Anteprima

Ivy The Kiwi?

Avatar

a cura di Zephiro

Non capita spesso di trovarsi dinnanzi ad un titolo in grado di regalare una ventata fresca nel panorama videoludico attuale trito e ritrito di giochi fin troppo spesso spettacolari, ma privi del carisma necessario ad imporsi nei nostri ricordi. Facile immaginare come in questo clima di aridità creativa, il ritorno sulla scena del creatore di Sonic, Yuji Naka, faccia sorgere più di sorriso sui volti di pubblico e addetti ai lavori. Se da un lato la fama accumulata nel tempo da Sonic e dal suo creatore è giustificata dall’incredibile magnetismo esercitato dell’ ex-mascotte Sega, dall’altro il rischio di trovarsi di fronte ad un personaggio meno incisivo è altresì alto. Riuscirà Ivy the Kiwy? ad imporsi sul mercato senza far pesare troppo la sua importante eredità? Scopriamolo assieme in questa anteprima.

Una disperata ricercaMolto spesso, un plot semplice ma avvincente riesce a conquistare il cuore dei videogiocatori più facilmente di storie complesse e ricche di dettagli, ed è questo il caso delle avventure di Ivy, un piccolo Kiwi (tipico uccellino della Nuova Zelanda) in cerca della mamma scomparsa. Appena nato, infatti, il tenero uccellino si ritroverà solo nel bel mezzo di una foresta senza sapere che fine abbia fatto la madre ed animato solo dall’istinto partirà alla scoperta delle proprie radici. Il viaggio sarà dunque uno dei temi centrali del gioco, con la piccola protagonista che, senza pensarci troppo, andrà alla ricerca della madre, in cerca di risposte. Osservando bene il titolo, inoltre, non è ancora del tutto chiaro se Ivy è davvero un Kiwi oppure no, donando al titolo quel pizzico di mistero necessario per affezionarsi alla vicenda narrata. Nonostante un aspetto poco serioso, è facile supporre che il fascino emotivo di una vicenda triste ma avvincente riesca a far leva nel cuore dei videogiocatori fino alla fine dei circa 100 livelli previsti, lasciandosi catturare dalle gesta eroiche del temerario uccellino.

Il potere della naturaDate le premesse è lecito aspettarsi un gameplay in puro stile platform-adventure, nei panni dell’intrepida Ivy, tutta presa da salti ed esplorazione fino alla fine dell’avventura : niente di più sbagliato. Come accennavamo poc’anzi, la mente dietro Ivy the Kiwi? è il geniale ideatore del porcospino più famoso dei videogames intento, ancora una volta, a stravolgere i canoni tradizionali del genere senza snaturarne la vena principale. Abbondati, dunque, gli stilemi tipici dei platform, la nuova creatura di Naka si traveste da puzzle-game delegando del tutto il controllo diretto sul protagonista alla cpu e lasciando al giocatore il compito di guidarlo attraverso la creazione di piante rampicanti simili a liane. Sebbene sembri un concetto difficile da assimilare, basta dare un’occhiata agli screens di queste pagine per capire al volo le meccaniche di gioco. Ivy camminerà per contro suo e voi le spianerete la strada con le liane, in un gameplay che vagamente richiama lo stile tipico dei Lemmings. Lo scopo di ogni livello, infatti, sarà quello di raggiungere l’uscita sani e salvi, per farlo avrete la possibilità di guidare il cammino di Ivy attraverso la creazione delle suddette liane necessarie per superare spine o altri ostacoli nel corso dei livelli. Avrete la possibilità di creare fino ad un massimo di tre liane contemporaneamente, gestendole in modo semplice ed efficace attraverso il WiiMote. Potrete dunque costruire ponti temporanei, salite e discese per evitare una fine prematura al simpatico pulcino. Oltre queste azioni base, potrete anche tirare le liane per trasformarle in veri e propri trampolini elastici per Ivy, che in alcuni livelli dovrà abbattere in questo modo alcune barriere. Se durante i primi livelli farete una semplice conoscenza applicative delle possibilità offerte dal gamplay rendendo le cose estremamente semplici e lineari, man mano che proseguirete lungo l’avventura dovrete dare sfogo a tutta la vostra creatività per andare avanti. Alcune sessioni, infatti, richiederanno molto ingegno per poter essere superate, costringendovi a trovare una soluzione coi pochi mezzi a disposizione; questo tipo di ragionamento è alla base della forza di Ivy the Kiwi?, capace di regalare momenti impegnativi come pochi altri titoli del genere.

Comparto Tecnico e ModalitàAltro punto di forza del prodotto Prope risiede, senza dubbio, nella sua peculiare veste grafica, capace di richiamare lo stile tipico dei libri illustrati, con tanto di pagine che si sfogliano man mano che si prosegue. Colori tenui, sfumature delicate, un tratto artistico tipico del disegno a mano, senza ombra di poligoni o effetti speciali, rende lo scorrere dei livelli rilassante e a tratti ipnotico, complici anche le musiche d’accompagnamento allegre ma un po’ ripetitive. Il particolare stile adottato rende ancora più semplice calarsi nella vicenda di Ivy che ricorda quelle narrate nelle fiabe per bambini la quale contrasta in modo intelligente e stimolante con la struttura puzzle proposta. Ottima la longevità con circa 100 livelli di gioco di difficoltà crescente ed un buon numero di collezionabili sparsi per gli ambienti in grado di mettere a dura prova gli amanti delle sfide. Nonostante un vastissimo single-player, il titolo offrirà anche un nutrito comparto multiplayer cooperativo e competitivo per completare un quadro davvero appetitoso. La modalità cooperativa permetterà fino a quattro giocatori di collaborare per la riuscita del livello, quella competitiva, invece, vedrà i giocatori concorrere per terminare il raggiungimento dell’obiettivo. La possibilità offerta di creare liane nello screen dell’avversario renderà la competizione accattivante e divertente, dando al prodotto nuova linfa vitale una volta concluso il già succoso comparto single player. Da quanto emerso in fase di anteprima, Ivy the Kiwi? sembra un titolo in grado di offrire un gameplay ricco di sfaccettature proponendo un interessante mix di puzzle-game e platform. Il suo stile grafico unico, sembra già da ora, essere una scelta azzeccata per far breccia nelle preferenze dei fan Nintendo, resta solo da capire a fondo, quanto i livelli, ed il gamplay in generale, possano alla lunga diversificarsi.

– Stile grafico ispirato

– Gameplay semplice ma non banale

– Multiplayer interessante

Ivy the Kiwy ? rappresenta senza dubbio un fresco cocktail di puzzle-game e platforming con una maggiore propensione per la creatività rispetto ai canoni tradizionali. L’interessante formula proposta da Prope parrebbe, fin da ora, essere in grado di catturare una fetta variegata di giocatori, rivolgendosi ad un target più ampio di quello previsto inizialmente. Divertente e stimolante in singolo, il gioco acquista un nuovo fascino in multiplayer risultando nel complesso appassionante e per nulla banale, grazie a meccaniche mai ripetitive ed uno stile grafico davvero ispirato. In definitiva le buone premesse per un prodotto di qualità ci sono tutte, restate con noi per saperne di più sulle gesta del temerario Ivy.