Quella di oggi è stata una giornata molto particolare, lo staff di Spaziogames ha finalmente potuto testare l’intera line-up dell’attesa periferica Microsoft. Kinect ha fatto e fa tuttora discutere l’intero mondo videoludico a causa della sua peculiare caratteristica la quale non prevede nessun controller… o meglio, il controller sarete voi stessi. Tanti i rumor, tantissime le leggende su video pre registrati, possibilità di giocare solo in piedi e con luce piena, alcune del tutto false, altre un po’ meno. Con lo speciale di oggi cercheremo di fugare i numerosi dubbi che affliggono i videogiocatori facendo luce sulle vere potenzialità dell’ex Project Natal.
Xbox Live – La dashboardPrima ancora di saggiare il parco titoli a disposizione abbiamo avuto un breve incontro con Robin Burrowes, responsabile del settore marketing di Xbox Live. Robin ci ha mostrato come navigare e utilizzare la dashboard attraverso l’uso di Kinect. La periferica non riconosce le vostre dita nel dettaglio, dovrete quindi usare la mano come se salutaste un amico, così facendo attiverete la navigazione tra i menù. Va fatta una premessa importantissima: non aspettatevi nulla di simile a quanto visto nella pellicola Minority Report. Il movimento dev’essere moderato altrimenti la telecamera perderà il contatto visivo, dopodiché basterà sostare per pochi secondi sull’icona del servizio desiderato per farlo partire. Se vorrete guardare un film e non avete il telecomando nelle vicinanze, basterà un movimento delicato verso l’alto per metterlo in pausa e al contempo muovere in avanti o indietro le scene desiderate. Ovviamente potrete farlo da seduti e al buio, questo sfata il mito che si possa usare Kinect solo stando in piedi in una stanza ben illuminata. Tuttavia il fatto di non poter scorrere rapidamente il menù principale per la selezione dei servizi è un punto a sfavore. Lo è dal momento in cui i movimenti base per spostarsi da una parte all’altra dello schermo non possono essere troppo veloci, in questo caso risultano più comodi e rapidi sia il pad sia il classico telecomando. Per quanto concerne i comandi vocali questi arriveranno dopo il lancio, purtroppo non abbiamo maggiori informazioni a riguardo.
Kinect – La line up completa – prima parteVeniamo ora al punto cruciale della nostra giornata con la periferica Microsoft. Il tempo a disposizione ci ha permesso di testare ogni singolo gioco portato alla fiera tedesca, in questo modo speriamo di darvi un’ampia panoramica dei titoli in arrivo per la fine dell’anno. Abbiamo iniziato con Kinect Adventures, i due livelli a disposizione erano gli stessi presentati all’E3 2010, ovvero la corsa in coppia sul gommone e la sfida competitiva sulle zattere. A parte un leggerissimo ritardo nel calcolare i salti simultanei il divertimento non manca, anche grazie alle foto scattate durante la discesa le quali mostrate a fine gara ritraggono pose ed espressioni davvero esilaranti. Meno d’impatto invece il nuovo titolo annunciato all’attuale GamesCOM, parliamo di Space Pop. In sostanza si tratta di una sfida a due giocatori nella quale si dovranno far esplodere il maggior numero di bolle d’aria. La peculiarità del gioco è l’assenza di gravità, quindi mimando il gesto di un uccello in volo salirete verso il soffitto, mentre portando le mani adiacenti al corpo tornerete a terra. Macchinoso e difficile da gestire soprattutto in spazi ristretti. E’ stato poi il turno del racing game Joy Ride. La gara si è conclusa con un rovinoso settimo posto e gran parte del bordo pista distrutto. Durante il primo giro abbiamo avuto difficoltà nel calibrare l’angolazione delle braccia, con un po’ di pratica si possono ottenere ottimi risultati, nonostante tutto si sente la mancanza di un supporto fisico, poiché le braccia tendono ad appesantirsi e di conseguenza la loro posizione cambia di continuo durante le curve. Per dare una spinta extra al veicolo basterà estendere le braccia in avanti con energia, soprattutto in prossimità delle rampe, per effettuare salti lunghissimi e acrobazie aeree. Senza un attimo di respiro eccoci nella saletta che accoglie il titolo musicale di Harmonix, Dance Central. Oltre a noi erano presenti ragazzi del pubblico i quali si sono scatenati con Poker Face di Lady GaGa. Il gioco vi metterà di fronte ad un avatar il quale vi mostrerà i passi da eseguire, sulla destra scorreranno le informazioni sul movimento esatto cui attenersi. Una volta capito il meccanismo è facile buttarsi nella mischia poiché il personaggio virtuale non si fermerà se voi sbaglierete un passo, semplicemente guadagnerete meno punti. Il funzionamento di tale sistema è in parte simile a quello di Rock Band, se la nota è sbagliata il moltiplicatore riparte da zero: in sostanza non perderete mai, anche inanellando una serie imbarazzante di errori. Con questo titolo, Microsoft sembra voler puntare molto sul mondo femminile, il quale è in costante crescita all’interno del mercato videoludico.
Kinect – La line up completa – seconda parteUn altro prodotto adatto alle ragazze e ai più piccini in generale è senza dubbio Kinectimals. Irresistibili cuccioli delle creature più belle e imponenti della natura saranno i nuovi compagni di giochi dei bambini. Nella demo presentata carezze e dolci appellativi (in tedesco) si sono sprecati. Nonostante tutto abbiamo potuto vedere una nuova fase di gameplay nella quale il cucciolo di leone doveva affrontare un percorso ad ostacoli. Staccionate, esili alberi sui cui mantenere l’equilibrio e cilindri dove strisciare hanno condito il piccolo circuito. Titolo perfetto per i giovanissimi.Non poteva mancare all’appello l’ultima avventura del giovane Harry Potter. Ne I Doni della Morte avrete il controllo sulla bacchetta del mago mentre si muove da solo attraverso lo stage. Questa modalità è in sostanza una prova a tempo dove numerosi mangiamorte appaiono dal nulla, compito vostro stenderli con la magia tentando di impiegare il minor tempo possibile. Purtroppo il rilevamento dei movimenti non è attualmente dei migliori, più volte la bacchetta non si è mossa al relativo comando, lasciando perplessi i presenti in sala. Dai maghi ai porcospini, stiamo ovviamente parlando di Sonic Free Riders. La serie di corse su skateboard volanti ispirata al mondo della mascotte SEGA vuole offrire un’esperienza unica grazie all’uso del Kinect. Probabilmente questo è il titolo più difficile da controllare a causa del peculiare mezzo di cui fa uso, difatti durante le curve abbiamo avuto diversi grattacapi nel capire esattamente con quale inclinazione piegare il corpo. I problemi maggiori si sono verificati al momento di utilizzare un particolare power up a forma di polipo. Per attivarlo era necessario schiacciare il pulsante rosso situato sulla testa, mimando quindi una sorta di schiaffo verso il basso: nonostante tutti i nostri tentativi non siamo mai riusciti a sfruttarlo. Sonic Riders ha una curva d’apprendimento più alta degli altri titoli mostrati oggi, sicuramente uno di quelli che possono potenzialmente sfruttare meglio la periferica.La chiusura del tour è stata affidata ad un’altra compilation di minigiochi, ovvero Kinect Sports. Precisiamo che non si potevano provare tutte le specialità annunciate, ad esempio la pallavolo e il ping pong erano assenti. In primis siamo scesi sul campo di calcio per sfoderare le italiche doti calcistiche: talento a parte, il movimento delle gambe sembra essere attualmente il punto debole di Kinect, in quanto più volte il tiro in porta non veniva calcolato, solo provando ripetutamente si riusciva nell’intento. Difetto che si riflette sulle discipline d’atletica leggera come i cento metri, dove nonostante un movimento pressoché perfetto di gambe e braccia l’avatar virtuale risultava molto lento nella corsa. Discorso diverso per il salto in lungo ed il lancio del giavellotto. Il primo è molto semplice e riesce a calcolare in maniera precisa il punto di stacco del salto, il secondo si comporta in maniera del tutto simile, anche se la potenza del lancio non è direttamente proporzionale alla velocità con cui si sposta il braccio. A chiudere una breve sessione con il bowling, probabilmente la disciplina meno riuscita del pacchetto offerto dalla demo: il lancio della palla avviene in maniera poco precisa, compromettendo sin dall’inizio la buona riuscita del tiro.
– Adatto a tutti
– Facile da usare
Kinect ha rivelato i suoi alti e i suoi bassi, anche se quest’ultimi sono purtroppo la maggioranza. Da parte nostra rimangono le perplessità sulla mancanza di un supporto fisico per aiutare la periferica in diversi ambiti. In sostanza ogni titolo visto nello showfloor e nelle salette private è costruito su binari, quindi il movimento base non è mai deciso dal giocatore, ma dal sistema, confinando così l’esperienza di gameplay a un paio di azioni rudimentali. C’è ancora molto da lavorare, Kinect ha tutto da dimostrare anche a fronte del prezzo di lancio non abbordabile per tutti. Le potenzialità per creare titoli divertenti e inventare integrazioni interessanti ci sono tutte, ma senza un massiccio lavoro di rifinitura siamo ben lontani dalle periferiche di Nintendo e Sony.