Dubai – È inutile nascondere come il gameplay magnetico ed implacabile di Demon’s Souls abbia rappresentato una delle sorprese più gradite e convincenti dello scorso anno. Namco Bandai si è trovata tra le mani un gioiello di inestimabile valore che è riuscito a ripagare, anche commercialmente, l’investimento fatto per portare il titolo From Software in Europa. Non ci stupiamo quindi che Dark Souls, “erede spirituale” di Demon’s Souls, venga atteso da tutti i giornalisti presenti all’evento Level Up 2011, organizzato dal colosso giapponese nella città degli Emirati Arabi, con attesa e fermento, entrambi figli delle altissime aspettative che si sono formate intorno a questo seguito.
Erede, puntoCi siamo permessi di mettere erede spirituale tra virgolette in quanto una volta visto finalmente in prima persona Dark Souls, abbiamo notato come le differenze rispetto al primo capitolo siano minimali, a partire dall’interfaccia, praticamente assente con l’inventario gestito dalla croce direzionale e nessuna indicazione a schermo, al gameplay, che propone nuovamente l’esplosivo mix di GDR, combattimenti ed esplorazione, ovviamente conditi dalla solita mancanza di compromessi.Tanto per confermare questa affermazione ecco tornare i tre cardini del gioco, ovviamente in comune con la precedente produzione From Software: Sword play, Exploration/Rpg Elements e Online. Questi tre capisaldi caratterizzano il gameplay che ci vedrà nuovamente interpretare un eroe gettato all’interno di un mondo invaso da demoni e non morti, che hanno inevitabilmente perduto la loro anima e si aggirano senza pace alla ricerca di una nuova vittima. Il nostro compito sarà quello di sconfiggerli e recuperare da loro il maggior numero possibile di anime, per portarle al Beacon Fire, l’hub centrale di questo universo, unico luogo di ristoro e pace per i pochi valorosi che ancora si ribellano a questi accadimenti. L’ispirazione è quella di un universo dark fantasy medioevale, dove dovremo specializzarci in uno stile di scherma o in qualche magia. La crescita in un senso o nell’altro sarà completamente delegata al giocatore, che spendendo le anime raccolte potrà potenziare qualsiasi caratteristica. Un’alta vitalità ci garantirà una barra della salute molto ampia, una grande intelligenza molto mana, mentre la destrezza ci permetterà di affaticarci di meno brandendo un oggetto contundente o di rotolare fuori dalla portata di un nemico anche indossando un’armatura pesante. Molte armi ed armature saranno influenzate da questi fattori e per utilizzarli al meglio dovremo prima raggiungere determinati standard. Una volta inquadrato il tipo di eroe che vogliamo sviluppare saremo pronti per il mondo di gioco ed i suoi pericoli. I combattimenti saranno rigorosamente in tempo reale ed inquadrati da una telecamera in terza persona, liberamente gestibile. Ogni colpo ed ogni contatto verranno rigorosamente registrati dal gioco, tanto che brandire una spada a due mani in uno stretto corridoio farà scontrare la lama contro il muro, impedendoci il colpo, oppure potremo passare sotto le gambe dei nemici più imponenti evitando i loro colpi letali. Solo un corretto tempismo ci permetterà di sconfiggere questi avversari, che si muoveranno con pattern predefiniti, ma assolutamente letali. Dovremo quindi studiare attentamente ogni movimento nemico ed agire di conseguenza, dato che pochi danni porteranno inevitabilmente al game over con la conseguente ed automatica perdita di ogni progresso conseguito. In questo modo entra in gioco il secondo elemento: l’esplorazione. Gli utenti più avventati avranno vita breve in Dark Souls. Il titolo From Software è infatti implacabile per chi non rispetta rigorosamente le sue regole. Ogni angolo, ogni cassa e ogni stanza potrebbe nascondere un pericolo. Chi non è in grado di cogliere i suggerimenti, morirà entro poco tempo e sarà costretto a ricominciare da capo. Semplice, ma decisamente non indolore.In questo modo entra in scena il terzo elemento, l’online. Sfortunatamente avendo a disposizione per l’evento solo la versione Playstation 3 gli sviluppatori non hanno potuto mostrare nulla di questa modalità, ma sappiamo che sarà sviluppata in maniera similare al passato, ovvero con la possibilità di lasciare messaggi sul terreno che verranno poi letti dagli altri giocatori che si troveranno a passare nel medesimo luogo. Suggerimenti su come evitare pericoli o inganni malefici per infierire sui malcapitati saranno all’ordine del giorno e contribuiranno a rendere ogni torre ed ogni dungeon pieno di misteri e timori. Dovrebbe tornare anche la possibilità di evocare un altro giocatore per farci aiutare in determinati punti, oltre che di invadere le partite altrui per assassinare l’ospite e rovinargli la vita.
Eyes onQuanto mostrato a Dubai esibiva già un discreto livello di pulizia e solidità, confortando chi come noi temeva in un rimpasto del gameplay, per venire incontro ad un’utenza più ampia. Il fatto che gli sviluppatori abbiano dovuto usare un personaggio di altissimo livello e super attrezzato per comunque morire ingloriosamente è un indice sufficiente per far capire come il gioco non conceda alibi ai meno “duri&puri”. La prima cosa a colpire l’occhio è ovviamente il comparto tecnico, rivisto ed arricchito rispetto a Demon’s Souls. I modelli dei personaggi e dei nemici sembrano sin da subito più dettagliati e “solidi”, grazie ad una maggiore pulizia delle texture ed animazioni più complesse. Forse il tono generale è meno dark e più colorato, ma il feeling espresso una volta all’interno di un cunicolo buio, o le visuali mozzafiato intraviste dalla cima di una torre sono ancora le medesime apprezzate in passato. I nemici ora saranno non più altri esseri umani, ma una razza di serpenti antropomorfi (simili a quelli visti in Conan), con in più simpatici giganti che sparano palle infuocate o l’enorme golem d’acciaio, classico boss di fine stage. Gli elementi cardine sono ancora tutti presenti: trappole velenose, nemici in agguato dietro ogni angolo, stretti passaggi sospesi nel vuoto, tesori nascosti, ardite fasi platform, percorsi secondari e piccoli puzzle ambientali, necessari sia per sbloccare oggetti segreti, sia per proseguire nell’avventura. Il personaggio mostrato era un guerriero di altissimo livello estremamente agile anche in armatura completa, capace di assorbire ed infliggere ingenti danni (anche se gli sviluppatori hanno sfruttato più di un cheat per arrivare in fondo!). Ad una prima occhiata sembrava incapace di lanciare magie, se non consumando delle spell dall’inventario. Informazioni sulle altre classi, sulle loro capacità, sulla magia o sulla storia non sono state date, con ovvio appuntamento all’E3 per maggiori informazioni.
Maledetto demonioA fronte di un comparto estetico più gradevole e ricco di dettagli, quali nuovi effetti di luce in grado di rendere più spettacolari magie ed esplosioni, non possiamo che notare come sembra manchi ancora una sufficiente pulizia sia dal punto di vista tecnico, con alcuni sporadici rallentamenti, compenetrazioni poligonali o texture in bassa risoluzione, sia dal punto di vista del gameplay, dove per ora sembrano mancare tutti quei dettagli che hanno reso Demon’s Souls speciale, come un perfetto bilanciamento dei combattimenti, tanti elementi distruttibili negli scenari ed un level design capace di sorprendere e terrorizzare ad ogni passo. La direzione intrapresa dal team appare però quella corretta, speriamo solamente che il tempo che ci separa dalla pubblicazione venga speso per perfezionare tutti questi elementi e per regalarci un’esperienza degna del predecessore. C’è da dire che noi europei abbiamo avuto la sfortuna di avere il gioco in netto ritardo rispetto al Giappone, ma che questo tempo è stato sfruttato per accogliere molte osservazioni dei fan e farne dunque un gioco migliore rispetto a quello uscito nei negozi, anche se è ancora decisamente troppo presto per dedicarsi a questo tipo di speculazioni
– Le somiglianze con Demon’s Souls sono evidenti
– Implacabile
– Graficamente migliorato
Dark Souls si conferma un titolo estremamente interessante che si spera andrà a bissare il successo di Demon’s Souls. Un comparto grafico migliorato, un mondo di gioco ancora più grande e dettagliato ed il solito gameplay implacabile e gratificante dovrebbero bastare come assicurazioni per chi ha amato il gioco From Software. Non ci resta che attendere l’E3 per conoscere nuovi dettagli sull’online, magari mostrando la versione Xbox 360, e confermare le grandi aspettative.