Nella maggior parte dei J-RPG (giochi di ruolo giapponesi) il giocatore durante i combattimenti svolge il ruolo di stratega, poichè spesso fornisce dei comandi da menu come “attacca”, “magia”, “evoca” e tantissime altre opzioni relative alla classe del personaggio in questione. Questo modo di giocare che ha fatto da struttura a numerosi capolavori videoludici è stato spesso criticato da giocatori meno avvezzi alla strategia e più propensi all’azione, che definivano troppo statico l’approccio al gioco.Dragon Quest Swords: The Masked Queen And The Tower Of Mirrors è uno spin-off della serie principale nata negli anni Ottanta ma arrivata da noi solo pochissimi anni fa con l’ottavo capitolo e il suo gameplay rispecchia molto quanto visto nei vari Final Fantasy. Siccome giocare ad un gioco di ruolo è un’esperienza molto impegnativa (seppur entusiasmante) grazie alle moltissime ore richieste per portare a termine il gioco e a una meccanica molto più complessa di quanto possa sembrare ad una prima occhiata, per traghettare giocatori occasionali o comunque nuovi al mondo dei videogame, ha ben pensato di creare un titolo giocabile da tutti e suddiviso in livelli che non ha quasi più nulla da spartire con i capitoli della serie regolare. Vediamo come.
Dieci spade per me posson bastareQuello che viene proposto da Square-Enix in questa sua ultima fatica è un titolo prevalentemente arcade che fa del coinvolgimento fisico e della grafica ispirata i suoi più grandi sostenitori. Utilizzando il Wii Remote (niente Nunchuk quindi) verrete catapultati nel mondo di Dragon Quest Sword nell’inedita visuale in prima persona che vi accompagnerà per tutta la durata dell’avventura. Per gestire i vostri movimenti dovrete agire sul D Pad del telecomando Nintendo ma siccome stiamo parlando di un arcade ricordate che l’esplorazione in questo titolo svolgerà un ruolo marginale, favorendo i combattimenti. Una volta arrivati in prossimità del nemico potrete spostare il cursore sull’area dello schermo da colpire, confermare premendo A e attaccare con la vostra fida spada menando fendenti verso il nemico di turno. Il sensore tiene conto della direzione del colpo per attacchi verticali, orizzontali o obliqui, utili per scalfire le difese di mostri sempre più ostici e ripresi da quelli originali della saga. Ovviamente queste creature reagiranno in presenza del giocatore ma premendo il tasto B potrete visualizzare uno scudo che potrete spostare sullo schermo per cercare di deflettere o parare i colpi che vi verranno portati. Dopo ogni combattimento acquisirete denaro, esperienza e a volte oggetti utili per curarvi, per riprendervi da status alterati e per potenziare o riparare le vostre armi. C’è da dire che non potrete utilizzare altri strumenti d’offesa al di fuori delle spade ma potrete potenziarle ed infondere in esse poteri di fuoco, di ghiaccio e molto altro ancora. Un sistema questo non troppo originale ma piuttosto curato.Durante i combattimenti potrete fare affidamento sugli altri membri del party. In questa missione non sarete quindi soli e potrete decidere se vorrete che questi personaggi si attivino automaticamente attaccando, difendendo o curandovi, o se preferite usare il comando manuale. In questo caso premendo sul D Pad potrete selezionare un vostro amico e dirgli cosa fare con una seconda pressione del tasto. Anche loro insieme a voi saliranno di livello e acquisiranno tecniche sempre nuove e devastanti, ma siccome i punti esperienza sono in comune, una volta raggiunto il livello successivo, sarete voi a decidere chi potenziare.
Akira è sempre AkiraCome per tutti i capitoli della serie, anche in questo caso il design è stato affidato alle abili mani di Akira Toriyama, creatore di Dragon Ball. Il particolare stile insieme ad una grafica sicuramente d’effetto rendono questo Dragon Quest Sword una vera gioia per gli occhi. Inoltre il supporto ai televisori 16:9 e al segnale 480p renderanno ancor più felici i fortunati possessori delle tv più moderne. Gli effetti sonori e le musiche sembrano anche loro all’altezza di un prodotto con il marchio Dragon Quest stampato sopra.Il dubbio maggiore che invece solo un prova completa potrà dissipare riguarda la giocabilità. Appare piuttosto strano notare che i movimenti del personaggio siano assegnati al D Pad del Wii Remote piuttosto che al più comodo Nunchuk. Tenere premuta la freccia in su per avanzare si potrebbe rivelare piuttosto stancante e poco funzionale. Inoltre la sola presenza di spade come armi d’attacco appare un po’ limitante in un gameplay che potrebbe risultare piuttosto ripetitivo nonostante la durata del vostro viaggio sia molto inferiore a quelle degli RPG classici.
Considerazioni finaliDragon Quest Swords: The Masked Queen And The Tower Of Mirrors porta con sé luci e ombre. Le luci sono dovute principalmente ad un comparto tecnico degno di nota con una grafica in cell shading che può godere del design del mitico Akira Toriyama. Le ombre purtroppo sono da imputare ad un sistema di controllo anomalo durante gli spostamenti ma efficace nelle sezioni di combattimento, sebbene piuttosto ripetitivo. Tra meno di un mese sapremo se questo titolo dedicato ai neofiti dei GDR potrà essere preso in considerazione anche dagli estimatori della serie. Restate sintonizzati su Spaziogames.