Anteprima

Gran Turismo 5

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a cura di Folken

3 novembre duemiladieci. Questa è la data che milioni di appassionati sparsi per tutto il mondo hanno segnato sul calendario ben più in evidenza di compleanni o anniversari di fidanzate varie. È infatti il giorno in cui Kazunori Yamauchi dovrà definitivamente abbandonare la propria creatura per darla in pasto alla folla famelica che ne sviscererà ogni angolo di codice con quella dedizione ed inquietante ossessione che solo pochi altri titoli riescono a scatenare. Gran Turismo 5 si è fatto attendere e desiderare, solleticandoci fino allo sfinimento, ma sembra che finalmente il miraggio si stia per trasformare in realtà, grazie alla brillante presentazione condotta Mr. Yamauchi in persona e dalla versione messa a disposizione nello showfloor del GamesCom di quest’anno. Spaziogames non poteva mancare; ecco le novità svelate e un resoconto della nostra prova su strada.

Dov’eravamo rimasti?L’E3 di quest’anno ci aveva lasciati con gustosi nuovi dettagli riguardanti la creatura di Polyphony Digital, come il supporto alla stereoscopia, mentre la prova di una nuova build ci aveva lasciati con buone impressioni riguardo il modello di guida. Il GamesCom di Colonia è stato però ben più ricco di novità. Il minuto game designer ha esordito descrivendoci l’incredibile dedizione di cui sta godendo il progetto, attualmente nelle mani di ben centoquaranta persone che anche mentre ci parlava erano concentrati sui propri monitor a limare all’infinito questo mastodontico pezzo di software. Pensate che la build mostrata durante la presentazione gli era stata inviata proprio quella mattina. Superati i convenevoli ed i simpatici aneddoti, Yamauchi a cominciato a rivelarci alcune interessanti novità. Prima fra tutte, dedicata proprio a noi italiani, l’inclusione di un nuovo circuito, ovvero quello di Monza, a pochi passi dalla nostra redazione. È poi passato ad elencarci alcune nuove auto che andranno a rimpinguare lo sterminato parco macchine. Pagani Zonda R ’09, Subaru Impreza Sedan WRX STI ’10, Lexus IS F Racing Concept ’08 e poi la Ferrari 330 P4 ’67, che Kazunori ci ha svelato essere una delle sue macchine preferite in assoluto. Quest’auto che primeggiò a fine anni settanta, si contendeva il podio della 24 ore di Le Mans con la Ford Mark IV Race Car ’67, anch’essa inclusa nel gioco. Ha dimostrazione della passione incondizionata che lui ed il suo team prova per il mondo dei motori, ci è stato poi svelato di come sarà inclusa anche la Jaguar XJ13, un prototipo sempre del ’67 che però non vide mai la luce e che grazie a Gran Turismo 5 potrete finalmente far concorrere al titolo della competizione francese. In fine un’altra concept car troverà spazio nel gioco, ovvero la Lamborghini Miura P400 Bertone, fabbricata in soli due modelli di cui uno è andato distrutto in un incidente. Yamauchi ci ha però voluto avvisare che la versione digitale avrà un assetto più basso di un pollice rispetto alla controparte reale.

Crudo o cotto? Spec!Dopo aver ammiccato al nostro feticismo per le auto, Yamauchi si è finalmente sbilanciato nel mostrarci un’interessante modalità da lui desiderata fin dai tempi di Gran Turismo 3, ovvero B-Spec. Il terzo capitolo della saga riportava infatti la dicitura A-Spec, a rappresentare, nelle intenzioni del CEO di Polyphony, la prima parte di due interpretazioni distinte della simulazione di guida, progetto che però non vide mai la luce. Se con A-Spec viene identificato il Real Driving Simulator come l’abbiamo sempre conosciuto, il B-Spec potrebbe essere descritto come Simulazione di corse RPG. All’avvio del gioco, l’utente potrà quindi avviare la tipica modalità Gran Turismo, ribattezzata in questo nuovo capitolo come GT Life, dalla quale accedere a varie fasi dell’esperienza video ludica offerta dal titolo. Avviando una corsa A-Spec si potrà gareggiare nelle varie tipologie di competizioni, rivivendo la classica parabola ascendente con l’obiettivo di accedere alle coppe più prestigiose, pilotando praticamente ogni tipologia di auto esistente e godendosi in Gran Turismo 5 una fisica ridisegnata da zero, un vastissimo repertorio di pezzi dedicati al tuining e settaggio del proprio veicolo, in gare che vanno dalle competizioni su Kart per arrivare alle Formula, passando per eventi più classici e persino Rally su sterrato. Insomma, tutto quello a cui la serie ci ha da sempre abituato, ampliato a dismisura per l’agognato debutto sull’ammiraglia di Sony. Avviando una partita in modalità B-Spec, invece, Mr. Yamauchi ci fa scoprire che nel suo nuovo lavoro potremo allevare un nostro team composto al massimo da sei piloti. Questi svilupperanno una personalità propria che si rifletterà nell’atteggiamento che ognuno adotterà una volta in pista. Noi non saremo chiamati al volante questa volta, ma vigileremo sull’andamento della corsa dal muretto. Il nostro ruolo non si limiterà a tenere sotto controllo l’andamento della gara, ma sarà invece ben più dinamico in quanto, tramite rapidi messaggi radio, potremo impartire precisi ordini ai nostri piloti. Spingere, rallentare, superare o entrare ai box, con questi semplici comandi influenzeremo direttamente il comportamento del corridore selezionato, il tutto tramite un menu dedicato esaustivo quanto intuitivo. Ben tre saranno le possibilità di visualizzazione adottabili per tenere sempre sotto controllo ogni parametro della gara. I piloti non saranno però dei robot senza emozioni e grazie ad una barra che oscillerà tra il rosso acceso ed il blu chiaro potremo verificare rispettivamente quanto l’umore tenda dall’agitato al gelido calcolatore. Vi saranno inoltre altri due indicatori che ci segnaleranno lo stato mentale e fisico del guidatore.Passando ad una dimostrazione pratica, il game designer è riuscito davvero a convincerci della bontà di questa nuova implementazione, mettendo in mostra un’intelligenza artificiale reattiva e capace di mostrarsi realmente emotiva pilotando l’auto con visibile aggressività seguendo le nostre richieste. Sebbene non sia stato possibile provarla con mano, la modalità B-Spec si è mostrata come un’implementazione intrigante e realizzata con la solita cura e pulizia che contraddistingue il lavoro del team giapponese. Soprattutto ci è parsa appassionante e dinamica ben più di quanto si potrebbe pensare.

Non è finita quiIl menu iniziale di Gran Turismo 5 presenterà un’ulteriore nuova voce, il Course Maker. Questo non sarà un vero e proprio editor di tracciati, quanto piuttosto uno strumento per creare da zero nuove gare da condividere poi online con la community. Yamauchi ci ha descritto il processo di progettazione di questo tool come una fase lunga e complessa che aveva inizialmente portato a realizzare un editor vasto e ricco di opzioni. Il risultato gli era parso poco accessibile, portandolo quindi a tornare sui proprio passi per approdare a qualcosa di più user friendly. Il Course Maker porta al risultato finito attraverso tre semplici passaggi: selezione di un tema (che caratterizzerà l’aspetto estetico della vostra creazione) modifica dei parametri del circuito vero e proprio e test diretto. La seconda parte sarà ovviamente quella più importante grazie alla quale sarà possibile dividere il percorso in settori che potrete caratterizzare diversamente modificando il numero di curve che ognuno presenterà, l’angolo di queste, l’aderenza ai dislivelli del terreno e altro. Ogni vostra produzione potrà poi essere salvata sul vostro hard disk ma soprattutto condivisa via internet, feature che potrebbe rivelarsi in grado di donare ulteriori spunti di rigiocabilità ad un prodotto che sembra non temere confronti sul fronte dei contenuti e della longevità. Ci è poi stata mostrata la modalità Foto 3D. In aggiunta infatti alla classica possibilità di scattare istantanee del proprio bolide preferito posizionandolo su uno tra i vari sfondi messi a disposizione, sarà infatti possibile realizzare immagini compatibili con lo standard delle foto tridimensionali, da gustare poi con l’ausilio dei classici occhialini su un monitor capace di supportare questa tecnologia. Una feature che provata con mano si è rivelata simpatica, ma appannaggio davvero di pochi eletti. Un’ultima chicca ha chiuso la presentazione, ovvero l’ufficializzazione dell’introduzione delle corse su Kart. Questa modalità avrebbe dovuto in realtà esordire nella sesta edizione della serie, ma dopo che l’informazione è trapelata su internet, Yamauchi non ha potuto esimersi dall’includerla in Gran Turismo 5.

Indossiamo il cascoDopo la presentazione delle novità, ci siamo fiondati sulle postazioni di prova. Indossati guanti e casco, con in pugno il fedele volante Logitech customizzato Gran Turismo, abbiamo affrontato un’ampia varietà di tracciati a bordo di svariati modelli di auto. Il feeling di guida è da subito riconoscibile, rigorosamente fedele alla serie di provenienza, raffinato nella simulazione della fisica dell’auto che sull’asfalto si comporta in modo credibile. Purtroppo fedele alla tradizione è anche la riproduzione degli urti, davvero poco soddisfacente visto che ad esempio, ci siamo potuti permettere di sfruttare le auto avversarie come sponda per evitare fastidiosi fuori pista in alcune curve. In generale i contatti tra il nostro mezzo ed il bordo pista o le altre auto è davvero poco convincente. Ci ha inoltre deluso non poter vedere neanche in questa occasione il tanto agognato modello dei danni, né dei componenti meccanici né tanto meno della carrozzeria. Senza dubbio divertenti le gare su Kart, con questi che rispondono molto fedelmente alla realtà grazie all’accurato modello fisico e che ben si prestano a competizioni meno impegnate. Inutile dilungarci sulla fedeltà con la quale è stato riprodotto il circuito di Monza, da Polyphony non ci aspettavamo nulla di meno, così come non ci ha stupito l’aspetto estetico, rimasto il medesimo già apprezzato nelle altre versioni dimostrative viste agli eventi precedenti. Mentre i modelli delle auto non smettono di lasciare a bocca aperta per dettaglio e maniacale aderenza alla realtà, permangono degli elementi coreografici ancora poco convincenti, come gli alberi, o texture scarsamente dettagliate. Siamo ben lungi dal poterci esprimere in un giudizio, visto il tempo che ci separa dalla data di uscita, mesi che il folto team di sviluppo sfrutterà appieno per portare sugli scaffali un prodotto il più possibile rifinito.

– Simulazione convincente

– Graficamente ancora al top

– B-Spec molto interessante

Questo nuovo incontro e probabilmente ultimo prima della recensione ci ha lasciato con sensazioni contrastanti. La nuova modalità B-Spec ci ha stuzzicato non poco e non vediamo davvero l’ora di poterla provare con mano in ogni dettaglio, così come il Course Maker ci ha convinto per facilità di utilizzo e potenziale creativo. Di contro è proprio la parte giocata che non riesce a soddisfare. Non poter testare a tre mesi di distanza dall’uscita il modello dei danni e riscontrare in un titolo di questo spessore e livello produttivo una gestione delle collisioni così approssimativa ci ha lasciati interdetti. Siamo ansiosi più che mai di poter avere finalmente in mano questo oggetto del desiderio e testarlo a fondo per verificare se Gran Turismo 5 diverrà nuovamente una nuova pietra di paragone per il genere o se si ritroverà a dover rincorrere una concorrenza che in questi anni di assenza ha prosperato e sperimentato, il tutto per la gioia di noi corridori. L’invito è come sempre a seguire le nostre pagine, dove non mancheremo di tenervi aggiornati.

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