Tecniche di battagliaMa passiamo al gameplay vero e proprio. Non avendo avuto la possibilità di provare una demo, anche in questo caso ci rifacciamo ad un serie di video rilasciati durante le principali fiere videoludiche del 2007: dall’ E3, al TGS fino alla convention di Lipsia. Nel video che abbiamo scelto a modello ci ritroviamo stretti in un vicolo oscuro e tenebroso (coerentemente con il video precedente). Il player imbraccia un fucile d’assalto Helgast (stavolta è presente un contatore in basso a destra relativo alle munizione rimaste), e da subito ci viene mostrata l’ottima interattività con l’ambientazione circostanze. L’esempio lampante è dato da un pneumatico appoggiato ad un muro, che colpito diverse volte non solo risponde in maniera davvero convincente alle sollecitazioni del giocatore, ma addirittura prende a rotolare da solo esibendo una fisica sufficientemente efficace. Per quanto poco illuminata l’ambientazione, che come detto risulta essere una serie di stretti vicoli cittadini, vanta una resa grafica che pare essere abbastanza realistica: molto varia, caotica e ricca di particolari; il tutto reso e gestito da un motore grafico 3d da urlo. Allo scoppiare della battaglia ecco però che Killzone 2 ci mostra subito le sue strabilianti doti di illuminazione dinamica, riguardo le varie esplosioni ma in particolare le ombre degli Helgast. Dopo un certo numero di colpi subiti gli avversari si accasciano al suolo in una pozza di sangue proprio come se fossero veri (emerge un avanzato utilizzo del motion capture), ed anche da morti risultano avere una fisica eccellente se colpiti di nuovo (ricordiamo però che il manuale di battaglia ISA vieta di infierire sul nemico ormai abbattuto). Procedendo da un vicolo all’altro intanto ci si accorge di come sia coinvolgente l’ambientazione, con scuri palazzi che protendono minacciosi sulla strada, sopravanzati da un cielo nero bucato da fulmini continui. Impossibile non fermarsi ad osservare per qualche secondo i panni stesi al vento, ma attenzione perché sovente vi usciranno soldati Helgast appostati in attesa del nemico.
Differentemente dal primo capitolo fra l’altro si ha la sensazione che l’avanzare del giocatore non sia condizionato da un percorso fisso, bensì che sia possibile prendere più strade per raggiungere l’obiettivo finale. A giudicare dalle immagini poi, ma anche dalle parole dei programmatori, saranno presenti dei miniboss (in questo caso un Helghast dotato di un fucile d’assalto pesante, anche questo ripreso direttamente da “Killzone: Liberation” per psp) in modo da spezzare il ritmo di gioco. Come da tradizione poi encomiabile è la varietà e l’estetica delle armi, che vanno dai mitragliatori d’assalto (di entrambe le parti), ai fucili ecc. fino ad arrivare ai ben più distruttivi lanciamissili e granate a mano. Da notare infine che non sembrano evidenziarsi rallentamenti grevi anche durante le fasi di battaglia più concitate, nonostante ci siano effetti particellari e di illuminazione molto complessi da gestire fra esplosioni, polvere, fumo e fulmini vari.
Qualcosa da migliorareCerto ci sarebbe da chiedersi se Sony/Guerrilla non si siano tagliate le gambe da sole mostrando il video in CGI del 2005 e volendolo far passare per una vera cutscene di gioco. Per quanto molto simili riguardo regia e “sceneggiatura” infatti è abbastanza chiaro come i due video siano tecnicamente inconciliabili. Per quanto quest’ultimo trailer del 2007 infatti possa essere decisamente convincente dal punto di vista prettamente grafico (mostrando che anche PS3 comincia a fare davvero sul serio) è chiaro che un livello di detail e texture come quello del primo video mostrato risulta essere ancora inarrivabile, soprattutto relativamente alle complesse strutture presenti nel livello mostrato. Personaggi, nemici, mezzi ed ambientazione infatti per quanto tecnicamente eccellenti non riescono a regalare quel colpo d’occhio realistico che invece era facile individuare nel precedente. Anche la frenesia e la velocità della battaglia così come le animazioni di mezzi, personaggi ed esplosioni rivelavano già nel 2005 un realismo forse ancora prematuro per i nostri tempi e per le possibilità delle case di sviluppo.
Restiamo in attesa…Le premesse sembrerebbero esserci tutte. Estremamente realistiche le ambientazioni, in particolare grazie gli effetti particellari e le luci dinamiche, così come le animazioni dei personaggi e dei nemici. Anche l’atmosfera sembra rispettare le premesse e mantenere l’alto livello del primo Killzone, anche se stavolta la tensione della battaglia è trasmessa in maniera molto convincente, soprattutto vista la veste dark che permea il titolo. Certo da fare ci sarebbe ancora molto, ma data l’attuale mancanza di una data di uscita ben definita (si parla di fine 2008), c’è ancora spazio per ulteriori miglioramenti. Non ci resta altro da fare che attendere, sperando che sviluppatori Guerrilla rispettino in pieno le nostre aspettative.