Activision Blizzard ancora nei guai: tre investitori accusati di insider trading

Non c'è pace per Activision Blizzard, che stavolta si ritrova con un'accusa di insider trading nei meandri dell'affare con Microsoft.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Era abbastanza ovvio che l'acquisizione Activision Blizzard-Microsoft non sarebbe passata inosservata, in un modo o nell'altro.

D'altronde si tratta dell'unione di alcune delle aziende più importanti del mondo dei videogiochi, proprietarie di marchi come Call of Duty e... beh, Xbox.

Un'affare su cui sono già emerse moltissime storie controverse, come quella che riguarda il fatto che Bobby Kotick avrebbe mentito agli investitori sulla manovra economica.

Anche se, fin da subito, l'affare Activision Blizzard-Microsoft è stato preso di mira, mentre i responsabili della Casa di Redmond hanno sempre risposto con serenità.

La notizia di oggi proviene da un report di IGN US, che getta ulteriori ombre sulla storia economica più importante che il mercato dei videogiochi abbia mai visto.

A quanto pare, tre investitori sono indagati per il reato di insider trading, relativo all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

L'insider trading, per chi non lo sapesse, è un reato per il quale si sfruttano delle informazioni confidenziali (oppure ottenute in modo illecito) per ottenere un vantaggio nel mercato.

Se si viene a sapere che un'azienda sta per comunicare qualcosa di molto negativo, che potrebbe far crollare le borse, si vendono quote quando ancora sono di grande valore. Al contrario, vengo a sapere che ci sarà un grande annuncio riguardo una realtà, che farà schizzare in alto il valore? Si comprano le quote, per poi usufruire dell'impennata di valore.

Proprio questo è quello che è successo, stando all'indagine originale del Wall Street Journal, a Barry Diller, Alexander von Furstenberg e David Geffen. I tre azionisti avrebbero investito $108 milioni qualche giorno prima dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

L'affare è stato portato avanti da JPMorgan Chase & Co., che successivamente ha riportato i dati alle forze dell'ordine una volta che l'affare è diventato pubblico. Una volta scoperto il tempismo sospetto dell'investimento, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato l'indagine.

Diller si è descritto come un "amico di lunga data" di Bobby Kotick, così come gli altri due investitori. Lo stesso Kotick che sta causando altri problemi ad Activision Blizzard, per la fuga di sviluppatori.

In uno dei retroscena dell'acquisizione è stato raccontato il tempismo con cui l'affare con Microsoft è iniziato, e poi concluso, e c'entrano i famosi scandali.

Anche la Federal Trade Commission ha preso di mira questa acquisizione, chissà come finirà?

Quando le indagini finiranno, tutti i giochi Activision Blizzard finiranno dentro Xbox Game Pass: avete già fatto un abbonamento?