Anteprima

Battleborn

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

C’è sicuramente un quesito che perseguita i ragazzi di Gearbox: ad ogni uscita, ad ogni appuntamento e ad ogni dichiarazione, infatti, il team viene praticamente aggredito dalla domanda “quando vedremo Borderlands 3?”. Non bastano i lavori in corso su Borderlands: The Pre-Sequel, perché i videogiocatori vogliono vagare su Pandora anche sulle nuove console, e il percorso più naturale per la serie sembrava proprio quello dell’approdo su PS4 e Xbox One. Il team statunitense sceglie allora di andare controcorrente non solo annunciando un nuovo Borderlands sulle vecchie console, ma anche evitando di adagiarsi sui sonni tranquilli offerti da una IP che ha già una sua fanbase e una buona fetta di mercato. Eccoli quindi al lavoro sulle tanto ambite giovani console, su un franchise tutto nuovo ed un gioco che farà da punto di incontro tra i generi più disparati: Battleborn.

Uno shooter, ma con il suo stile
La nuova IP della software house, fin dal suo primo trailer, ha dimostrato di non mancare certo di personalità: pur proponendosi come uno di shooter in prima persona, Battleborn abbonda di scelte originali, come quella relativa ad uno stile grafico coloratissimo, quasi fiabesco, che un po’ rimanda alle palette che recentemente abbiamo visto anche in Splatoon. Dopo lo stile estremamente riconoscibile di Borderlands, quindi, ecco emergere la personalità di Battleborn, che è stato definito dagli sviluppatori come hero shooter: il gameplay del gioco si erigerà infatti sui 20 diversi personaggi dei quali sarà possibile vestire i panni, caratterizzati ciascuno da armi specifiche, alcune delle quali parecchio strampalate, e da conseguenti abilità uniche. Nel complesso, i membri del cast faranno parte di cinque diverse fazioni che dovranno superare le loro divergenze e collaborare (l’esempio citato è quello delle famiglie protagoniste de Il Trono di Spade) contro i Varelsi nel tentativo di salvare il loro sistema solare, animato dall’unica stella ancora attiva, Solus.
Ognuno dei diversi eroi, come spiegato da Gearbox, cerca di riprendere le caratteristiche di altri generi ludici, tentando quindi di dare ad ogni giocatore una combinazione di suo gusto: ci troveremo così innanzi all’elfo che utilizza l’arco, al supersoldato armato di mitragliatrice, al combattente dotato di un bastone-fucile, all’agguerrita damigella che lancia lame che è capace di controllare con il pensiero e così via. Addirittura, tra essi è presente Miko, che può utilizzare la sua testa a forma di fungo per creare un’area di cura per i suoi compagni di squadra, e di avvelenamento per i suoi avversari.
Come è facile comprendere, quindi, la definizione di hero shooter è dovuta al fatto che proprio le diversità dell’eroe che sceglierete di impersonare daranno vita ad un approccio di gioco unico, ulteriormente impreziosito dalle abilità uniche alle quali facevamo cenno in precedenza: oltre alle meccaniche da sparatutto, infatti, Battleborn vi consente di salire via via di livello, aggiungendo nuove capacità al vostro alter-ego virtuale. Inoltre, alcune aree delle mappe di gioco saranno esplorabili solo quando vestiremo i panni di un personaggio capace di accedervi – elemento che aggiunge ulteriore pepe al momento in cui dovrete decidere qual è l’eroe più adatto al vostro stile di gioco.
Purtroppo, al momento non sappiamo praticamente nulla della modalità campagna, eccetto il fatto che sarà giocabile in co-op e split-screen, e che punterà forte sulla narrativa. Decisamente di più, invece, i dettagli diffusi relativi al multiplayer, ed in particolare alla sua modalità Incursione.
Come un MOBA, ma diverso
Nella sua modalità multiplayer, Battleborn manterrà ed eleverà all’ennesima potenza tutte quelle caratteristiche che abbiamo introdotto nel primo paragrafo: in particolare, giocando una partita alla sopraccitata Incursione avrete ancora una volta modo di vestire i panni di uno degli eroi, e sarete impegnati in una sfida 5vs5 nella quale dovete attaccare la base dei nemici. Queste dinamiche MOBA sono rese più profonde dal fatto che non solo avrete a che fare con gli avversari controllati dagli altri utenti, ma ognuno degli schieramenti potrà anche contare su orde di droni controllati da intelligenza artificiale – oltre che sue due enormi ragni meccanici. Quando vi ritroverete ad attaccare proprio questi ultimi, comprenderete l’importanza del gioco di squadra, che vi richiederà non solo di collaborare in maniera efficace con i vostri compagni, ma anche con i suddetti droni, che sono a tutti gli effetti sul campo di battaglia per fare la loro parte. Ognuno assumerà quindi un suo ruolo utile all’interno della schieramento, e lo sforzo congiunto di tutti i membri, con le loro diverse specialità, consentirà di affrontare anche le battaglie più impervie. Per collaborare al meglio, avrete anche la possibilità di taggare i nemici sulla mappa comune ai vostri compagni, e di sfruttare – dopo aver fatto respawn – le aree di warp presenti nei pressi della vostra base, che vi consentono di raggiungere rapidamente un determinato punto dell’area di gioco. 
Anche in questa modalità, l’esperienza si differenzierà molto in base al personaggio che avete scelto, potendo assumere atmosfere più tattiche o più frenetiche a seconda delle potenzialità che il vostro eroe si ritroverà ad esprimere.
Gearbox ha poi trovato un modo ingegnoso per evitare che gli utenti alle prime armi vengano massacrati, nelle loro partite d’esordio, da quelli più esperti: alla fine di ogni match, tutti i livelli che avete conquistato a suon di punti esperienza vengono infatti azzerati, e vi ritroverete tutti quanti a ripartire sulla stessa linea. A causa di questa scelta, il level up con annesso sblocco della abilità sarà ovviamente molto più rapido di quanto accade solitamente, e vi richiederà di utilizzare i grilletti in tempo reale per attivare questa o quella nuova capacità alla quale avete appena avuto accesso – due per volta. Tra esse troverete ad esempio la possibilità di sparare più velocemente, quella di correre più rapidamente, di sbloccare proiettili infuocati o gelati (anche in questo caso, ciascuna specifica dei diversi personaggi). 
Al momento, purtroppo, i developer non hanno voluto rivelare altre modalità multiplayer, pertanto non siamo in grado di riferirvi come queste meccaniche saranno sfruttate in altre tipologie di sfide.

– L’idea dell’hero shooter verrà incontro ai diversi gusti dei giocatori

– Stile e taglio dalla forte personalità

– Intelligente impostazione dei level up in multiplayer

L’idea di puntare fortemente sulle diverse capacità dei personaggi, consentendo così ad ogni giocare di trovare la combinazione più congeniale ai suoi gusti e al suo personale stile, potrebbe essere la carta vincente di Battleborn. La nuova IP di Gearbox propone meccaniche che strizzano l’occhio a diversi generi videoludici, cercando di trarre il meglio da ciascuna di esse, e punta a ritagliare una sua fetta di pubblico grazie ad uno stile originale e ad un’interazione che fa di tutto per venire incontro ai palati più eterogenei.

Attendiamo di scoprire quali altre modalità di sfida animeranno il multiplayer e – sopratutto – aspettiamo qualche altro dettaglio per la campagna co-op, al momento avvolta praticamente nel mistero.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.