Anteprima

Impire

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a cura di ghigghi

Giusto per chiarire subito a cosa andremo incontro giocando a Impire, tra i nomi che incontreremo nel gioco compaiono delizie come Demon Lord Bàal-Abadddon e Oscar Van Fairweather; il primo è un signore del male con velleità di conquistare le terre di Ardania, mentre il secondo è un mago pasticcione che ne ha evocato lo spirito ingabbiandolo però nel corpo di un folletto ghignante. Leggermente adirato per l’accaduto, Abadddon vuole tornare alla sua forma primigenia ben più spaventosa e massiccia, ma per farlo deve prima conquistare ettolitri di energia ampliando il suo dungeon personale e uccidendo quanti più eroi possibili.
Minion per tutti i gusti
Se state pensando a Dungeon Keeper, non vi siete sbagliati. Impire può infatti essere definito senza tanti ripensamenti un reboot del capolavoro strategico di Peter Molyneux aggiornato e rimbellito dallo studio canadese di Cyanide con l’appoggio produttivo di Paradox Interactive. Anche qui infatti giocheremo nei panni del cattivo di turno, costruiremo, amplieremo e potenzieremo un immenso dungeon, creeremo minion di ogni genere, fabbricheremo trappole e uccideremo chiunque osi varcare la soglia del nostro labirinto sotterraneo, con in più comicità e risate a volontà. Già per questo Impire dovrebbe ottenere immediatamente la simpatia incondizionata di tutti gli orfani del dungeon-RTS di quindici anni fa, ma tra le pieghe di questo progetto che vedremo materializzato agli inizi del prossimo anno c’è molto di più. Tanto per cominciare l’aspetto più strategico-gestionale si preannuncia piuttosto approfondito. Tra risorse da raccogliere, stanze di vario genere e tunnel da costruire, servitori da creare e squadre da comporre ne passerà di tempo prima di potersi buttare all’attacco. I minion ad esempio saranno di ventidue tipi, ognuno con precisi compiti da eseguire, livelli di esperienza e abilità e set di armi e armature proprie. Sarà poi necessario formare team di servitori con una certa oculatezza e anche la disposizione delle stanze all’interno del dungeon dovrà tenere conto di alcuni fattori, come ad esempio la vicinanza alle baracche o ai depositi di cibo e così via. Accanto a queste tipiche attività da RTS non mancano elementi ruolistici di un certo peso. I minion possono infatti progredire e potenziarsi e lo stesso vale per Bàal-Abadddon, che dopo l’uccisione di ogni nemico riceve un tot di energia necessaria a riprendere le antiche sembianze da vero e proprio signore del male. 
Dalla parte del male…anche in multiplayer
Impire offre inoltre una divisione abbastanza netta tra l’attività all’interno del dungeon e quella al suo esterno, dove una mappa del mondo di Ardania mostra numerosi punti strategici corrispondenti ad altrettante missioni (o raid). Uscendo dal dungeon anche attraverso speciali portali magici, le nostre squadre di minion dovranno infatti affacciarsi all’esterno e risolvere delle quest da classico gioco di ruolo; uccidere, rapire o scortare un determinato personaggio, razziare una fattoria, trovare risorse da utilizzare nel dungeon e così via. Questi passaggi del gioco saranno ambientati nel cosiddetto “battlefield”, che in modalità multiplayer si trasformerà in un terreno PvP dove affrontare altri tre giocatori in modalità classiche come Deathmatch, King of the Hill e Capture the Flag. Se poi il multi competitivo non fa per voi, c’è sempre la possibilità di giocare l’intera Campagna principale in co-op online assieme a un amico. Per ora di Impire si è vista solo una versione pre-Alpha del gioco e quindi non priva di bug o di elementi di gioco ancora da sistemare. Nonostante ciò il tutto sembra girare già adesso quasi alla perfezione se escludiamo il menù radiale per la gestione delle squadre dei minion un po’ troppo complesso e macchinoso. Per il resto invece il controllo dello zoom, l’interfaccia e le sezioni di combattimento paiono molto fluide e ben fatte, con in più un quadro grafico di tutto rispetto sia all’interno del dungeon, sia nella mappa del mondo esterna. Le potenzialità sono insomma notevoli e il fatto che troveremo Impire sugli scaffali a circa 20 euro rende il gioco ancor più interessante e meritevole d’attenzione.   

– I fan di Dungeon Keeper lo tengano seriamente d’occhio

– Promettente commistione tra RTS e gioco di ruolo

– Multiplayer competitivo e cooperativo

Non aspirerà a diventare uno degli RTS più originali e con maggior personalità del 2013 vista l’estrema somiglianza con un certo Dungeon Keeper, ma non per questo Impire merita poche attenzioni. Anzi, da quanto visto in una recente versione pre-Alpha del gioco siamo di fronte a un RTS misto a GdR di grande interesse sia per le solide meccaniche gestionali, sia per le componenti ruolistiche e per la grande varietà di minion da creare. Anche la grafica promette bene e l’aggiunta del multiplayer online lo rende ancor più completo e interessante.

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