Anteprima

Epic Mickey

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a cura di Mugo

Poche ore prima che i Los Angeles Lakers incontrassero i Boston Celtics nella suggestiva cornice dello Staples Center nella downtown della città californiana dove si tiene l’E3, abbiamo potuto incontrare Warren Spector, il noto game designer all’opera su Epic Mickey, titolo che promette di presentare ai giocatori in possesso di un Wii la mascotte Disney sotto una luce nuova. La nostra chiacchierata con Mr. Spector è stata molto piacevole, il clima ricreato nella sala stampa era molto informale ed amichevole, caratterizzato da un frizzante scambio di battute tra i giornalisti e l’artista. Siamo partiti quindi da Epic Mickey per poi arrivare a considerazioni più in generale sia sulla console Nintendo che sul medium in senso più ampio. Una di quelle chiacchierate, insomma, che non fanno che sottolineare come sia ormai crollato il confine tra videogiochi ed altre forme dell’espressione umana.

Verso l’epic win?Il mondo in cui sono ambientate le ultime avventure di Topolino si chiama Wasteland, ed è una sorta di limbo in cui vengono relegati i personaggi Disney ormai dimenticati e meno in vista. Questo espediente ha permesso di mettere mano a circa ottant’anni di concept spaziando da quelli più famosi ad altri magari apparsi solo un numero limitato di volte, non spetta certo a noi sottolineare come il bacino di materiale disponibile in un universo vasto ed elaborato come quello della casa di paperi e topi sia praticamente senza fondo. Dicevamo che l’ambientazione è il mondo di Wasteland (letteralmente la “terra dei rifiuti”), come Mickey ci venga in contatto è presto detto: per sbaglio l’eroe dalle grandi orecchie libererà in questa dimensione un mostro che andrà ad infestarla, il nostro topo preferito (Rat Man è fuori gara) seguirà dunque la creatura accorgendosi di come egli stesso abbia lasciato indietro tanti vecchi amici ormai da tempo non più sotto le luci dei riflettori e, mosso anche dal senso di colpa, deciderà di aiutarli a sistemare il pasticcio combinato.Non è tutto qui, perché nella terra di Wasteland una shockante scoperta aspetta Topolino: l’incontro con il fratello maggiore. Anche qui Spector ha tratto ispirazione dagli archivi Disney: nel lontano 1927 Walt Disney creò un coniglio chiamato Oswald The Lucky Rabbit, abbandonato però dopo pochi mesi per questioni di diritti d’autore. Il personaggio che ne prese il posto, un topo simile ad Oswald, ma non troppo sempre per evitare grane legali, diventerà poi il simbolo della multinazionale che porta il nome del noto disegnatore.“Io posso sapere qual’è il punto di partenza di un giocatore, e anche qual’è il punto di arrivo. Quello che voglio è permettergli di compiere il percorso come meglio crede” ci ha detto Warren Spector, ed è così che in Epic Mickey troveremo un sistema di scelte nel quale però bontà e cattiveria non saranno come bianco e nero, ma più realisticamente come una scala di grigi. Questo non vuol dire che non ci siano dei valori sottintesi nell’esperienza ludica (anzi, questi sono stati esplicitamente identificati come quelli relativi all’importanza di amici e famiglia), semplicemente mancherà una valutazione morale delle azioni del giocatore.Come si concretizzeranno queste azioni all’interno del gameplay? Secondo Spector quello che andremo a giocare sarà un miscuglio di Zelda, Super Mario e Deus Ex: azione, avventura, platform e scelte. Il livello provato già dava un’idea della situazione: si parte all’interno di un piccolo villaggio abitato da personaggi sconosciuti ai più (a parte Spugna, il mozzo delle avventure di Peter Pan) che funge da hub dove incominciare le quest, ma non solo. Sono infatti già individuabili delle sessioni platform personalizzate dall’utilizzo di pennello e colori. Topolino infatti sarà perfettamente cosciente di trovarsi nel mondo dei cartoni animati, perché non sfruttarne le possibilità dunque? Eccolo quindi alternare due colori in grado di far apparire o sparire piattaforme dal nulla e più in generale di modificare un gran numero degli elementi a schermo, sempre nell’intenzione di dare al giocatore la maggiore libertà possibile nel raggiungere gli obbiettivi. Libertà di scelta che si tradurrà poi in differenze nel proseguire della storia ed anche nei finali del gioco: “Non aspettatevi un numero di finali preciso, qui non si tratta di rigiocare il gioco più volte per vederli tutti, l’esperienza che voglio creare è un’altra cosa” ci ha spiegato Spector.

Best Mickey evah’Warren Spector ne è convinto, il Topolino che la squadra di grafici ed animatori ha creato è il migliore di sempre secondo lui. Non possiamo che dargli ragione almeno in parte vista la qualità della realizzazione del topo più famoso del mondo. Certo, manca l’alta definizione, ma l’hardware del Wii sembra in grado di stimolare la fantasia dei grafici forzandoli a trovare stili unici per evitare il confronto diretto con le console in HD. “Sono molto felice che questo titolo sia un’esclusiva Wii”, ci ha detto Spector, “questo ci permette di proporre la nostra creazione ad un pubblico più vasto che mai, è un passaggio che sentivo di dover fare nella mia carriera personale”. Il livello provato ha solo un vago sentore di quelle atmosfere steampunk che tanto avevano solleticato l’appetito dei fan con i primi artwork, ma certo quello che ci si è presentato non si può definire un universo ridente. Prima di tutto la pioggia, che ha imperversato per tutta la durata della demo, poi la generale atmosfera malinconica data dalla consapevolezza dei personaggi incontrati di essere stati dimenticati, ed in ultimo la palette di colori cupa, ma impreziosita da sprazzi di tonalità fluorescenti quasi disturbanti. In questo campo lavorare con Disney non è stato difficile come si potrebbe pensare, Spector è stato molto chiaro con il producer mettendo subito sul tavolo delle trattative le sue scelte stilistiche e trovando dall’altra parte un’apertura fondamentale. Quest’apertura è data anche dal chiaro obbiettivo di Disney di puntare molto su Epic Mickey per portare la propria mascotte in vetta alla lista delle preferenze dei giocatori, obbiettivo che è anche di Spector: “Il traguardo più importante che mi prefiggo è quello di rendere Topolino al livello delle grandi star del mondo dei videogiochi, perché idraulici e porcospini sì e topi no? Vorrei poi che i miei fan non si sentissero delusi, non devono pensare che questo titolo non faccia per loro solo per una generale diffidenza verso i personaggi. Ogni gioco che produco è come un gradino della stessa scala, spero che tutti diano una chance ad Epic Mickey perché sono sicuro che troverebbero la mia cifra stilistica come nelle passate produzioni”.

– Atmosfere d’impatto

– Stile grafico personale

– Immediato

“Cosa distingue i videogiochi dagli altri media? L’interazione. E in cosa consiste questa? Purtroppo nella maggior parte dei titoli interagire vuol dire solamente trovare la soluzione ad un puzzle proposto dallo sviluppatore. Ecco, se i videogiochi sono questo l’industria merita di fallire. Io da sempre cerco di portare i giocatori a scegliere le loro azioni pensando bene alle conseguenze che ne deriveranno”. Soltanto per questa frase di Warren Spector varrebbe la pena di tenere d’occhio questa sua ultima produzione. Basterebbe già così, ma non è sola: abbiamo uno stile grafico accattivante, un gameplay fluido e ben realizzato ed un universo famoso come quello Disney rivisitato con occhi inediti. Epic Mickey è senza ombra di dubbio uno dei titoli da non perdere di vista, continuate a visitare Spaziogames per seguirne il percorso che dall’E3 di Los Angeles arriverà fino alla distribuzione prevista per il terzo quarto del 2010.

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