Anteprima

Killer is Dead

Avatar

a cura di Mugo

Milano – Uno di quei temporali estivi, con vento orizzontale e secchiate di pioggia ad infradiciare l’ignaro portatore sano d’infradito, si abbatte sulla capitale lombarda. Panico per la strada, tombini che strabordano, folle fuori controllo e redattori contenti. No, non è (solo) la vista di una Milano flagellata dalle forze della natura ad imprimere un sorrisetto divertito sulle nostre facce, il fatto è che siamo stati invitati da Koch Media nel calduccio dei suoi uffici, per una prova approfondita dell’ultimo, delirante, lavoro di Goichi Suda: Killer is Dead. Il nostro buon Andrea Rubino ve ne ha parlato dopo averlo provato nell’assolata California durante l’E3, curiosi di scoprire quali novità abbiamo scoperto?

Tarantiniano e tarantolato 
Non vogliamo spoilerare la storia che scorre alla base di Killer is Dead, le tante scene d’intermezzo vanno gustate con la dovuta verginità, anche se si tratta chiaramente di un canovaccio messo lì per dare continuità a missioni che non sempre sono collegate dagli eventi. Mondo Zappa, il protagonista, se ne va a spasso per il nostro pianeta uccidendo su commissione, lungo tredici episodi che lo vedono quasi sempre affrontare un livello lineare per poi arrivare allo scontro con il boss di turno. Il sistema di combattimento risulta subito convincente, accessibile, ma non scialbo, rapidissimo, strutturato e divertente. Si attacca a colpi di katana, oppure ci si destreggia tra le quattro armi speciali che sbucano dal braccio mutato del protagonista, in un mondo infestato da ninja robotici e giganteschi nemici dal design ispirato e pazzoide. In tutti gli scontri, poi, saranno le schivate a fare la differenza, fondamentali per evitare gli attacchi nemici e, soprattutto, per colpirne il fianco scoperto con contromosse rapidissime e vederne esplodere le parti tra schizzi di fluidi e finisher al rallentatore. 
Giochi erotici 
Oltre al pulp, al design fuori di testa e al gameplay sempre personale, altro tratto distintivo delle opere di Suda 51 è la presenza di tante esponenti del gentil sesso. Killer is Dead non è certo da meno, con livelli infarciti di tante pulzelle poco vestite e un’intera sezione dell’esperienza ludica dedicata proprio alla conquista di una partner per la serata.La scena è classica: siamo appoggiati al bancone del bar e di fianco a noi troviamo una procace signorina in vena di chiacchiere. Le opzioni a disposizione del giocatore saranno fondamentalmente due: utilizzare il proprio sguardo magnetico per convincere la preda delle nostre buone intenzioni, oppure indossare degli occhiali a raggi X capaci di sbirciare sotto al (poco) tessuto che la ricopre, facendo attenzione a non farsi beccare con gli occhi persi tra le sue grazie. Le due azioni vanno alternate fino al raggiungimento di un indicatore che segna l’avvenuta conquista, alla quale segue una breve scenetta soft, per un’interruzione quantomeno curiosa del più consono affettare nemici. Occhio poi, che la missione viene pure valutata, e i buoni risultati saranno utili per sbloccare nuove abilità e nuovi potenziamenti per il protagonista. 
Sbabooooom! 
Manca solo il lettering alle immagini di Killer is Dead per renderlo un’esperienza completamente fumettistica, anche se il suo cel-shading fa già un bel lavoro nell’accorciare le distanze tra videogiochi ed animazioni disegnate. Il tratto utilizzato per i contorni è deciso e definito, impreziosito da un buon numero di riflessi ed effetti di luce in grado di dare vita ai disegni. Capita, però, che l’azione diventi quasi caotica, tanta è la particolarizzazione di alcuni ambienti e nemici, con un turbinio di luci, linee e colori a confondere le immagini, e la complicità di una telecamera non sempre sul pezzo. 
Altre volte, invece, è la semplicità di certi ambienti a rivelare delle texture non sempre dettagliatissime o la pochezza poligonale di alcune costruzioni, pochezza che risalta soprattutto in contrasto con le fasi più caotiche di cui sopra.Facendo un bilancio, però, l’opera dei Grasshopper Manufacture ne esce a testa alta, dovendo molto ad una direzione artistica tra le più personali del nostro settore, la cui cifra stilistica ha radici chiarissime nella geniale mente di Goichi Suda. Difficile non sorridere, o ridere proprio, quando ci si para davanti una creatura metà donna e metà insettone che ci attacca con una protuberanza che ha in mezzo alle gambe, tra fiotti di sangue, esplosioni, urla e gemiti, il tutto in un’arena interamente composta da pasticcini e dolci.In fondo, a Suda 51, o gli vuoi molto bene o proprio non lo capisci, e difficilmente questo Killer is Dead sarà in grado di farvi cambiare idea in una direzione o nell’altra. 

– Combattimenti divertenti

– Delirante e particolare

– Artisticamente indovinato

Killer is Dead arriverà su PlayStation 3 ed Xbox 360 verso la fine di agosto, con tutto il suo carico di azione divertente, nemici folli, donnine conturbanti e litrate di sangue spruzzate sullo schermo. Si tratta dell’ennesimo capitolo del nostro viaggio nell’affascinante mente di Goichi Suda, un viaggio composto da tante esperienze diverse tra loro, ma chiaramente legate da tratti comuni, sia a livello di gameplay, che dal punto di vista estetico. Dopo averlo approfonditamente giocato possiamo confermarne la buona fattura, anche se dal punto di vista tecnico soffre di qualche calo di prestazioni, non particolarmente rilevante nel bilancio finale. Non ci resta, dunque, che aspettare la fine dell’estate, per scoprire se l’esperienza nella sua interezza saprà confermare le nostre buone impressioni.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.