Milano – Giunta ormai alla sua terza edizione, la Gamesweek ha potuto vantare, quest’anno più degli altri, un numero di visite sorprendente sin dal primo giorno d’apertura. A farla da padrone, chiaramente, sono state le console next-gen e i loro titoli di lancio resi giocabili al pubblico di gamer accaniti o semplici curiosi che affollavano gli stand dell’area espositiva. Noi di Spaziogames ovviamente non potevamo mancare e abbiamo atteso con ansia di poter mettere nuovamente le mani su Killzone: Shadow Fall, first person shooter targato Guerrilla Games che ci accompagnerà fin dal lancio della nuova ammiraglia Sony.
Un soldato e il suo segugio (robotico volante)Contrariamente a quanto visto alla Gamescom, questa volta la versione dimostrativa presente alle varie postazioni dello stand PS4 di Sony era interamente incentrata sulla modalità single player, il che ci ha permesso di avere un piccolo assaggio di quanto ci attenderà nella campagna vera e propria del titolo. Sfortunatamente il tempo avuto a nostra disposizione non è stato esattamente dei più soddisfacenti, visto e considerato il gran numero di fan in coda, per cui non abbiamo avuto modo di analizzare con meticolosa cura ogni singolo aspetto della nuova produzione dello studio olandese, ma, fortunatamente, è bastato a lasciarci un’impressione piuttosto positiva.Senza voler rovinare troppo la sorpresa con retroscena più o meno pesanti dal punto di vista dell’evoluzione della trama del gioco, questa build dimostrativa ci vedeva impegnati principalmente in un’operazione di soccorso di alcuni ostaggi tenuti prigionieri dalle forze Helghast all’interno di un edificio, la cui struttura lasciava aperte numerose possibilità di approccio alla situazione.Fucile d’assalto alla mano e drone da combattimento al seguito, abbiamo iniziato l’infiltrazione tentando innanzitutto un approccio furtivo degno dei migliori agenti segreti per poi orientarci su un vero e proprio massacro su larga scala. La buona varietà di armi disponibili e recuperabili dai cadaveri dei nemici sconfitti ci ha permesso di testare con mano mitragliatrici, shotgun e altre amenità distruttive di vario genere, ciascuna delle quali avente un feedback personale discretamente diversificato. Il gameplay di Killzone, in ogni caso, è sempre stato piuttosto particolare, favorendo, in un certo senso, un feeling delle armi molto arcade accostato a delle animazioni e a delle movenze dei personaggi alquanto pesanti, che cercavano di ricreare nel modo più preciso possibile quelle di un vero soldato equipaggiato dalla testa ai piedi. Se da un lato quest’idea ha funzionato e, parzialmente, funziona ancora, è pur vero che si tratta di una scelta che dividerà considerevolmente l’utenza, instaurando un rapporto di amore/odio con pochissimi spiragli per una via di mezzo. Gli amanti del gameplay frenetico e altamente spettacolarizzato che da sempre ha contraddistinto la serie Call of Duty, alti e bassi a parte, difficilmente troveranno in Killzone un titolo capace di sostituire il loro beniamino, a patto di non cercare di paragonare ogni singolo aspetto ad altri titoli bellici. Le principali innovazioni per il brand Sony, in ogni caso, consistono principalmente nell’introduzione dell’ormai famoso drone da combattimento che vi aiuterà in più di un’occasione. Indubbiamente dotato di grandi potenzialità, di lui parleremo più approfonditamente in fase di recensione, quando avremo avuto modo di sperimentare meglio la sua effettiva utilità per quanto concerne l’avanzamento nelle sezioni di gioco più complesse. Conseguenza diretta dell’incredibile innovazione tecnica permessa dalla potenza della nuova console Sony, Killzone: Shadow Fall, perlomeno in questa sezione di gioco, vanta un un sistema di micro distruzione piuttosto ben realizzato. Per quanto esso non possa rivaleggiare con quanto visto nei capitoli della serie Battlefield, in particolar modo quelli appartenente alla sottoserie Bad Company, offriva notevoli spunti di variazione del gameplay. Alcune pareti dell’edificio, infatti, erano interamente distruttibili, permettendo quindi di aggirare il nemico colpendolo alle spalle mentre il drone attirava la loro attenzione o, più semplicemente, di crivellarli di colpi frontalmente una volta attivata la rilevazione termica per localizzare al meglio i bersagli.Un fattore che, per quanto tutt’altro che rivoluzionario, aggiunge una ventata, o forse una più semplice brezza, d’innovazione che permetterà a questa nuova iterazione del brand di accaparrarsi un posto d’onore tra gli FPS della next gen.
Dettagli futuristiciPer quanto riguarda la qualità dell’aspetto tecnico della build presente non abbiamo nulla da segnalare. Quanto già presentato in passato è stato capace di mostrare chiaramente quali siano le potenzialità della nuova console Sony, soprattutto se considerata la realizzazione tecnica dei primissimi titoli PS3 a confronto con le ultime produzioni uscite. Lodevole la cura riposta nei dettagli e nella realizzazione delle ambientazione, in particolar modo quelle che si distaccano maggiormente dalla natura urbana e claustrofobica che ha sempre accompagnato le precedenti produzioni Guerrilla. Inutile sottolineare come un’analisi più approfondita non tarderà ad arrivare con la recensione del titolo, la cui uscita è prevista, in concomitanza con l’arrivo sul mercato di Playstation 4, il prossimo 29 novembre.
– Graficamente molto curato
– Buone innovazioni al gameplay
– Diverse possibilità di approccio alle varie situazioni
Con Killzone 2 i ragazzi di Guerrilla Games avevano dimostrato tutto il loro talento, realizzando uno sparatutto visivamente sorprendente, con un gameplay tutto sommato di buona fattura e una storia che, per quanto non sviluppata in modo perfetto, vantava un background dal potenziale titanico. Con Killzone: Shadow Fall questi sviluppatori sembrano finalmente aver fatto centro. Visivamente sorprendente e tecnicamente di ottima fattura, l’ultima iterazione del brand dovrà vedersela con ossi duri come Battlefield 4 e Call of Duty: Ghosts ma, se sarà in grado di giocare a dovere i propri assi, siamo sicuri che avrà tutte le carte in regola per ottenere un buon successo e non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.