Anteprima

Call of Duty: Black Ops Declassified

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a cura di Kaname

Dopo una lunga attesa finalmente è arrivato anche il fatidico 13 novembre, data d’uscita di quel Call of Duty Black Ops II di cui potete trovare la nostra approfondita recensione a questo indirizzo. Tuttavia, seguendo in un certo senso le orme lasciate da Assassin’s Creed 3 e Assassin’s Creed Liberation, è ora disponibile per PS Vita il fratellino portatile del first person shooter firmato Treyarch, ossia Call of Duty Black Ops Declassified. La recensione del titolo, purtroppo, dovrà attendere ancora qualche giorno ma, per non lasciarvi soli, abbiamo pronta una bella anteprima basata sulla versione provata in occasione della recente Games Week.

Tra passato e futuroContrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare, Call of Duty Black Ops Declassified non rappresenta una sorta di avventura parallela a Black Ops II ma, più semplicemente, è un sequel ambientato dieci anni dopo gli eventi narrati nel primo capitolo. Proprio per questo rivedremo alcune facce sicuramente note agli amanti della serie, tra cui Mason, Hudson e Reznov, tutti alle prese con la medesima situazione di contrasto tra Stati Uniti e URSS. A cambiare è invece l’ambientazione che, come abbiamo potuto constatare dalle prime due missioni della campagna, pare essere collocata nel Vietnam poco tempo prima del ritiro delle truppe americane dalla zona. Nella versione dimostrativa da noi provata con mano, infatti, abbiamo avuto modo di cimentarci nelle prime due delle dieci operazioni che compongono la campagna del gioco. La prima, ambientata tra le vie più scure della capitale Saigon, ci gettava fin da subito nel bel mezzo dell’azione, senza alcun tutorial iniziale, con il compito di farci strada tra vari gruppi di soldati nemici e di piazzare alcune cariche esplosive per far crollare l’edificio. La seconda, invece, ci vedeva impegnati nell’infiltrazione in una base militare al fine di salvare alcuni ricercatori tenuti in ostaggio dai militanti locali. Benché sia ancora presto per esprimersi con sicurezza a riguardo, le aree che abbiamo visitato ci sono parse alquanto povere e limitate, più per quanto riguarda l’estensione e la varietà delle stesse che per il livello di dettaglio presente. Indubbiamente ciò può essere dovuto ad alcune limitazioni hardware della console ma, perlomeno, il numero di nemici presenti in tali aree è più che buono, garantendo sempre un livello di sfida accettabile anche alle difficoltà meno elevate. Per quanto riguarda il sistema di controllo, inoltre, grazie ad una pressoché totale similarità dei comandi rispetto alla controparte per console HD, è stato possibile immergersi fin da subito nell’azione senza il rischio di non essere in grado di svolgere determinate azioni di gioco: con i due dorsali è quindi possibile mirare e far fuoco sul nemico, con X si salta, con O ci si abbassa mentre con quadrato si ricarica e si raccolgono le armi da terra e con il pulsante triangolo si cambiano le armi equipaggiate al momento. Granate e attacco melee sono invece affidate al touch screen della console, mediante delle icone di immediata lettura e comprensione che non causano alcun problema se non quello di ostacolare, di volta in volta, la visuale. Per quanto riguarda la corsa, infine, essa viene attivata in automatico dopo alcuni secondi di movimento in direzione frontale. Decisione un po’ spiazzante a prima impatto ma che, nel giro di poco tempo, verrà assimilata senza problemi seppur ancora in grado di causare qualche problema di tanto in tanto. In ogni caso la mancanza di ulteriori tasti fisici difficilmente sarebbe potuta essere stata aggirata diversamente senza intaccare troppo la giocabilità frenetica che contraddistingue il titolo.

Compagni di sventura Oltre a questo primo assaggio della modalità giocatore singolo abbiamo potuto testare parte della componente multiplayer di Call of Duty Black Ops Declassified. Quattro le modalità presenti: deathmatch, deathmatch a squadre, kill confirmed e free for all. Di queste noi abbiamo avuto modo di provare l’ultima, contro altri tre giocatori tramite le funzionalità ad-hoc di cui dispone la console. Sfortunamente la mappa disponibile era solo una, ma quelle presenti nel gioco completo saranno sei che, molto probabilmente, verranno aumentate di numero attraverso vari DLC come ormai vuole la tradizione. Su questo fronte possiamo senz’altro dire che le caratteristiche per cui il titolo è diventato famoso non sono state particolarmente intaccate e, forse ancora maggiormente a causa delle dimensioni contenute delle mappe, il gameplay appare talvolta ancor più frenetico che in passato. Nota negativa il numero esiguo di giocatori supportati, otto in totale, ma che non preclude parte del divertimento dovuto ad un’organizzazione di squadra ben congegnata. Per quanto riguarda il net code non possiamo ancora sbilanciarci ma, per ora, sembrerebbe che i ragazzi di Nihilistic Software si siano decisamente risollevati dopo la cocente delusione di Resistance: Burning Skies.

– Feeling di gioco pressoché invariato

– Buona realizzazione tecnica

Indubbiamente le aspettative per Call of Duty Black Ops Declassified sono sempre state piuttosto alte, sia perché si tratta del primo capitolo della serie su PS Vita e sia perché si spera che esso risollevi la software house dopo il deludente capitolo portatile di Resistance. Dalla nostra prova il titolo è parso piuttosto solido e ben realizzato, benché tutt’altro che privo di difetti e problemi ma, per un’analisi curata e approfondita, dovrete attendere la nostra recensione che, fortunatamente, non dovrebbe tardare più di tanto ad arrivare.

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