Londra – Se sei invitato a Londra da Electronic Arts per vedere quanto di meglio la compagnia offrirà al mercato nei prossimi mesi è inevitabile imbattersi in almeno una postazione dedicata ad uno dei suoi più grandi successi: FIFA. A tenere alto l’onore del titolo sportivo più famoso in Europa ci ha pensato Wii U (qui presente anche con l’edizione speciale di Mass Effect, della quale parliamo proprio qui), che con il suo peculiare controller ha tanto da offrire ai giocatori in termini di inventiva e di possibili nuove tipologie di gameplay.
Partitella tra amiciUna volta presa posizione e selezionate le squadre che ci hanno accompagnato nel nostro test (per la cronaca: il nostro rimaneggiato Arsenal ha battuto in fila Manchester City, United e pareggiato, non senza recriminazioni, con un arrembante PSG) abbiamo potuto saggiare con mano ancora una volta le feature caratteristiche della nuova console Nintendo. L’impressione generale innanzitutto, che non può non confermare il già positivo impatto in quel di Vancouver, è che alla versione Wii U, nonostante carente di alcune feature dell’ultima iterazione, non manca il feeling generale che riescono a restituire le altre console, e questo a dispetto delle polemiche e dell’aura di incertezza che nonostante tutto ancora avvolge la piattaforma casalinga della grande N. Impact Engine e Precision Dribbling non mancheranno anche in questa nuova apparizione del franchise, che potrà però avere dalla sua anche aggiunte interessanti, come ad esempio la funzione Tilt to Shoot. In maniera del tutto similare a quello che si può fare su PS Vita infatti, quando ci troveremo nella condizione di poter tirare in porta, potremo scuotere il gamepad per far apparire sul suo monitor l’area di tiro, e tramite il touchscreen selezionare l’angolino (e la potenza del tiro) nel quale vogliamo che il nostro pallone si insacchi.
Dalla panchina con furoreFulcro però della nostra chiacchierata con alcuni sviluppatori e della prova sul campo è stata la nuovissima modalità Manager, che mette in campo diverse idee interessanti, trasformando un titolo che ha sempre fatto del focus sul gameplay in campo il suo cuore, in un prodotto che, volendo, può essere interpretato anche come una sorta di manageriale, che fa della microgestione della partita il suo punto di forza. Decidendo infatti di giocare la partita in modalità Manager perderemo il controllo sui singoli giocatori, a fronte di una più ampia visione d’insieme paragonabile in tutto e per tutto al punto di vista dell’allenatore in panchina. Nelle varie tab posizionate sul lato destro del monitor del gamepad potremo infatti selezionare due diverse visuali (una più schematica, dall’alto, e una che invece replica la classica visuale della partita) che ci permetteranno non solo di controllare in tempo reale quello che succede, ma anche di intervenire direttamente sul movimento dei giocatori in campo (basterà selezionarne uno e fare uno slide nella direzione in cui vogliamo si muova), sulle loro marcature, sull’assetto tattico e sui movimenti offensivi e difensivi. Questa particolare modalità, utilizzabile sia nel corso di partita veloce, carriera o durante i tornei, ci consentirà di poter sfidare i nostri amici facendo semplicemente l’allenatore piuttosto che il giocatore, o ancora di giocare in cooperativa (fino a cinque persone, un manager e quattro player attivi) supportando il proprio compagno tramite la gestione della squadra.
Per fare un esempio: mentre uno dei giocatori si invola sulla fascia destra in attesa del momento giusto per il cross, il secondo giocatore nei panni de manager può indirizzare un paio di compagni in mezzo all’area, pronti a ricevere l’assist per una eventuale palla gol. Allo stesso modo avrà la facoltà di cambiare la formazione al volo, magari per un ripartenza rapida dopo aver subito l’attacco avversario, o cambiare la marcatura, passando magari a quella a uomo, per arginare un avversario particolarmente aggressivo. Visto che questo tipo di gestione della squadra si avvicina parecchio proprio al ruolo che l’allenatore ha in panchina, non mancherà la possibilità di fare un discorso di incoraggiamento nell’intervallo della partita, che può avere diversi gradi di durezza ed essere più o meno efficace su certi giocatori. Attenti a non esagerare però, perché un tipo di approccio aggressivo, così come troppe sostituzioni nei confronti di alcuni giocatori, potranno far scoppiare lo spogliatoio, spingendo i delusi a chiedere trasferimenti in altre società.
– Parte gestionale dalle tante possibilità
– Tilt to Shoot divertente e appagante
La versione di FIFA 13 per Wii U continua a grandi falcate la sua marcia di avvicinamento verso la data di uscirà, aggiungendo ogni volta qualche feature in più. La nostra prova con la modalità manager può dirsi più che soddisfacente, anche se ci sarà bisogno di una fase di test ben più lunga di qualche partita per capire il reale impatto delle indicazioni delle panchina sull’andamento della partita. Considerando però la cura con cui Electronic Arts tratta il suo titolo sportivo più famoso (almeno da noi), non dubitiamo che il risultato finale possa essere di sicuro spessore.