutto: che spasso, vi immaginate, poter fare saltare in aria un palazzo con l’esplosivo, mentre dentro c’è un cecchino che non si da pace finche non vi ha uccisi? L’interazione con gli ambienti giocherà una parte consistente nelle tattiche belliche adottate dal giocatore. Dalle, poche in verità, notizie ad oggi pervenute, sarebbe addirittura possibile sganciare un balcone da un palazzo per farlo finire addosso ad un avversario.Quel che non si è capito, è se i Volition abbiano già sistemato questi aspetti del gioco utilizzando, questa volta, una mod dell’Havoc (per quanto riguarda la fisica) o se contino sul buon margine di miglioramento che solo un periodo consistente di beta-testing può dare.
La concorrenza, a quanto pare, sarà spietata. E’ in arrivo, infatti, in concomitanza con Guerrilla, anche l’attesissimo seguito di Battlefield (che si chiamerà Bad Company) che giocherà le sue carte proprio sulla interattività di cui sopra: vincerà il migliore, di questo siamo certi. Devo dire però che, a naso, il nuovo Red Faction si profila una spanna sopra il rivale.
Graficamente mostruosoSperiamo di sì. O no? Trattandosi di un titolo che si baserà sul multiplayer è necessario che il motore grafico (che, quanto a potenza bruta, sembra esserci) venga ottimizzato a dovere, non abbandonando gli utenti ad una situazione simil-crysis che ad un anno dall’uscita di quest’ultimo, secondo me, rischierebbe di causare l’affondamento del progetto Guerrilla. Curato sì, ma non esasperatamente pesante: tra le due opzioni, privilegerei l’ottimizzazione, altrimenti la modalità multigiocatore va a farsi benedire.
Attendiamo fiduciosiL’attesa è ancora lunga. Non ci resta che aspettare, cercando di carpire ulteriori notizie in rete, da qui al 2009. Cercheremo di tenervi aggiornati. Il gioco è atteso su PC, XBOX 360 e PS3; una versione per Wii, al momento, non è contemplata.