Anteprima

Lego: Il Signore Degli Anelli

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a cura di Mugo

Colonia – L’avvento dei videogiochi dev’essere stato visto dalle case produttrici di giocattoli come una minaccia non indifferente. La paura era che gli utenti abbandonassero il divertimento fisico per dedicarsi a quello virtuale, creando magari grosse difficoltà ad aziende che fino ad allora avevano dominato una particolare fetta di mercato, aziende come la Lego. Nel 2003, infatti, la casa dei mattoncini danesi vide un bilancio di fine anno con un passivo disastroso, numeri che avrebbero messo in ginocchio anche il produttore più coriaceo. La Lego però resistette, forse per l’appeal dei famosi mattoncini di plastica o per le lungimiranti scelte gestionali, ma sicuramente anche per l’atteggiamento di apertura verso le nuove forme d’intrattenimento, che ha dato vita ad una serie di titoli sempre più convincenti. Era solo questione di tempo, dunque, perché la serie Lego vedesse l’arrivo di una delle saghe più importanti della storia del cinema poi, e della letteratura prima: Il Signore Degli Anelli. Siamo entrati nella saletta preparata da Warner Bros. Games a Colonia per la presentazione di Lego: Il Signore Degli Anelli pieni di buone aspettative e, come leggerete più sotto, queste aspettative sono state decisamente superate dal lavoro dei Traveller’s Tales

Profumo di contea 
La prima immagine che appare sullo schermo del televisore è evocativa come poche: la casa di Bilbo Baggins nella Contea, dimora degli Hobbit perfettamente ricreata e accesa da una palette cromatica meravigliosa. A completare il momento s’insinua nelle nostre orecchie l’accompagnamento musicale preso completamente da quello della trilogia di Peter Jackson, così da ricreare nel giro di pochi secondi un’atmosfera promettente. 
Secondo i Traveller’s Tale ogni film ha un tema principale, un solo argomento dal quale distillare l’essenza dell’esperienza interattiva per poi sfruttarla nella creazione dei loro videogiochi. Il tema de Il Signore Degli Anelli? Il viaggio. Non solo il viaggio inteso come l’epico percorso di Frodo e della Compagnia, ma anche e soprattuto il viaggio di crescita dei personaggi, la loro evoluzione emotiva e personale. 
Altro che Gotham City 
Una delle caratteristiche più apprezzate del recentissimo Lego Batman 2: DC Super Heroes è la possibilità di vagare per la riproduzione della città dove opera il cavaliere oscuro. Certo, si tratta di un’arena tutto sommato di ridotte dimensioni, ma comunque un primo tentativo di offrire ai giocatori un iconico spazio da esplorare.In Lego: Il Signore Degli Anelli viene ripreso ed ampliato questo discorso grazie ad una riproduzione completamente esplorabile di tutta la Terra di Mezzo. Stiamo parlando di un territorio vasto e percorribile senza caricamenti di sorta tra una zona e l’altra, anche se ovviamente non sarà possibile prendere Frodo all’inizio dell’avventura e portarlo sul Monte Fato senza prima compiere i vari passaggi richiesti. Il meccanismo studiato da Traveller’s Tales per guidare l’esplorazione del giocatore durante la prima volta che si affronta la campagna è il solito della serie: alcune aree saranno accessibili soltanto grazie alle abilità speciali dei personaggi, e chiaramente questi personaggi faranno la loro apparizione al momento giusto della storia. 
Per citarne alcune avremo la capacità del buon Gimli di spaccare a colpi di ascia nanica dei particolari blocchi di Lego altrimenti insuperabili, mentre l’elfo Legolas avrà a disposizione un arco con cui colpire bersagli a distanza.Dopo la prima volta che si completa l’avventura partirà dunque il gioco vero e proprio per coloro che volessero completare al 100 % l’esperienza, attraversando tutta la mappa alla ricerca di segreti e aree nascoste o previamente inaccessibili. 
Ottanta personaggi con lo zaino 
Per gli amanti dei numeri diciamo che i personaggi che si potranno controllare nel nuovo videogioco tutto mattoncini saranno la bellezza di ottanta, un numero che comprende ovviamente tutte le figure più iconiche prese non solo della Compagnia dell’Anello, ma anche dalle fila nemiche per arrivare fino a Sauron stesso.La vera novità, però, risiede sulle spalle di questi personaggi e in particolare dentro i loro zaini: sarà presente infatti la possibilità di ricevere degli oggetti speciali completando alcune missioni, sia progredendo nella storia (ottenendo il mantello dell’invisibilità per Frodo per esempio, o la spada Anduril per Aragorn) che esplorando la mappa alla ricerca di tesori nascosti. Gli oggetti da assegnare si potranno ottenere anche visitando la bottega del fabbro, un artigiano che, dietro lauto pagamento, potrà creare oggetti magici in grado di dare ad alcuni personaggi le caratteristiche di altri, come ad esempio la possibilità di far saltare Gimli come se fosse un elfo. 
I Lego al massimo livello 
L’impressione che abbiamo avuto durante la nostra prova è di un titolo che, grazie alla sua fedeltà visiva allo spirito dei film, sarà in grado di presentare al giocatore la varietà di ambientazioni ed atmosfere che ci si aspetta. Il compleanno di Bilbo ad inizio gioco è un momento di festa, con colori sgargianti a farla da padrone in un ambiente animato e ricco di particolari. Altre zone ovviamente saranno invece molto più oscure e misteriose, come la palude dove Frodo e Sam vengono portati da Gollum, o la taverna dove avviene l’incontro tra i quattro Hobbit e il ranger Aragorn. Ogni ambiente, poi, è arricchito da curati puzzle ambientali e segreti nascosti che premiano il giocatore più curioso. Quella che a prima vista sembra una semplice roccia può nascondere dietro di se un tesoro di valore. 
La build che abbiamo provato era fresca fresca di produzione (con sole 24 ore di vita), ma nonostante questo ci è parso chiaro che la direzione presa sia quella giusta. Tralasciando qualche scusabile effetto di pop-up (scusabile chiaramente solo a questo stadio dello sviluppo) la resa visiva è decisamente convincente. La colonna sonora prende a piene mani da quella della trilogia cinematografica creando scorci evocativi ad ogni passo, mentre il doppiaggio vanta le stesse linee di dialogo e le stesse voci dei film. Fermiamo subito facili entusiasmi dicendo che purtroppo, per quanto programmato ad oggi, non ci sarà la localizzazione in italiano, ma solo i sottotitoli. 
Sul fronte della longevità dovremmo essere sugli standard a cui siamo stati abituati da Traveller’s Tales. Ci è stato detto che i ragazzi del reparto debug, pur conoscendo per filo e per segno cosa fare, ci mettono la bellezza di 24 ore per arrivare al termine dell’avventura, mentre per quanto riguarda la grandezza della mappa molto candidamente è stato affermato che ancora nessuno ha provato ad attraversarla tutta! 

– Atmosfera ottimamente ricreata

– Interessanti elementi di evoluzione dei personaggi

– Gameplay rinfrescato

Siamo stati in compagnia di Lego: Il Signore Degli Anelli per una buona mezz’ora, ma avremmo voluto passare nella stanza dedicata all’ultimo videogioco a base di mattoncini danesi ben di più. La nostra impressione è che i Traveller’s Tales siano riusciti a ricreare l’atmosfera della saga di Tolkien alla perfezione, pur virandola verso il tipico clima dei titoli della serie Lego. Ancora non abbiamo una data di lancio, come non ci sono conferme per un’eventuale versione Wii U che però ci sembra probabile.

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