Anteprima

Devil's Third

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a cura di Alex Overkilll

L’eccentrico padre di Ninja Gaiden e Dead or Alive, Tomonobu Itagaki, dopo avere lasciato Tecmo, fondato una propria personale casa di sviluppo, la Valhalla Game Studios, (e traslocato la sua irrinunciabile collezione di abiti scuri, giacche in pelle, occhiali da sole e katane) ha sfruttato l’appena concluso E3 per annunciare pubblicamente il nuovo lavoro col neonato team: Devil’s Third. Dato lo stato ancora arretrato dei lavori durante la fiera il gioco si è presentato solo sotto forma di filmato, che poca luce è stato in grado di fare sul prodotto in sviluppo. Fortunatamente dal Giappone arrivano invece informazioni ben più dettagliate grazie a diverse dichiarazioni, di cui vi offriamo un resoconto.

Natura compositaItagaki ha prima di tutto tenuto a precisare come Devil’s Third sia uno sparatutto, pur nella propria particolarissima maniera. Pur rientrando nella categoria infatti, il titolo non condivide con essa molti dei suoi aspetti caratteristici. Due sono i personaggi finora rivelati che il giocatore potrà impersonare nel corso dell’avventura: uno femminile e uno maschile, malgrado non sia dato sapere se altri potranno essere aggiunti al roster. Un’informazione questa che manca allo stesso designer. Il lavoro si trova infatti ancora nelle prime fasi e rilevanti possono essere i cambiamenti registrabili lungo il suo processo evolutivo. Proprio per questo il filmato all’E3 non ha fatto menzione di dettagli, dovendo piuttosto comunicare genericamente il concept del prodotto e fornire al pubblico un minuto spiraglio, grazie a cui sbirciare nel mondo digitale allestito e allungare un occhio su alcuni ingredienti della ricetta: combattimento corpo-a-corpo, sparatorie, violenza e un dinamico gameplay tridimensionale.Il gioco sarà generalmente veloce, con fasi particolarmente segnate da una decisa spinta sull’acceleratore, per quanto poi l’equipaggiamento selezionato saprà influire incisivamente su tale aspetto. Tante saranno le armi tra cui scegliere, bianche o da fuoco esse siano, dalle spade giapponesi tanto care a Itagaki (si parla addirittura di una ventina di modelli) a bocche di fuoco interamente personalizzabili, lasciando aprire un ampio ventaglio di possibilità di scelta. Parimenti, anche la contenutistica marziale si preannuncia interessante. Saranno introdotte nel sistema di combattimento stili di lotta realmente esistenti e se si pensa solo a un attimo all’innegabile esperienza precedente del team di lavoro in questo ambito (un certo Ryu Hayabusa basterebbe da solo a riempire il curriculum) le aspettative sono molto alte.Per quanto riguarda infine la terza fondamentale materia prima del prodotto, l’innovativa esperienza tridimensionale, poche sono state le parole spese dal designer, che ha solo promesso un nuovo modo di intendere e vivere l’azione in un ambiente virtuale 3D. Se solitamente in un normale action game il salto da una posizione elevata comporta il semplice atterraggio del proprio personaggio nella zona sottostante desiderata, con possibilità di controllo pesantemente limitate, in Devil’s Third un simile comando potrà essere simultaneamente accompagnato da altri, rendendo possibile – per esempio – annientare in volo le forze nemiche circostanti.

Big all overLa nuova creatura di Itagaki non vuole saperne di mostrare punti deboli e scoperti, decisa piuttosto a garantire la cura maniacale di ogni suo organo interno. Uno degli aspetti che spesso e volentieri vengono tralasciati in titoli di questo tipo, il plot, è stato dunque fatto oggetto di attenti studi per non deludere i più pretenziosi. A scrivere la storia sono stati chiamati diversi sceneggiatori di Hollywood, con lo scopo non solo di narrare gli eventi dell’avventura videoludica, ma anche di quelle multimediali, che potranno apparire successivamente in prodotti di differente natura legati al franchise, come fumetti o anime. Allo stesso modo anche al comparto online è stata dedicata la stessa attenzione. Aspettatevi battaglie a squadre e sopravvivenza, una pesante mole di opzioni, e tutto quanto possa assicurare esperienze in rete fluide, funzionali e divertenti.La tecnologia alla base di Devil’s Third poggerà su un mix di tool interni ed esterni, i primi sviluppati dallo stesso team al lavoro sul gioco, i secondi da terze parti. I possessori di PlayStation 3 dovrebbero poi dormire sonni tranquilli: Itagaki ha garantito l’utilizzo delle piene forze della compagnia per operare con diligenza su una macchina notoriamente più ostica in fase di sviluppo rispetto a quella Microsoft.

– Interessante combinazione di generi diversi

– Violenza, katane, grosse pistole. Serve altro?

– Storia e online pronti a far scintille

Devil’s Third si preannuncia come inusuale shooter dalla componentistica action e beat’em’up molto marcata, una triade pronta a dare il meglio per ciascuno dei suoi elementi costitutivi e manifestare nel gameplay tutta la propria energia propulsiva. Tali sono solo le premesse del progetto, ancora ben lungi dall’essere dovutamente materializzate in un universo digitale compiuto, e soprattutto visionate in una forma giocabile quantomeno pronta al testing. Il lavoro, insomma, si trova a uno stadio troppo prematuro per azzardare i primi commenti critici. La carne al fuoco pare essere tanta, l’ambizione non sembra proprio mancare, e le aspettative – complice la rilevante firma di Itagaki – non possono che farsi giganti. Di tempo per vedere plasmato questo progetto, in uscita nel 2012, del resto ce n’è in abbondanza.

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