Anteprima

Donkey Kong Country: Tropical Freeze

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a cura di Mugo

Los Angeles – Doveva essere l’annuncio-bomba dell’E3 di Nintendo, il nuovo titolo dei Retro Studios, l’annuncio della rivincita dopo i primi, deludenti, mesi di Wii U. Siamo rimasti tutti sorpresi, dunque, quando al posto di un nuovo Metroid, di un F-Zero o di una nuova proprietà intellettuale, è stato presentato al mondo Donkey Kong Country: Tropical Freeze, nuova avventura dello scimmione incravattato più famoso del mondo. Si tratta di un platform bidimensionale, ovviamente, ed altrettanto ovviamente viene da chiedersi se ce ne fosse davvero bisogno, quando nel giro di pochi mesi vediamo arrivare sulla console Nintendo ben due platform bidimensionali ambientati nel Regno dei Funghi. Niente polemica però, perché la fase di mercato non ottimale non deve farci chiudere gli occhi su quello che già promette di essere un ottimo titolo. Come lo sappiamo? L’abbiamo provato per voi nei saloni della fiera losangelina. 

Tradizione vestita di nuovo 
Alla prova dei fatti quelle che scorrono a schermo sono immagini che hanno radici ben saldate nella serie, non aspettatevi stravolgimenti dunque, visto che questo episodio è diretto successore di quello giocato sul Wii e recentemente portato su 3DS. Abbiamo un platform bidimensionale che più tradizionale non si può, con qualche gioco di telecamera a impepare il tutto (che rivela la natura tridimensionale del mondo), ma ancorato a meccaniche ormai consolidate (almeno per quanto provato in fiera). I quattro protagonisti dell’avventura (Donkey, Diddy, Dixy e un quarto misterioso) attraversano i livelli grazie ad un sistema di controllo ottimamente calibrato, sfruttandone lo sviluppo verticale sia quando si inerpicano tra le fronde che quando si immergono in acque freschissime.Tratto comune alle produzioni Nintendo provate nella città degli angeli sembra essere lo scarso sfruttamento delle potenzialità offerte dal Wii U Gamepad, dopo Nintendo Land, infatti, l’impressione è che la periferica della Grande N sia più che altro ridotta al ruolo, per altro molto apprezzato, di secondo schermo per giocare a televisore spento. Anche Donkey Kong Country: Tropical Freeze non è da meno, anzi, durante la nostra prova il Wii U Gamepad non l’abbiamo neanche sfiorato, visto che le hostess di Nintendo ci hanno messo in mano l’accoppiata Wiimote Nunchuk, accoppiata per altro soddisfacente e da agitare forsennatamente, così da scatenare la tempesta di manate del signor Kong. 
Colpo di fulmine 
Nintendo la fa facile, abbiamo passato talmente tanti anni a sognarci le sue proprietà intellettuali in alta definizione che, adesso, ogni volta che ne vediamo una nuova è come la prima volta. Anche nel caso del titolo dei Retro Studios non si può che rimanere affascinati dalla pulizia delle linee che animano il mondo di gioco, nonostante queste non offrano chissà quali vette tecniche, se non nell’ottima realizzazione della pelliccia dei protagonisti. Basta poco, dunque, per farsi convincere, anche perché è evidente che gli sviluppatori non aspettassero altro che la potenza del Wii U per dare libero sfogo alla loro voglia di dettagli in movimento.Stilisticamente, invece, quanto vediamo a schermo ricorda molto da vicino lo scorso capitolo, nonostante la varietà di ambientazioni non manchi già dalla prova di soli tre livelli. 
L’inverno di Wii U 
Insomma, pare chiaro che a novembre, mese previsto per l’uscita della produzione Retro Studios, potremo mettere le mani su un ottimo platform. Quello che però resta da chiarire è se sia Donkey Kong Country: Tropical Freeze il titolo che la console aspettava. Un Mario 2D al lancio, un corposo DLC in uscita in questi giorni e l’avventura dello scimmione, per un totale di tre platform bidimensionali Nintendo nel giro di un solo anno, sono forse troppi, e forse troppo poche le alternative. Sicuramente l’inverno della Grande N sarà decisamente più soddisfacente di questi primi mesi di vita della console, tra offerte delle terze parti e titoli nintendosi, ma la sensazione è che ci voglia qualcosa di più del poderoso primate incravattato per tranquillizzare utenza, ed investitori. 

– Giocabilità di alto livello

– Tecnicamente molto convincente

Donkey Kong Country: Tropical Freeze ci è parso un ottimo titolo, forte di un gameplay solidamente radicato nella personalità della serie, differenziato dalle diverse capacità delle scimmie coinvolte. Tecnicamente convincente, il titolo Retro Studios rischia di subire ingiustamente il peso delle aspettative che si erano create dietro alla misteriosa produzione degli sviluppatori prima che venisse annunciata, e diciamo “ingiustamente” perché si tratta di un titolo molto promettente, anche se forse privo di quella verve che sembrerebbe necessaria al Wii U.

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