Anteprima

Borderlands 2

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a cura di Mugo

Colonia – Se seguite abitualmente le pagine di Spaziogames sapete già che non ci siamo fatti scappare neanche un attimo dello sviluppo di Borderlands 2, titolo in arrivo il 21 settembre prossimo per PC, Xbox 360 e PlayStation 3. L’uscita dell’opera dei Gearbox Software di Randy Pitchford sarà senza dubbio uno dei migliori momenti dell’autunno videoludico grazie ad un gameplay divertente e profondo in singleplayer e imperdibile con gli amici. Anche alla Gamescom di Colonia, dunque, non abbiamo perso l’occasione di sfruttare l’ospitalità di 2K Games e Cidiverte per scoprire qualcosa di più sulla quinta, misteriosa, classe giocabile che arriverà via DLC sessanta giorni dopo il lancio per tutti, ma gratuitamente solo per coloro che faranno il preorder entro il 21 settembre.

A metà tra ingegneria e arti magicheIl Mechromancer, questo il nome della quinta classe presentata per Borderlands 2, riesce ad incuriosirci fin dai primissimi istanti grazie ad una realizzazione artistica indovinata ed all’altezza dell’alta qualità generale del prodotto. E’ proprio il Design Producer di Gearbox Software, Randy Varnel, a farci scoprire come questo personaggio sia a metà strada tra il necromante e l’esperto di tecnologia, grazie alla capacità di deviare la corsa dei proiettili e di evocare un robot dalla forza devastante.Incominciamo dalla possibilità di colpire i nemici anche se non gli si spara direttamente, caratteristica pensata sia per permettere ai giocatori meno esperti di non doversi concentrare troppo sulla mira, sia per quelli più tattici che la sfrutteranno per aggirare le coperture. Ora, intendiamoci, non è che si possa sparare da tutt’altra parte e riuscire comunque a centrare il bersaglio, e soprattutto i proiettili perdono una percentuale di capacità offensiva durante l’operazione, ma non si può tacere del fatto che sia un’aggiunta in grado di aprire un interessante ventaglio di opzioni soprattutto nel multiplayer. Di più, cambia anche il modo di valutare le armi recuperate avventurandosi per il mondo di gioco, visto che l’accuratezza diverrà un parametro dall’importanza relativa e ci si potrà concentrare su altri punti di forza.Vediamo il Mechromancer (o forse sarebbe meglio incominciare a dire “la Mechromancer”, visto che si tratta di una gentil pulzella) muoversi rapido all’interno di un’area creata appositamente dagli sviluppatori per provare le abilità delle classi, e lì evocare Deathtrap, un drone robotico capace di fare molti danni AOE ed attirare su di sé le attenzioni dei nemici.Non ci è stato fatto vedere molto altro della Mechromancer, sappiamo che è in lavorazione da circa un mese e mezzo ormai e che ancora non tutto è stato deciso con precisione, visto che quanto mostrato si riferiva esclusivamente a un ramo dell’albero dei talenti.

60 % son of a b*ch, 40% motherfu*erOltre alla Mechromancer è stato rivelato un altro contenuto che non avevamo ancora visto nelle nostre diverse prove del titolo, un’ultima missione sbloccabile al termine dell’avventura principale consistente nel dover fare fuori un enorme bestione dal nome che è tutto un programma: “Terromorphous The Invincible”, e invincibile ci è parso sul serio visto che i quattro sviluppatori che lo affrontavano sono riusciti a tirargli giù solo un decimo della vita prima di arrendersi sotto i suoi letali colpi. Lo scontro con il mostro enorme ci è sembrato interessante e complesso, una sicura sfida per i giocatori più esigenti che volessero mettere in atto delle tattiche elaborate con i loro compagni di squadra, per chiarirci sul livello di equipaggiamento e capacità richiesti non ci resta che svelare il nome di questa missione intitolata “You will die”, che in italiano, senza girarci molto attorno, suona più o meno così: “morirai”!Purtroppo non ci è stato possibile provare in prima persona la missione, ma abbiamo passato una mezz’oretta in un’arena speciale nella quale affrontare ondate di nemici in compagnia di un compagno di gioco. Anche in un’ambientazione diversa dal coloratissimo e variegato mondo cui siamo stati abituati dalle precedenti prove non è mancato il divertimento, confermando come anche un gameplay tutto sommato semplice come quello provato si inserisca bene in un quadro di generale cura.

– Design riuscito della Mechromancer

– Livello di sfida più alto del predecessore

Come si diceva in apertura d’articolo, se seguite Spaziogames con una certa frequenza già sapete che siamo particolarmente attenti a tutto quanto giri attorno alla produzione Gearbox Software, di prove in prima persona ne abbiamo fatte diverse, e a Colonia speravamo di poter mettere le mani sull’ultima classe che ci manca, la Mechromancer. Purtroppo non ci è stato possibile, le abbiamo solo dato un rapido sguardo, ma non per questo è mancato il divertimento durante il nostro tempo con Borderlands 2, anzi, ora siamo ancora più impazienti di avere il prodotto finale tra le mani.

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