Anteprima

Lego: Il Signore Degli Anelli

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a cura di Mugo

Milano – Se capitate spesso sulle pagine di Spaziogames allora è probabile che abbiate seguito il nostro coverage della Gamescom, la fiera videoludica tedesca, che ha visto il nostro primo incontro con il titolo più ambizioso della serie Lego. Già da una lettura della nostra precedente anteprima, pare chiaro come fossimo decisamente convinti dal lavoro svolto dagli sviluppatori di Traveller’s Tales nel ricreare una Terra di Mezzo insieme fedele all’originale e spruzzata di essenza Lego. Siamo stati invitati negli uffici milanesi di Warner Bros. Italia per un approfondito incontro con il gioco e un’intervista a Phil Ring, storico Producer all’opera sulla serie. A poco più di un mese dalla data d’uscita, prevista per fine novembre, scopriamo insieme cosa ci aspetta in Lego: Il Signore Degli Anelli

Un’evoluzione lenta, ma continua 
I videogiochi della serie Lego sono, da tanti anni ormai, in grado di cogliere l’essenza delle proprietà intellettuali che ricreano, immergendola nella tipica, scanzonata, atmosfera dei mattoncini danesi. La critica che più spesso viene mossa alle opere dei Traveller’s Tales è certamente quella di non offrire poi tante novità da un titolo all’altro, ma guardando il percorso svolto dagli sviluppatori, dal primo Lego: Star Wars al prossimo Lego: Il Signore Degli Anelli, non si può che rimanere colpiti dall’effettiva distanza tra le due produzioni. Un po’ come quando si prende in mano una foto che ci ritrae dieci anni fa e ci si rende conto di essere cresciuti più di quanto sembrasse, così è successo con la serie Lego, una serie che lentamente, ma inesorabilmente, si è evoluta senza stravolgersi passo dopo passo, sapendo mantenere inalterato il cuore dell’esperienza ludica. 
E così, dopo l’assaggio in Lego Batman 2: DC Superheroes, siamo finalmente arrivati ad un mondo di gioco interamente e liberamente esplorabile, e per l’occasione è stata scelta una delle ambientazioni più iconiche della storia della letteratura mondiale: la Terra di Mezzo. Come abbiamo già spiegato nel nostro precedente articolo, non sarà possibile fin da subito scorrazzare in lungo e in largo per tutta la mappa, ma una volta terminata la sequenza di eventi principali (dalla Contea al lancio dell’Unico Anello nel Monte Fato) ci si potrà dedicare all’esplorazione di ogni anfratto dell’affascinante mondo Tolkieniano. 
Pad alla mano 
Se il cuore del gameplay è fondamentalmente fedele al passato della serie, è nelle piccole cose che Lego: Il Signore Degli Anelli riesce a distanziarsi dai suoi predecessori offrendo un’esperienza coinvolgente. Come al solito ci saranno due modalità principali: la prima volta che si gioca si dovranno seguire gli eventi della storia così come la conosciamo, mentre successivamente si potrà giocare con più libertà, senza vincoli ai personaggi interpretabili. Potremo dunque sbloccare circa ottanta personaggi giocabili e nelle fasi della storia ci verrà data la possibilità di interpretare qualsiasi membro della Compagnia dell’Anello presente sulla scena. Chiaramente per la soluzione dei puzzle ambientali sarà necessario saltare da Gimli a Legolas con una certa facilità, ma altrettanto chiaramente giocare in compagnia di un amico ci farà legare molto di più con il nostro alter ego.
Oltre agli eventi principali la produzione Traveller’s Tales è stata riempita da molte quest secondarie opzionali, tutte legate all’universo creato da Tolkien, e riconducibili sia ai libri che alla trasposizione cinematografica. I più appassionati potranno riconoscere, infatti, anche elementi e personaggi che non sono stati presi da Peter Jackson per la sua trilogia, ma che risalgono direttamente alla penna dello scrittore britannico, in un continuo gioco di citazioni che certo farà la gioia dei giocatori più esigenti. 
Dicevamo che le dimensioni della mappa sono senza precedenti nella storia della serie, ed è così che sono state inserite delle Map Stones, delle pietre che permetteranno il trasporto veloce nelle zone già scoperte e che riveleranno la posizione di alcune quest. Non dimentichiamo, però, che stiamo analizzando un titolo che vuole essere diretto ad un pubblico di giovani e giovanissimi, avremo così degli inamovibili indicatori a schermo da seguire per sapere dove recarci, una scelta certo comprensibile, ma che potrebbe far storcere il naso agli utenti più smaliziati che preferiscono non essere guidati per mano. 
La sfida di un mondo aperto 
I diciotto livelli della storia principale ci vedranno attraversare le località più iconiche della Terra di Mezzo in logica sequenza, una volta liberi di esplorare, però, ci si potrà dedicare al completamento di tutte quelle attività secondarie che così secondarie poi non sono. Si potranno ottenere dei mattoncini di mithril, il metallo più prezioso dell’universo tolkieniano, da utilizzare poi nella bottega del fabbro a Brea per la creazione di oggetti con cui potenziare le abilità dei personaggi. Al momento ci sono stati fatti solo pochi esempi (si parla di stivali che danno l’agilità degli elfi, o di un artefatto capace di costringere i nemici a ballare), ma il nostro occhio attento non si è fatto sfuggire il numero totale degli slot dedicati, ben ottantaquattro, che lascia presagire una buona varietà. 
Dal punto di vista dell’atmosfera non possiamo che plaudere al lavoro fatto dagli sviluppatori visto che la sensazione di essere a spasso per la Terra di Mezzo non manca mai, e le diverse località sono realizzate con cura ed attenzione ai dettagli. La Contea è soleggiata e coloratissima, mentre Gran Burrone è rappresentata al tramonto, come a sottolineare la fine dell’era degli elfi e l’arrivo del nuovo re degli umani. Pare tutto molto bello, insomma, ma va comunque segnalato che sul fronte della tecnica più pura c’è ancora del lavoro da fare, soprattutto sul fronte della pulizia. 
Da ultimo una nota relativa alle diverse versioni: su Wii si potrà godere della stessa esperienza presente su Xbox 360, PlayStation 3 e PC, mentre Nintendo 3DS e PlayStation Vita vedranno il mondo di gioco suddiviso in aree vista l’impossibilità di caricarlo tutto in una volta. La versione per Nintendo DS, dal canto suo, non potrà godere del multiplayer per ovvie limitazioni tecniche e sarà caratterizzata da una suddivisione ancora maggiore della mappa, ma tutto sommato pare che l’esperienza ludica sia fondamentalmente fedele alle controparti maggiori. I più attenti avranno notato la mancanza del Wii U tra le piattaforme supportate, abbiamo chiesto delucidazioni a Phil Ring il quale ci ha risposto che al momento non è stata fatta ancora nessuna dichiarazione ufficiale relativa ad una versione per la nuova ammiraglia Nintendo, una risposta che al momento pare più un no che un sì, anche alla luce del fatto che il marchio Lego verrà già rappresentato al lancio da Lego City: Undercover. 

– Fedele allo spirito dell’opera originale

– Ottima rappresentazione della Terra di Mezzo

– Tantissimi personaggi ed oggetti

Lego: Il Signore Degli Anelli è senza dubbio la sfida più grande affrontata dai ragazzi di Traveller’s Tales. Non solo dal punto di vista tecnico si tratta di uno sforzo senza precedenti per gli sviluppatori britannici, ma a questo va accompagnata la difficoltà di confrontarsi con uno degli universi più grandi e dettagliati della storia della letteratura moderna. Posto che ci sono ancora dei dettagli tecnici da sistemare, ci sembra che l’obiettivo possa dirsi centrato, grazie ad una produzione insieme fedele all’originale e simpaticamente “legosa”.

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