Anteprima

FIFA 11

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a cura di drleto

La stagione calcistica 2011 è ufficialmente iniziata. Contemporaneamente ai primi ritiri dei club di Serie A anche i due contendenti al titolo di miglior simulazione calcistica per console hanno cominciato a mettere in campo i loro team. Se settimana scorsa abbiamo appurato che PES 2011 può finalmente contare su di una nuova, interessate, impostazione, oggi abbiamo avuto la conferma che in Electronic Arts non si sono impressionati e continuano imperterriti a migliorare il loro prodotto.FIFA 11 conferma quanto di buono visto qualche mese fa a Vancouver e pad alla mano si mostra già pronto alla sfida finale.

Focus onDavid Rutter, producer chiave per la recente svolta della serie, ha voluto rifocalizzare l’attenzione sui punti salienti del percorso che ha portato a FIFA 11: il primo è il Pro Passing, ovvero l’influenza che le statistiche del giocatore hanno sulla riuscita o meno di un passaggio. Basta partite con infinite serie di infallibili passaggi, col nuovo capitolo occorrerà tener conto di svariati elementi prima di provare le azioni più ardite, come ad esempio l’angolo del passaggio, l’abilità del giocatore e la pressione avversaria. Questa nuova caratteristica si sposa perfettamente con ciò che viene definito “Personality+” ovvero il tentativo da parte degli sviluppatori di rendere unico ogni atleta, facendolo somigliare sempre di più alla controparte reale. Questo avviene tramite un numero sempre maggiore di modelli di corpo tra i quali scegliere (in FIFA 11 saranno nove, circa il triplo dell’edizione passata), animazioni personalizzate per i più celebri campioni, volti meglio realizzati e, come dicevamo, statistiche che ancora più precisamente definiscono le reali caratteristiche di ogni atleta. In FIFA 11 fare un lancio millimetrico con Pirlo sarà molto più conveniente che provare ad eseguirlo con Gattuso, che in compenso, come giusto che sia, sarà molto più aggressivo sul portatore di palla. Se anche nei precedenti capitoli tali differenze erano intuibili, ora è tutto più accentuato, restituendo un’incredibile sensazione di realismo che porterà il giocatore a sfruttare i calciatori per le loro caratteristiche, nel caso si voglia ottenere qualcosa di buono da loro.Se queste informazioni i nostri lettori più affezionati già le avevano potute leggere nella precedente anteprima, l’introduzione di un “combattimento a 360°” per la palla è una novità ed un’ulteriore passo verso la simulazione definitiva. Uno degli aspetti più ragguardevoli del titolo EA è infatti il realismo con il quale sono simulati gli scontri tra i vari atleti e l’importanza che questi assumono per guadagnare il possesso del pallone o prendere posizione su un rinvio da fondo campo. Siamo dunque favorevolmente colpiti dal fatto che ora questi elementi saranno inseriti in tutti i contesti di gioco, rendendo le partite forse più “sporche”, ma anche per questo più vere. Osservare il proprio difensore mentre spinge da dietro l’attaccante, o un centrocampista che ruota di 90° il proprio corpo per coprire la palla ad un avversario che arriva dal fianco sono dettagli non solo estetici, ma in grado di rendere ancora più profondo il gameplay.Un’altra novità è data dalla riscrittura dell’Intelligenza Artificiale: basandosi sui dati ricavati dalle partite tra esseri umani e su quelle che sono le tipiche mosse dei campioni in campo, il computer imbastirà la sua azione in modo che essa sia molto più naturale, oltre che fantasiosa. Sarà dunque possibile vedere Cristiano Ronaldo fare le sue finte o Messi puntare l’area anche sfidando il computer.Altri dettagli rivisti seguendo le tante indicazioni della comunità sono la gestione dei trasferimenti e la simulazione delle partite nella modalità carriera, fattore che dovrebbe prevenire strane compravendite di campioni, oltre che sorprendenti risultati sul campo. Nel complesso tutta la modalità Stagione è stata rivista, rendendo più navigabili i diversi menù e più intuitiva la gestione delle rose. In FIFA 11 sarà possibile rivivere un ciclo di 15 stagioni da allenatore, da giocatore o da allenatore giocatore.La gestione della propria compagine sarà possibile anche online tramite il Creation Center, uno strumento che permetterà, via web, di creare il proprio team dei sogni. Sul nostro computer potremo creare da zero nuovi giocatori, modificare le squadre, cambiare le casacche o i gagliardetti, oltre che assegnare alla squadra uno degli stadi presenti. In seguito, collegandosi ai server EA con la console, sarà possibile scaricare il proprio lavoro sull’hard disk e giocare con esso. Per ovvie ragioni per ora non sarà possibile sfruttare questi Dream Team anche in partite classificate, ma tutto il resto sarà disponibile.

La prova del padLa presentazione si è conclusa mettendo a disposizione dei giornalisti presenti un buon numero di postazioni sulle quali saggiare le novità. Rispetto alla versione provata in Canada, questa build era decisamente più avanzata e, nonostante gli avvisi di eventuali bug o mancanze, sufficientemente stabile e completa per mostrare le sue qualità. La prima novità la si nota nella gestione dei controlli, dove al posto dello slider col quale si regolava il cambio di uomo, vi erano tre impostazioni, manuale, automatico e cambio solo con la palla in volo. La portata di questa novità va ancora valutata, ma l’ultima opzione appare davvero interessante. Una volta scesi in campo il nuovo gameplay appare immediatamente riconoscibile. I diversi calciatori sono fallibili e tentare qualcosa di rischioso davanti alla porta richiede un gran fegato. La velocità di gioco è stata nuovamente rallentata, lasciando a World Cup quel tipo di gameplay arcade, ed ora il ritmo di gioco è nuovamente molto realistico. L’introduzione dei contatti a 360° è tanto efficace quanto indolore, infatti i corpi si scontrano in maniera davvero molto credibile, ma tale elemento pare piuttosto ben bilanciato, in modo da non squilibrare il gameplay. Anche i dribbling appaiono ulteriormente perfezionati: col giusto tempismo ed il giusto atleta sarà possibile andare via a uno/due giocatori, nonostante i più celebri difensori rimangano dei muri difficilmente sormontabili. È ancora presto per poter parlare dei portieri; nonostante questi ultimi si siano sempre comportati in maniera credibile, la fantasia e la quantità di azioni possibili con le quali i fan di FIFA riescono a stressare questo elemento è talmente tanta da necessitare un ulteriore approfondimento. Nel complesso, un ulteriore passo avanti verso la simulazione definitiva e speriamo di avere presto un codice di gioco per potervi mostrare tutti questi elementi.

Quattro chiacchiereAl termine della presentazione ufficiale abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere direttamente con David Rutter. Come prima cosa ci ha assicurato che il team responsabile delle statistiche di World Cup non è stato licenziato, nonostante l’evidente abbaglio preso classificando Francia, Inghilterra ed ovviamente Italia tra le nazionali più forti presenti nel gioco. Con diplomazia ha detto che per quanto anche lui, da buon inglese, sia rimasto sconcertato dai risultati del proprio team, onestamente nessuno si sarebbe aspettato tali debacle.Passando a FIFA 11, ci ha spiegato che il forte accento sulla customizzazione è giunto seguendo le richieste dei fan, sempre desiderosi di poter rimodellare il gioco in base ai propri gusti ed inclinazioni. Dopo aver consentito di modificare le strategie e creare i propri schemi, si sentiva infatti la mancanza di una completa libertà nel poter plasmare la propria squadra, dalle statistiche dei giocatori fino ai cori da stadio. Ora tutto questo sarà possibile utilizzando una semplice connessione ad internet.I possessori di PC saranno inoltre contenti di sapere che il producer ha confermato l’arrivo di una versione next-gen anche per questa piattaforma. Dopo anni di attesa sembra che finalmente la serie FIFA approdi su computer condividendo con le versioni console il motore di gioco, una derivazione di quello di FIFA 10, riadattata prendendo alcuni elementi da World Cup più altri propri per la piattaforma. Decisamente un salto notevole rispetto al capitolo dello scorso anno, ancora ancorato al motore di gioco sfruttato nella generazione scorsa. Rimanete con noi per sapere tutti i dettagli direttamente da Colonia, dove con ogni probabilità verrà mostrata per la prima volta. Sempre durante la fiera tedesca sono state preannunciate ulteriori novità, questa volta riguardanti soprattutto la componente online.Infine abbiamo posto due domande più personali, ovvero cosa pensa Rutter a riguardo delle due tendenze emergenti, ovvero i motion controller ed il 3D. Nel primo caso ha onestamente ammesso di come tali metodi di controllo, per quanto straordinari in alcune tipologie di giochi, non sono ancora adatti per gestire la complessità simulativa di FIFA 11, mentre per quanto riguarda il 3D sembra che siamo vicini: per quanto il team di sviluppo non sia riuscito a renderlo disponibile già da quest’anno, si tratta un elemento davvero interessante, sul quale stanno già lavorando.

– Simulazione convincente

– Ennesimo passo avanti

– Già pronto a sorprendere

Nonostante sia stato presentato come “in lavorazione”, FIFA 11 appare già un prodotto completo e maturo sotto tutti i punti di vista. Il taglio simulativo della serie principale ben si sposa con le novità introdotte nel gioco, che tendono a rendere molto più realistico e ponderato il gameplay, ora strettamente legato alle caratteristiche tecniche di ogni atleta, finalmente unico sia esteticamente sia fisicamente. Un ulteriore passo avanti, che nei prossimi mesi avrà ulteriore tempo per perfezionarsi ed arricchirsi attraverso nuovi annunci.

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