“La guerra, la guerra non cambia mai”. Queste erano le parole con le quali Fallout 3 apriva e chiudeva la finestra su di un futuro terribile, costruito su di una terra contaminata, sconvolta da una guerra nucleare che ha spazzato via la razza umana e l’umanità stessa. Perché quelli che sono sopravvissuti nelle Wasteland sono esseri induriti dalla continua lotta per la sopravvivenza, vittime di soprusi, violenze, abitanti di un mondo corrotto e deforme, nel quale gli eccessi e le ideologie tornano per esasperarsi in grottesche pantomime che cercano di ristabilire l’ordine passato. E se l’austera Washington, ora semplicemente la Capitale, è stata teatro di innumerevoli lotte, chissà cosa è successo a Las Vegas, la città che già ora è conosciuta per i suoi eccessi e peccati.
Il selvaggio westNelle mani dei suoi creatori, quegli Obsidian nati dalle ceneri di Black Isle, la serie di Fallout torna sulla costa occidentale degli Stati Uniti, più precisamente nei dintorni della capitale del Nevada, ora al centro delle lotte di potere tra la onnipresente Confraternita d’Acciaio e la Repubblica della Nuova California. Abbiamo avuto modo di vedere i primi istanti di questo attesissimo prodotto Bethesda, giocato direttamente da Chris Avellone, Creative Director di Obsidian Entertainment, che ci ha presentato le novità più interessanti che potremo sperimentare quest’autunno, quando il gioco arriverà su Xbox 360, Pc e Playstation 3.Il gioco comincerà nella maniera più inaspettata: ovvero con la vostra morte. Come dicevamo le Wasteland sono un posto pericoloso, tanto che ricevere un colpo in testa a bruciapelo non è una cosa particolarmente inusuale in queste terre. Questa volta non impersoneremo un rifugiato di un Vault tornato in superficie per risolvere i problemi della propria comunità, ma un abitante della superficie, conosciuto come Courier, colpiti alle spalle per via di un misterioso oggetto che stavamo trasportando. Ci risveglieremo così nel laboratorio del Dottor Mitchell, intontiti e feriti, salvati dalla miracolosa tecnologia del professore. Similmente a quanto visto in Fallout 3 questa sarà l’occasione per ridefinire i nostri tratti somatici e scegliere le nostre fattezze, quali razza, lineamenti e persino la nostra età. Potremo infatti decidere di impersonare un vetusto viaggiatore, senza che questa scelta vada a stridere con il contesto di gioco, dato che non avremo coetanei o genitori con cui confrontarci. In seguito passeremo ad un semplice test, in base al quale verranno definite le nostre capacità (S.P.E.C.I.A.L.), mentre le abilità saranno decise da una semplice variante del test di Rorschach. Un processo di pochi minuti, che va a sostituire il lungo tutorial all’interno del Vault di Fallout 3. Ovviamente ci sarà la possibilità di modificare manualmente le statistiche suggerite dalle nostre risposte, oltre che attivare la nuovissima modalità Hardcore, con la quale rendere la sopravvivenza a New Vegas una faccenda da veri esperti. Giocando con questa impostazione, verranno infatti modificati alcuni parametri di gioco, come i proiettili che acquisiranno pesantezza o l’effetto dei medicinali che non sarà più immediato, fattori che renderanno ancora più realistica l’esperienza di gioco. Per sopravvivere, oltre a sfuggire ai nemici, dovremo infatti nutrirci con costanza e stare attenti a ferite o ossa rotte, dato che solo i medici potranno curarci.Una volta consegnatoci l’immancabile Pip Boy, veniamo accecati dall’immancabile raggio di sole, che lentamente lascerà spazio al nuovo mondo di gioco. Uno sconfinato orizzonte lascia intuire una terra arida, dura, ma forse per questo non contaminata quanto i maggiori agglomerati urbani. Vi saranno degli scampoli di vegetazione e persino un nuovo ecosistema, dominato dai bighorners, dei giganteschi capri che aiuteranno la popolazione a sostentarsi.Anche in questo caso le scelte fatte dai ragazzi di Obsidian sono motivate dal cercare di presentare un’esperienza il più possibile flessibile, per rendere New Vegas ugualmente fruibile sia dagli esperti che dai novizi. I primi potranno infatti procedere immediatamente nell’esplorare le Wasteland, mentre gli altri faranno bene a rimanere qualche momento a Goodsprings, in modo da ricevere le prime semplici missioni con le quali raccogliere i primi tappi di bottiglia, il conio di Fallout, e pezzi di equipaggiamento. Rientrati nel Saloon del villaggio faremo immediatamente conoscenza con Sunny, la quale ci chiederà di aiutarla a liberarsi di alcuni gechi, uno dei nuovi mostri presentati, che infestano dei mulini nelle vicinanze. Contrattato il pagamento e imbracciato un fucile basteranno pochi colpi per avere la meglio dei giganteschi rettili e vedere così la nostra reputazione nella piccola comunità aumentare, fattore che rende decisamente più amichevoli gli abitanti. Questa nuova meccanica di gioco diventerà centrale per l’esperienza: ogni nostra azione, che sia essa una missione, un dialogo o una qualche uccisione, andrà a modificare i nostri rapporti con le diverse fazioni presenti sul territorio. Sconfiggere un gruppo di Super Mutanti vi renderà benvoluti agli occhi della Confraternita d’Acciaio, ovunque questa azione sia compiuta. Ciò vi darà accesso a loro aree strategiche, che in caso contrario dovranno essere raggiunte tramite raggiri, corruzione o, peggio ancora, tramite la violenza. Il cuore del gioco, e forse qualcosina di più, è rimasto immutato e riporta in primo piano la centralità delle nostre decisioni, da prendere in base alle capacità del nostro alter ego. Un elevato grado di intelligenza, o la capacità di barattare apriranno nuove possibilità di dialogo, completamente diverse da quelle che, ad esempio, potrebbe avere un esperto di esplosivi, con conseguenti variazioni all’iter di risoluzione delle quest. E, come da tradizione, se col dialogo non sarà possibile ottenere quello che vogliamo, potremo sempre usare le maniere forti. Il sistema di combattimento è rimasto pressoché invariato, se non attraverso l’aggiunta di nuove armi come la mazza da golf o un lanciagranate, quindi un ibridazione tra first person shooter e gioco di ruoli a turni. Grazie al sistema V.A.T.S. potremo infatti decidere quando mettere in pausa e come distribuire gli action point a nostra disposizione nelle azioni desiderate. Le armi corpo a corpo avranno a disposizione una nuova violentissima mossa speciale, con la quale infliggere maggiori danni agli sventurati, mentre quelle da fuoco potranno essere modificate con nuovi gadget in grado di customizzare ogni statistica dell’arma, come potenza, capacità dei caricatori o rateo di fuoco.
Viaggiare nel tempoLa seconda missione che abbiamo potuto visionare, sempre nella cittadina, ci ha visto aiutare Ringo a liberarsi di Joe Cobb e dei suoi scagnozzi, che minacciavano lui e gli altri abitanti di Goosprings. Dopo aver convinto il venditore di armi che è decisamente più remunerativo applicare un forte sconto sulle proprie merci, piuttosto che vedere tutti i propri clienti morti, equipaggiamo pesantemente sia Ringo che Sunny, che siamo precedentemente riusciti a convincere a darci una mano, per risolvere questa contesa all’ultimo sangue. Avere in gruppo altre persone ci da la possibilità di vedere all’opera la nuova ruota dei compagni, il nuovo sistema col quale Obsidian prova a rendere più intuitiva la gestione del proprio gruppo. Sostanzialmente vi saranno tutte le opzioni che precedentemente venivano gestite tramite dialogo su di una ruota divisa per spicchi, attraverso la quale gestire le operazioni. In base alle risposte dei compagni capiremo come essi se la cavano con determinate armi ed equipaggiamenti, in modo da riuscire a sfruttare le inclinazioni di ognuno.Una volta terminati i preparativi non ci rimarrà che uscire per strada ed affrontare i manigoldi a viso aperto. Una breve colluttazione a base di candelotti di dinamite ed il problema è risolto.Non vi è tempo di verificare i benefici ottenuti grazie a quest’impresa, dato che veniamo teletrasportati (potere dei codici debug!) in alcuni punti interessanti della mappa per ammirare la varietà delle ambientazioni. In Fallout New Vegas visiteremo infatti una terra completamente nuova, molto più aperta e continua rispetto al groviglio di gallerie della Capitale. Un ecosistema di base più povero, ma quasi immutato, con deserti ricchi di cactus o arbusti similari che donano all’ambiente una colorazione più calda, tendente al giallo rispetto al grigio di Fallout 3. Le terre intorno a new Vegas saranno popolate da nuove specie animali e vecchie conoscenze, come due fazioni nemiche di supermutanti, già viste all’opera nei primi due capitoli della serie, da aizzare l’una contro l’altra, come per esempio abbiamo fatto a Black Rock, una base da loro occupata, dove sfruttando le nostre capacità di persuasione abbiamo scatenato una faida interna, che ci ha permesso di agire indisturbati.Non siamo stati a New Vegas, ma abbiamo potuto vedere direttamente alcune altre località piuttosto interessanti, come No Vac, caratterizzata da un vecchio parco dei divertimenti dominato da un gigantesco dinosauro, Primm una città abbandonata, con casino e motel diroccati e una base della Nuova Repubblica Californiana. Qui abbiamo dovuto corrompere la guardia per entrare, per via di un bassa considerazione che godiamo da parte di questa fazione: giustamente diremmo, dato che ci intrufoliamo per sabotare i loro piani. Una volta all’interno della base potremo aggirare il loro controllo e deviare la corrente prodotta verso una letale arma satellitare, che prontamente spazzerà via le ultime difese della Repubblica.
Vecchio stileCon negli occhi la possente esplosione non ci rimarrà altro che ripensare a tutto quello che ci aspetterà nel gioco completo e notare il lavoro che i ragazzi di Obsidian stanno svolgendo per provare a lasciare il loro marchio, all’interno di una struttura di gioco così ben definita, complessa e di successo come quella di Fallout 3. Come lo stesso Chris Avellone ci ha confermato, l’impegno massimo dello sviluppatore è rivolto a mantenere inalterata la formula di gioco che tanti successi ha riscosso in questi anni, provando comunque ad inserire nuovi elementi o a fluidificare alcuni aspetti ancora poco fruibili. E se dal punto di vista tecnico questo poteva presentare seri problemi, trovandosi a dover lavorare con un codice ed una motore sviluppato da altri, in realtà gli sviluppatori hanno beneficiato enormemente del profilo tecnologico mantenuto, non propriamente all’avanguardia. La scelta di riutilizzare il motore di Fallout 3, (e di Oblivion), si va a riversare sull’appetibilità estetica del prodotto, che fa sentire i tanti anni ormai sulle spalle. Nonostante gli sforzi per provare a mascherare questo fattore, non si può, infatti, non notare la legnosità dei protagonisti o la spigolosità di alcune ambientazioni. Peccato perché l’ispirazione ed il design generale sono ancora di assoluto valore. C’è da sperare che i mesi che ci separano dalla pubblicazione possano essere impiegati ad ottimizzare e stabilizzare il motore di gioco in modo da arricchirlo con nuovi effetti, che vadano ad accompagnare la sconfinata linea dell’orizzonte, tra gli aspetti realmente impressionanti del gioco.Dal punto di vista sonoro abbiamo potuto apprezzare il solito ottimo doppiaggio in inglese e l’introduzione di tante nuove stazioni radio. Ci è stata inoltre confermata una maggiore cura dal punto di vista della localizzazione, in seguito ai non entusiastici feedback ricevuti dall’utenza italiana.
– Si ritorna sulla Wasteland
– Feeling immutato col gioco
– Nuove avventure, locazioni ed abilità
Vedere dal vivo Fallout New Vegas ci ha fatto tornare immediatamente indietro di un paio di anni, ai tanti splendidi ricordi che il terzo capitolo della serie ci ha lasciato. La sensazione è infatti quella di trovarsi all’interno di un gioco già conosciuto, ma allo stesso tempo ricco di novità ed aggiustamenti, oltre che pieno delle promesse di nuove emozionanti avventure, scaturite dalle stesse persone che qualche anno fa hanno realizzato i primi due Fallout oltre che l’eccezionale Planescape Torment. In questi mesi speriamo vivamente che verranno annunciate ulteriori novità e dettagli, ma già da adesso Fallout New Vegas si candida come uno dei most wanted del 2010.