Milano – La stagione natalizia ormai alle porte ha tutta l’aria di essere capace di prosciugare le finanze dei videogiocatori più appassionati: è dai primi di ottobre, infatti, che si susseguono uscite di grande qualità, sgomitando per raccogliere le preferenze degli utenti, senza parlare di alcuni pezzi grossi che non sono nemmeno ancora arrivati. Uno di questi pezzi grossi è senza dubbio Call Of Duty: Black Ops 2, il titolo Treyarch che alla Gamescom di Colonia ha saputo stupire noi di Spaziogames e i nostri colleghi con le sue interessanti novità per la modalità multiplayer. Siamo stati invitati a Milano da Activision per un incontro con il gioco nella sua interezza, quindi campagna, multiplayer e zombie, così da farci un’idea sulla grande quantità di materiale che troveremo nei dischi.
A cavallo tra le epoche
La campagna singleplayer di Call Of Duty: Black Ops 2 si svolge tra gli anni ottanta (per circa un terzo) ed il 2025 (i restanti due terzi) ed è una diretta continuazione degli eventi raccontati nel primo Black Ops. Anche dalla percentuale di tempo che passeremo nel prossimo futuro, però, si intuisce come sia quello il periodo temporale sul quale è stato speso più tempo, soprattutto alla luce della collaborazione con P. W. Singer, l’autore di Wired For War, testo nel quale lo studioso statunitense evidenzia come alcune idee che sembravano appartenere al mondo della fantascienza si stiano facendo strada sui campi di battaglia reali, con la sempre maggiore presenza di robot, droni, e nuove tecnologie in generale.Proprio alla luce di ciò, il livello che ci viene mostrato fa bella mostra di alcune di queste invenzioni futuribili, non ancora a disposizione degli eserciti, ma che potrebbero non tardare molto ad arrivare.
Si parte con i nano-gloves, dei guanti che permettono ai protagonisti a schermo di scalare una parete rocciosa e bagnata come fossero dei gechi, con i polpastrelli che esercitano una presa di ferro sui materiali. La spettacolarità delle sequenze iniziali di questo secondo livello della campagna è al passo con quanto siamo abituati vedere nei capitoli della serie, e il livello rimane alto quando il nostro avatar indossa una tuta che gli permette di planare ad altissima velocità come fosse uno scoiattolo volante. Certo, si segue un percorso ben definito, ma comunque l’esperienza regala vedute di grande impatto. Le fasi di combattimento sono spettacolari quanto quelle che le hanno precedute: i nemici godono di tute che li rendono invisibili, ma grazie ad un nostro orpello tecnologico riusciremo a rompere la finzione ed individuarli, avendone ragione sia tramite armi canoniche, sia guidando un drone. Difficile valutare l’intelligenza artificiale dei nemici da una brevissima demo di giocato, quello che possiamo invece dire è che i modelli dei personaggi sono decisamente ben realizzati. Certo, l’engine che muove la serie di Call Of Duty non manca di mostrare gli anni che ha, ma riesce a mantenere stabili i sessanta fotogrammi al secondo e al contempo gestire alcuni elementi molto curati su tutti i modelli di uomini, armi, e mezzi.
Scegline dieci
Scegli 10, o “Pick 10” come dicono di là dall’oceano, è la nuova gestione delle classi che troveremo in Call Of Duty: Black Ops 2. Come gli appassionati già sanno, si tratta di una rinnovata selezione degli elementi che decidiamo di portare con noi sul campo di battaglia, senza più limitazioni alla tipologia di oggetti se non quella di averne massimo dieci. La novità, che potrebbe sembrare di poco conto, è invece in grado di premiare i giocatori più esperti che possono rinunciare a qualcosa in cambio di un forte potenziamento del loro stile di gioco preferito. Anche i livelli di prestigio vengono ridisegnati, avremo 55 livelli base e dieci di prestigio, ma i passaggi tra questi non resetteranno gli equipaggiamenti già sbloccati, permettendo così un’evoluzione più sensata. Per rinvigorire la sensazione di progresso avremo poi le medaglie (assegnate per alcune azioni particolari) e un nuovo sistema per l’assegnazione degli attacchi speciali, non più killstreaks, ma scorestreaks, che premierà non solo le uccisioni, ma tutte le azioni utili nell’economia della partita.Tutto questo, e altro ancora, spalmato lungo nove modalità per il multiplayer, tacendo delle tre pensate per l’allenamento e di quelle denominate Party, per un numero totale di possibilità decisamente alto.Le mappe che abbiamo provato in prima persona si sono rivelate molto interessanti con un buon alternarsi di stretti corridoi e spazi aperti, anche se dobbiamo segnalare un respawn non proprio perfetto nella modalità che vedeva combattere nella stessa area quattro squadre da tre giocatori ciascuna.
Everything’s better with zombies
Il successo dei morti viventi sembra non avere limite, dopo tanti anni sono sempre sulla cresta dell’onda e fanno la loro comparsa trasversalmente per i generi. Che sia perché ci permettono di sparare a umanoidi simil-civili senza però sollevare questioni morali, o perché portano con se una divertentissima carica splatter poco importa ai fini del divertimento, e sapere che torneranno anche in Call Of Duty: Black Ops 2 non può che farci piacere. Si tratterà di un ritorno in grande stile, la modalità zombie sarà la più vasta mai vista nei capitoli della serie con al suo interno tre diverse possibilità ludiche: si potrà affrontare la storia proseguendo lungo i livelli progettati dagli sviluppatori con altri tre amici, potremo creare delle partite personalizzate nelle quali sopravvivere alle ondate dei morti viventi, e infine ci sarà una modalità che vedrà affrontarsi due squadre di quattro giocatori nel tentativo di evitare una terza compagine, quella degli zombie controllata dall’intelligenza artificiale. A completare il decomposto quadretto contribuiscono nuovi personaggi e nuove tipologie di non morti, così da creare un’esperienza molto completa ed intrigante.
– Tantissimi contenuti
– Classi completamente personalizzabili
La presentazione di Call Of Duty: Black Ops 2 è stata tra le più ricche di contenuti di questa stagione videoludica. Siamo stati letteralmente sommersi dalle notizie riguardanti la grande quantità di modalità che vedremo nel prodotto finito, e abbiamo anche potuto provare con mano alcune mappe del multiplayer per constatarne l’alto livello qualitativo. Dal punto di vista del gameplay e della tecnica non ci sono sostanziali novità rispetto ai canoni della serie, ma sul fronte delle modalità di gioco non mancano diverse piacevoli aggiunte e modifiche che sapranno certamente convincere i giocatori.