Kojima sta veramente pensando alla regia di un film

Hideo Kojima sogna il cinema dopo Physint: «Mi prenderà altri cinque o sei anni. Ma forse, dopo, potrei finalmente decidere di dedicarmi a un film.»

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

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La notizia che Death Stranding avrà un adattamento cinematografico firmato A24, con uscita prevista per il 2027, ha acceso l’entusiasmo dei fan e riacceso una domanda che circola da anni: Hideo Kojima passerà mai alla regia cinematografica?

A rispondere è lui stesso, in un’intervista rilasciata in francese (via ResetEra): «Oh sì! Ho ricevuto tantissime proposte dopo aver lasciato Konami, con condizioni serie per sviluppare giochi nel mio studio indipendente. Oltre a Death Stranding 2, c’è anche Physint in sviluppo.»

E ancora: «Mi prenderà altri cinque o sei anni. Ma forse, dopo, potrei finalmente decidere di dedicarmi a un film. Sono cresciuto con il cinema. Dirigere sarebbe, in un certo senso, un omaggio. Inoltre, sto invecchiando, e preferirei farlo mentre sono ancora giovane!»

Non è un mistero che Kojima abbia sempre avuto un legame viscerale con il cinema: lo cita, lo omaggia, lo plasma nei suoi giochi. Metal Gear Solid ne è la prova vivente, così come Death Stranding (il 2 lo potete preordinare su Amazon), che fonde gameplay sperimentale e narrazione visiva al limite del film interattivo.

Ora, però, l’autore giapponese sembra più che mai vicino a fare il grande salto: non più solo ispirarsi al cinema, ma entrarci dalla porta principale.

Per il momento, però, Kojima-san ha le mani occupate: Physint, il suo nuovo progetto descritto come un gioco d’azione e spionaggio con la sensibilità di un film, sarà un impegno lungo e complesso, che richiederà ancora diversi anni di sviluppo

Ma il seme è stato piantato, e la sua affermazione lascia poco spazio ai dubbi: il cinema è nel suo destino.

Se c’è qualcuno che merita di dirigere un film, è proprio Kojima. Non perché sia un game designer di successo, ma perché ha una visione autoriale rara, capace di osare dove pochi altri osano.

Il rischio, certo, è quello di strafare, ma il suo stile – divisivo, barocco, ma profondamente sincero – potrebbe tradursi in un’opera cinematografica unica. Magari caotica, forse incomprensibile, ma mai banale.

E a essere onesti, in un panorama cinematografico sempre più prevedibile, un po’ di sana “follia” alla Kojima non farebbe male. Prima che vada in pensione però, visto che il "testamento" sarebbe già pronto

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Anche se apparentemente non ci azzecca nulla, io lo vedrei bene a fare un nuovo film di Robocop! Sullo stile "shi-fi chrime thriller" dei primi due. La sua maestria e genialita' lo renderebbe unico.
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