Fifa 12 è stato un successo stratosferico, grazie a miglioramenti netti del sistema di gioco che hanno riconquistato molti di coloro che avevano abbandonato il marchio, e legato con nodi ancor più stretti chi gli era rimasto fedele. Dopo il rimodellamento totale, la serie presentava un sistema fisico estremamente complesso e una profondità delle meccaniche rara tra i titoli sportivi, ma non mancava di difetti. Qualche divertente bug del motore fisico, un’intelligenza artificiale spesso troppo statica in attacco, e opzioni difensive inferiori a quelle offensive hanno portato più di un fan a lamentarsi, se non altro perché è sempre spiacevole vedere una statua finemente scolpita con delle scheggiature. Con un anno di tempo a disposizione, Rutter e il suo team di sviluppo hanno pertanto deciso di fare l’unica cosa sensata: eliminare le mancanze del gioco. Durante la loro prima presentazione erano riusciti a stupirci presentando un flusso continuo di dati e cambiamenti azzeccati alla formula. Le parole servono però a poco senza i fatti, dunque ci siamo subito buttati sul codice alpha gentilmente spedito in redazione da EA, per valutare se le modifiche fatte risultassero altrettanto notevoli una volta preso in mano il pad. Ecco cosa abbiamo scoperto.
Io ti stopperEntrati nel menu di gioco ci siamo buttati da bravi professionisti sul… tutorial. Ok, sappiamo giocare a FIFA, ma volevamo esaminare più a fondo alcune delle nuove opzioni tattiche e rispolverare un po’ le nostre arrugginitissime capacità. L’unica “scuola di gameplay” disponibile riguardava però la difesa, forse il comparto più ritoccato del gioco. L’Impact Engine è stato infatti modificato pesantemente, per risultare nettamente più realistico e dare ai prodi difensori di ogni squadra quella marcia in più che mancava dal precedente capitolo. Per farvi un esempio, un difensore in FIFA 13 può tirare la maglietta degli avversari per rallentarli, o spostarli con una allegra spallata dopo averli raggiunti. Mosse scorrette ma comuni nel calcio, che risultano particolarmente efficaci ora che il peso del giocatore viene tenuto accuratamente da conto. Messi sarà pure un fulmine con la palla tra i piedi, ma dategli una bordata con un bestione oltre i due metri e difficilmente riuscirà a tenere palla. Abusare di queste tattiche ovviamente adirerà gli arbitri, che tenderanno a punirvi duramente dopo una scorrettezza di troppo, ma sono comunque tecniche utili da usare di rado per difendere la propria metacampo. Altro elemento difensivo ritoccato è il pressing. I giocatori puntano gli avversari con più precisione del solito, possono seguirli con scatti laterali mentre sono in corsa e i compagni guidati dall’IA chiamati a prendere palla si muovono in modo più furbo e realistico. Tutte cose che rendono l’arduo compito di chiudere la porta al nemico più piacevole e intuitivo.A fare da tutorial per l’attacco, il dribbling e i passaggi ci pensano invece gli Skill Games, interessanti prove a medaglie che permettono a chiunque di apprendere con rapidità tutte le tecniche basilari e avanzate del gioco. Si va da tiri e passaggi semplici a calci effettati per superare le barriere, o scambi di palla in modalità manuale da dirigere con precisione millimetrica. Gli Skill Games sono un’aggiunta arguta che sarà sicuramente apprezzata dall’utenza, specialmente dai neofiti.
Tocco di classeGli sviluppatori non hanno pensato solo agli amanti del contrasto in FIFA 13, anche gli attaccanti hanno guadagnato un paio di chicche gustose. La prima è il dribbling a la “Fifa Street” che permette di puntare una specifica direzione e muoversi rapidamente di lato, per ubriacare gli avversari o liberarsi da una marcatura in vista del tiro. La seconda è il miglioramento dell’intelligenza artificiale di cui abbiamo già parlato, che agisce sui compagni di squadra portandoli a muoversi più fluidamente e a seguire meglio lo svolgersi dell’azione. Non vedrete più giocatori bloccarsi come robot e zigzagare a caso per evitare il fuorigioco, o atleti fermarsi senza apparente motivo durante un contrattacco. Ogni assalto alla porta avversaria si svolge con maggiore grazia e realismo rispetto al passato.
Certo, non ci sono solo buone notizie per chi punta tutto sull’attacco, poiché EA ha pensato bene di introdurre nel sistema il cosiddetto First Touch Control. Questa meccanica altro non è che un nuovo ritocco della fisica, che calcola il controllo palla dopo il primo tocco basandosi sulle capacità di un giocatore. Volete eseguire un lancio lungo per un fuoriclasse? Le probabilità che fermi la palla senza errori sono molto elevate, ma non aspettatevi di tirare un missile da metà campo verso un atleta di quarta categoria e di vederlo stoppare come se avesse l’Attak sulle scarpette, perché due volte su tre farà rimbalzare la sfera nella direzione più sconveniente possibile. Il sistema aggiunge ulteriore realismo al pacchetto, ma limita le opzioni offensive delle squadre meno titolate, dunque se siete tra quei giocatori che amano mostrare la propria superiorità usando squadrette, fareste bene a rivalutare le vostre strategie per la vittoria. Bisogna tuttavia precisare che il nuovo controllo ha anche un lato positivo: uno stop ora non blocca più la palla di netto ma la fa scorrere, cosa che rende le azioni con lancio lungo molto più veloci e pericolose quando vanno come devono andare. Vedremo quindi sparire le squadre “troll” dal gioco online? Improbabile. Nonostante le differenze ancor più marcate tra calciatori forti e mediocri, le nuove opzioni offensive e difensive danno l’impressione di poter valorizzare ancor di più l’abilità dei videogiocatori, pertanto un esperto non ci metterà molto a traslare le sue capacità nella nuova struttura.
Un gioco di un certo pesoI miglioramenti fatti all’Impact Engine sono stati citati più volte in quest’anteprima, ma è il caso di parlarne ancora perché sono apparsi alquanto più significativi di quanto ci aspettassimo. Il gameplay ha un feeling molto più “morbido”, rispetto al passato. Tutto si muove con più naturalezza, e non ci vuole molto a venir assorbiti dal rinnovato sistema. Blocchi difensivi, dribbling, movimenti verso l’alto e compagnia bella non ci sono mai parsi così ben implementati e curati. Tutto poi appare ancor più notevole se si considera che la versione era una pre-alpha, incompleta e rozza in molti aspetti (non abbiamo ad ogni modo osservato strane fusioni tra i calciatori e nuotate nel terreno durante la nostra prova, ottimo segno). Graficamente infine il titolo si attesta sui soliti ottimi livelli, valorizzato ulteriormente da animazioni perfezionate.
– Ritocchi alla fisica che migliorano sostanzialmente il feeling di gioco
– Più opzioni offensive e difensive
– IA migliorata
– Skill Games divertenti e utili
Le aspettative sono elevatissime per quest’ultimo capitolo di FIFA. Più alte che mai. L’Impact Engine rivisto ha un effetto notevole sul feeling dei controlli, e i ritocchi legati ad ogni sistema del titolo risultano estremamente ben implementati. Sarà ancora il titolo di EA a fare il triplete? Non ci resta che aspettare e fare il tifo. Che vinca il migliore.