Anteprima

Il Padrino 2

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a cura di andymonza

Agisci come uno scagnozzo, pensa come un Don. Dietro queste semplici parole c’è la filosofia con cui il team di sviluppo EA Redwood Shores si è avvicinato alla creazione di un seguito de Il Padrino, trasposizione videoludica dell’epopea cinematografica di Francis Ford Coppola, che ha segnato una generazione raccontando ascesa e caduta dei Corleone.Il gameplay di questo seguito sarà infatti equamente diviso tra il quotidiano sporcarsi le mani portando avanti attività come l’estorsione, la corruzione e l’intimidazione, ed una gestione strategica delle risorse della Famiglia, indispensabile per aumentare i profitti ed eliminare passo dopo passo la concorrenza.Siamo stati invitati negli studi di Milano di Electronic Arts per un esteso hands-on su una versione Beta del titolo, in uscita il 27 febbraio 2009.

One night in Cuba8 Gennaio 1959. Fidel Castro ed i suoi Barbudos entrano in forze a l’Avana, mentre Batista si è già messo al sicuro con le tasche piene di denaro pubblico. Quella stessa, fatidica notte inizia una catena di eventi che porteranno il nostro alter ego a diventare il nuovo Padrino, seguendo il filone narrativo del relativo film, anche se con qualche licenza; durante la disperata fuga dalle sommosse, che fa anche da tutorial per i controlli di base, il vostro capo Aldo Trapani (protagonista del precedente titolo EA) verrà infatti ucciso, lasciando vacante l’ambita carica.Dopo aver scelto le fattezze del vostro alter ego tramite un completo editor, che grazie al morphing facciale assicura moltissime possibilità di personalizzazione, vi ritroverete nella capitale cubana insieme al vostro boss, a prendere parte a quello che sembra un tranquillo compleanno. La festa sarà tuttavia bruscamente interrotta dall’irruzione in città delle forze castriste: durante la fuga a piedi verso l’aeroporto sarà possibile familiarizzare con i controlli relativi al combattimento. Molto curato è apparso l’aspetto corpo a corpo, che prevede un utilizzo dei grilletti destro e sinistro per sferrare pugni in rapida sequenza. Durante le veloci risse vi sarà la possibilità di premere l’analogico destro per eseguire rapide combo o finishing move, esplicitata dalla comparsa di un’icona a schermo.Un’interessante variante è la presa: essa, effettuabile premendo contemporaneamente i grilletti, permette di afferrare il malcapitato per il bavero e percuoterlo in vari modi utilizzando le direzioni dell’analogico destro; in maniera sensibile al contesto, muovendo l’analogico nelle giuste direzioni potrete anche ottenere alcune mosse speciali, come picchiare al testa dell’avversario contro una scrivania, o lanciarlo attraverso una finestra. Durante la folle corsa per le strade di Cuba sarà possibile anche utilizzare qualche arma da fuoco, tra cui una pistola ed un classico mitragliatore Thompson: l’utilizzo di queste ultime è possibile sia in modalità di mira libera, con cui potrete trarre vantaggio dal sistema che riconosce le parti del corpo colpite ed i conseguenti effetti, oppure sfruttando il più semplice lock on, che mirerà al bersaglio più vicino.Terminata in tragedia la fuga, durante il viaggio in aereo che vi riporterà a New York prenderete coscienza di essere a capo della Famiglia, il che apre le porte al lato più gestionale di questo sequel.

Think like a DonSbarcati a New York comincerete a familiarizzare con quello che è il cuore de Il Padrino 2: una mappa strategica vi indicherà i “punti caldi” della città, solitamente consistenti in attività lecite e non, che potrete conquistare e mettere a profitto. A questo scopo sarà importante familiarizzare con il concetto di intimidazione: il proprietario di ogni attività che vorrete mettere sotto la vostra “protezione” dovrà avere ben chiaro che non scherzate. Una volta capito qual è il suo punto debole (ha paura dei pugni? Delle altezze? Oppure la sua incolumità è nulla, se confrontata a quella del suo negozio?) potrete mettere in pratica le vostre doti di picchiatore o distruttore: man mano che terrorizzate il malcapitato, una barra visibile a schermo andrà riempiendosi. La vostra abilità starà nel portare i vostri bersagli al limite della loro sopportazione, senza però superarlo; in quest’ultimo caso infatti essi si ribelleranno, e non vi resterà che ucciderli per toglierli di torno, con una conseguente perdita di profitto.Una volta conquistata un’attività, essa verrà aggiunta all’apposita sezione della mappa strategica, che vi permetterà di controllare oltre al profitto giornaliero anche la situazione difensiva; quest’ultima andrà tenuta in particolare conto, perché come ci è stato possibile verificare durante il nostro hands-on le famiglie rivali non perderanno occasione per tentare d’impadronirsi dei vostri possedimenti. Con una certa spesa giornaliera potrete mettere uno o più scagnozzi a guardia delle attività, assicurandovi un po’ più tranquillità al costo di un minor profitto.Oltre ad impadronirvi delle singole attività, l’obbiettivo finale sarà quello di controllare gli interi racket, con conseguenti bonus economici ed a volte persino oggetti speciali (ad esempio, controllando l’intero racket della prostituzione ci siamo guadagnati un bel tirapugni).

La Famiglia prima di tuttoAltro importante aspetto del gamplay è il reclutamento di nuovi membri nella famiglia: girando per la città sarà possibile trovare, tramite apposite icone visibili sulla mappa, dei malavitosi momentaneamente “disoccupati”. Avvicinandovi potrete scambiare due parole tramite la funzione di dialogo che, sfruttando le 4 direzioni del D-Pad, permette di scegliere tra diverse frasi e decidere se reclutarli o meno: essi si distinguono per le diverse specialità, che vanno dal Medico, allo Scassinatore, all’Esperto di Esplosivi e via discorrendo. Degno di nota è il fatto che questi collaboratori sono in grado di crescere e migliorare lavorando al vostro fianco e da parte vostra potrete ricompensarli promuovendoli a posizioni più importanti all’interno della Famiglia grazie alla funzione “Albero Genealogico”.Durante le circa due ore di prova il nostro aggirarci per New York aggiungendo attività al nostro “giro” è stato interrotto da eventi cui abbiamo dovuto prestare attenzione: la prima volta si è trattato di un assalto da parte di un’altra famiglia ad una delle nostre attività peggio difese, tanto per confermare che una buona gestione delle risorse è la priorità numero uno quando si è il Don.La seconda volta si è invece trattato di una chiamata a rapporto da parte della Famiglia: queste telefonate avverranno contestualmente all’avvio di missioni chiave che porteranno avanti alla trama del gioco, e potrete rispondere da qualunque telefono pubblico presente in città.

Un engine “mostruoso”Se al tempo del rilascio di Dead Space gli sviluppatori ci avessero comunicato che l’engine proprietario si chiamava “Godfather Engine” avremmo pensato ad uno scherzo; eppure è proprio così, Il Padrino 2 sfrutta il medesimo engine del survival horror – rivelazione di Electronic Arts. Non aspettatevi tuttavia le texture super definite e la modellazione poligonale ricchissima già vista nei panni di Isaac Clarke: data la natura di free-roaming di questo sequel e la presenza di ben tre città liberamente esplorabili, gli sviluppatori hanno dovuto abbassare il livello di dettaglio per permettere visuali di più ampio respiro. Il risultato presenta una qualità altalenante, con modelli poligonali un po’ acerbi e texture slavate per i paesaggi da una parte, ed una modellazione decisamente migliore ed accurata per i personaggi, che, oltre a movenze convincenti, presentano una mimica facciale che gli permette una vasta gamma di espressioni credibili. L’esplorazione della città in macchina ha rivelato una buona quantità di dettagli ad ornare le strade di New York, unita ad un frame-rate nel complesso solido. Di qualità è senza dubbio il design, che propone efficacemente l’atmosfera anni ’60, dall’abbigliamento, alle macchine e all’arredamento.Nota a parte per le cut-scene, presenti in grande quantità con lo scopo di narrare efficacemente la storia e le sue svolte; ottime per regia ed impatto scenico, esse presentano un buon doppiaggio nella versione inglese: per un parere su quella italiana occorrerà aspettare la release finale.

Per quanto il tempo tiranno abbia imposto dei limiti al nostro hands-on, Il Padrino 2 sembra avere buone potenzialità per presentarsi come degno sequel della serie; molto della profondità effettiva del gameplay e di come l’elemento gestionale si sviluppi nel tempo rimane ancora da scoprire, ma la varietà nel gameplay non manca. Più carente è invece il comparto tecnico, ma come altre produzioni ci hanno insegnato, un gameplay solido, longevo e divertente è un motivo più che sufficiente per chiudere un occhio.

Non ci resta che attendere la fine di Febbraio per un parere conclusivo, che faccia luce su tutti i retroscena dell’essere un Don; appuntamento tra qualche settimana sulle pagine di Spaziogames, non mancate.