Anteprima

FIFA 14

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a cura di Hybr1d

Dopo aver mostrato gli artigli alla GamesCom prendendosi il palco dello showcase Microsoft con diversi annunci molto interessanti riguardanti la next-gen, Electronic Arts ritorna a concentrarsi sulla versione Xbox 360 e PlayStation 3 del suo simulatore calcistico, riuscito in pochi anni a surclassare la concorrenza e conquistare milioni di fan in tutto il mondo. C’è chi è pronto a scommettere in un’inversione di rotta per l’anno a venire e non dovremmo aspettare ancora molto per trarre le prime conclusioni. Solo un paio di settimane ci separano dalle prime schermaglie sugli scaffali dei negozi, ma intanto abbiamo messo mano su una build quasi completa di FIFA 14 per Xbox360. Un bell’antipasto, prima del piatto forte del 27 settembre.

Un gioco quasi completoCome anticipato, la versione di FIFA 14 che ha raggiunto la nostra redazione era quasi del tutto completa, circa un 95% stando a EA, che equivale sostanzialmente ad avere a disposizione tutti i contenuti di gioco tranne le funzionalità online. Queste, per ovvi motivi, potremmo testarle solamente in sede di recensione, ma di contro abbiamo messo mano alle altre modalità di contorno, fondamentali per coloro che non amano il multiplayer o preferiscono farsi le ossa e affinare le proprie tattiche di gioco offline, prima di fare il grande salto collegandosi ai server in rete. La primissima cosa che ci ha positivamente colpito sono i nuovi menu di gioco, snelliti e ridisegnati nell’interfaccia per offrire un approccio semplice e diretto a tutti i contenuti disponibili. Per fare un parallelismo, il nuovo design si può ricondurre all’interfaccia utente Metro utilizzata da Microsoft nell’ultima release del suo sistema operativo. In questo modo abbiamo facilmente a disposizione tutte le modalità di gioco, opzioni e settaggi offerti da FIFA 14 comodamente organizzati in cinque menù: per esempio in home vengono raccolti ultimate team e la modalità che utilizziamo più di frequente, come la partita amichevole e la carriera nel caso ne stessimo affrontando una, mentre in play sono raccolti tutte le modalità di gioco offline e online. Noi ci siamo subito buttati nella modalità Carriera, la più succosa di tutte, in cui il restyling dell’interfaccia utente ha portato una quanto mai gradita ventata d’aria fresca. La navigazione tra i menù e più fluida e tutte le informazioni riguardanti la nostra squadra, siano esse virtuali o reali, vengono visualizzate in ordinate caselle di facile consultazione. Chi è abituato alla serie si troverà un po’ spaesato di primo acchito, ma gli basterà poco tempo per familiarizzare con la nuova veste grafica sicuramente molto più intuitiva che in passato. Un’area in particolare è stata sistemata a dovere, ovvero quella delle notifiche email adesso facilmente accessibili e consultabili a discrezione del giocatore grazie all’eliminazione della tediosa finestra di pop up che costringeva a leggere ogni messaggio arrivato in casella. Insomma, semplicità sembra essere stata la parola chiave attorno alla quale ha girato il lavoro di Rutter e compagnia, e l’obiettivo è stato centrato in pieno.

Una carriera tutta in salitaNon molto è cambiato in termini di opzioni all’interno della Modalità Carriera di FIFA 14: il primo passo prima di incominciare è decidere se affrontarla come allenatore alla guida di una squadra ambiziosa, o come giocatore in cerca di gloria e trofei. A grande richiesta dei fan, è stata finalmente introdotta la possibilità di disabilitare la prima finestra di mercato, ovvero quella che va dall’inizio della carriera al settembre successivo. In questo modo gli habitué di questa modalità potranno mantenere le formazioni uguali alle controparti reali fino alla prima sessione di calciomercato a gennaio, senza stravolgimenti nei primi mesi della stagione. Proprio i trasferimenti sono al centro di un profondo processo di cambiamento atto a renderli il più realistici possibile. Quest’anno fa il suo esordio il Global Transfer Network una feature che permette di creare una rete di scout in giro per il mondo da utilizzare nella ricerca di nuovi talenti o rinforzi per i reparti più carenti. Una volta selezionato lo scout e la sua destinazione, possiamo aggiungere tutta una serie di dati addizionali per rendere la sua ricerca maggiormente proficua, come l’età, gli anni di contratto rimanenti o il ruolo dei giocatori da seguire. Se da una parte questi campi aggiuntivi rendono più mirata la ricerca dello scout, dall’altra aumentano le possibilità di farsi sfuggire un buon affare solo perché alcuni suoi dati non corrispondono ai criteri che abbiamo impostato, come ad esempio gli anni rimanenti di contratto. Possiamo indirizzare gli osservatori in diverse zone del mondo, sia europee che internazionali, e selezionare un campionato specifico da fargli tenere sotto controllo, comprese le leghe minori. Nel caso in cui le ricerche non diano i frutti sperati, possiamo modificare in corso d’opera i criteri di selezione dei giocatori, oppure richiamare gli scout alla base o destinarli ad un altro campionato per il proseguo della stagione, in modo da tenere sotto controllo diverse zone nella speranza di trovare il prossimo Leo Messi. Tutti i giocatori segnalati verranno raccolti nel menu dei trasferimenti, dove potremmo consultarne le statistiche, ma non l’overall rating, abolito in FIFA 14 per i giocatori non facenti parte del nostro club. La mancanza di un unico numero che quantifichi le qualità dei giocatori renderà il tutto più interessante e maggiormente sfidante, oltre a costringere il giocatore a documentarsi sulle singole abilità prima di decidere se procedere con un’offerta o guardare altrove.

Trasferimenti e stelle al tramontoOltre alla parte di scouting, anche i trasferimenti veri e propri hanno subito importanti modifiche. Individuato il giocatore su cui puntare, non ci è dato sapere il suo valore di mercato prima di avere fatto un’offerta al club tramite l’osservatore. Inoltre, nel caso in cui un club veda possibile la cessione di un giocatore importante, si innescano dei meccanismi ad asta che portano più squadre ad alzare la posta, sia sul fronte del costo del cartellino, sia su quello dello stipendio garantito al giocatore. Come avviene nella realtà i giocatori più forti e importanti richiedono decine di milioni di euro pronti da spendere solo per intavolare la trattativa, oppure contropartite tecniche adeguate a soddisfare entrambe le parti. Bisognerà comunque tenere un occhio ben fisso sul bilancio annuale della squadra per evitare di sforare e portarla sull’orlo del baratro o essere congedati anzitempo.Anche in questo caso, la nuova interfaccia utente di FIFA 14 rende tutto più ordinato e di facile consultazione con una finestra dedicata ai rumor e ai trasferimenti riguardanti altre squadre, e una alle trattative in corso che ci interessano in prima persona. Inoltre è stata finalmente aggiunta l’opzione di rifiuto automatico di qualsiasi offerta indirizzata a uno specifico giocatore, che verrà rispedita automaticamente al mittente.Altra criticità che è stata limata riguarda la crescita dei giocatori, abbastanza problematica nello scorso capitolo dove i calciatori più attempati subivano un repentino declino delle prestazioni mentre troppi giocatori di belle speranza diventavano fuoriclasse nel giro di qualche partita. In FIFA 14, a detta degli sviluppatori, questo problema è stato risolto, ma solo giocando per più stagioni potremmo esprimerci in maniera definitiva in tal senso.

– Nuova interfaccia dei menù

– Profonda gestione degli scout

– Modalità Carriera ancora più coinvolgente

Con una versione quasi del tutto completa, FIFA 14 torna a far parlare di sè mostrando la sua nuova interfaccia utente e tutte le funzionalità della modalità carriera. Il restyling dei menu porta una ventata d’aria fresca grazie a un impostazione a caselle semplice, intuitiva e di facile consultazione. Positivi anche gli aggiustamenti apportati alla Modalità Carriera, sempre più profonda e simulativa. Il nuovo sistema di gestione degli scout e dei trasferimenti aggiunge ulteriore profondità alla parte manageriale, arricchendo una modalità fondamentale per chi preferisce il single player alle partite online.

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