Nel corso del 2007, Valve rilasciava, probabilmente senza aspettarselo minimamente, uno dei progetti più curiosi e di successo degli ultimi anni: ideato da un gruppo di studenti dell’Istituto di Tecnologia Digipen, Portal, nonostante l’eccessiva brevità, colpì una corposa fetta di giocatori grazie ad un brillante ed innovativo sistema di gioco, personaggi carismatici coinvolti in situazioni il più delle volte ironiche, e una colonna sonora, della quale tutti ricorderanno la canzone finale “Still Alive”, la quale si fece strada all’interno del mondo dei videogames, arrivando addirittura alla pubblicazione in Rock Band qualche tempo dopo. Consci delle possibilità del titolo, Gabe Newell & soci hanno annunciato lo sviluppo del seguito su PS3, PC e Xbox 360, questa volta non più come progetto da abbinare ad altri titoli (il primo era venduto insieme all'”Orange Box“), ma come vero e proprio gioco a sé stante, con un significativo guadagno in termini di longevità.
“Benvenuta alla festa, Chell”Sono trascorsi centinaia di anni dal finale del primo episodio, ma nonostante ciò ci troveremo nuovamente nei panni di Chell, forse congelata in un sonno criogenico o in una camera di stasi. Nonostante le sue condizioni fisiche siano più che buone, altrettanto non si può dire dell’ambiente che la circonda: in seguito alla tremenda esplosione provocata nel primo Portal, infatti, la struttura Aperture Science ha conosciuto un degrado via via maggiore, soprattutto a causa della prematura scomparsa di tutti i tecnici che potevano mantenerla in buone condizioni. Agli spazi asettici dei laboratori, si alternano scorci di vegetazione che nei secoli si è infiltrata all’interno, segno inequivocabile che la struttura non è frequentata da molto tempo. Nonostante questo, ad accoglierci troveremo una nuova “comunità” formata da esseri inorganici, sfere simili a quelle staccate da Chell alla sua antagonista nel primo capitolo, che durante l’assenza di GLaDOS hanno colonizzato l’Aperture Science. In questo contesto si muove Wheatley, uno di questi “nuclei di personalità”, quasi logorroico ma fonte assicurata di risate. Sarà lui a svegliare la protagonista dal sonno per proporle un accordo di aiuto reciproco, lei con l’obiettivo di uscire dalla struttura e raggiungere finalmente la libertà, il robot con l’intento di staccarsi dal supporto che lo tiene ancorato al soffitto. Purtroppo la loro collaborazione porterà all’inevitabile risveglio di GLaDOS, il cui desiderio di vendetta nei confronti di Chell viene preceduto dal desiderio di ricostruire la Aperture Science. Di nuovo pedina nelle mani dell’Intelligenza Artificiale, Chell dovrà affrontare gli enigmi e le difficoltà che tanto hanno reso famoso il primo Portal, il tutto con alcune succose novità.
Un titolo a sé stanteChiara volontà degli sviluppatori, questa volta, è di far sì che Portal 2 possa reggersi sulle proprie gambe ed essere quindi pubblicato autonomamente, non all’interno di una raccolta come successo con il primo episodio. Ciò implica, oltre che una longevità notevolmente migliorata, l’utilizzo di nuove e variegate meccaniche, in aggiunta a quelle legate ai portali già viste nel primo capitolo, e un maggior peso dato all’intreccio narrativo, o almeno queste sono le promesse degli sviluppatori. Possiamo quindi già dimenticarci i momenti di frustrazione che occasionalmente condivano le nostre avventure nel laboratorio controllato da GLaDOS e possiamo andare a conoscere alcune delle nuove caratteristiche inserite in Portal 2: in primis ci sono le vernici, già descritte nel nostro articolo precedente, più vari altri oggetti che andremo ad esplicarvi più dettagliatamente. Ci sono i Vital Apparatus Vents, collegamenti alla rete di tubature della struttura, che possono essere sfruttati per creare vortici o depressioni che risucchiano le torrette nemiche; vi è poi il Raggio Traente, che può essere usato in maniera simile all’apparecchio appena descritto: se combinato con gli effetti di un portale disposto strategicamente, può far arrivare Chell o altri oggetti in punti del livello altrimenti inarrivabili. Le Aerial Faith Plate sono invece delle particolari piastrelle che una volta calpestate si attivano e lanciano il giocatore in aria o, se applicate in serie, attraverso la stanza, mentre gli Pneumatic Diversity Vent sono fondamentalmente dei buchi neri che aspirano qualsiasi cosa si trovi all’interno della stanza in cui sono stati lanciati, comprese le piastrelle attaccate ai muri.Ma la novità che più ci ha interessato è nella modalità cooperativa a due giocatori che, secondo recenti voci di corridoio, potrebbe vantarsi di cross-platform nel caso di PS3 e PC: tale campagna sarà separata da quella single-player ma vanterà una trama che si integra perfettamente con quella narrata nella modalità principale, e vi metterà nei panni di due robot bipedi, probabilmente uno basato su un modello comportamentale di sesso maschile e l’altro femminile. Ancora non è confermata, tuttavia, la possibilità di incontrare giocatori di altre piattaforme da parte dei possessori della versione 360 del titolo, dato che sembra non sia possibile l’integrazione del sistema Steamworks sulla console Microsoft. A tal proposito ricordiamo che Gabe Newell, co-fondatore di Valve, durante la conferenza Sony all’E3 2010 aveva dichiarato che la miglior versione del gioco sarebbe stata proprio quella prodotta su PS3, rivelazione piuttosto sorprendente considerando la precedente “avversione” da parte dello studio nei confronti del monolite nero.
– Torna la giocabilità nota della serie con gradite aggiunte
– Ironia ormai imprescindibile
– Gioco in cooperativa
Diversi mesi (o forse addirittura un anno) ci separano dall’uscita di Portal 2, eppure la versione demo portata all’E3 2010 mostrava chiaramente che lo sviluppo del gioco procede a gonfie vele: non solo il comparto grafico e fisico si muove in discreta scioltezza, ma anche elementi che possono sembrare di contorno, come nuove meccaniche o l’ironia che distingue la serie sono già in una fase avanzata di costruzione. Le promesse per un solido, vero avvio alla saga ci sono tutte e Spaziogames non aspetta altro che nuove informazioni da divulgarvi. Restate con noi!