Recensione

When Vikings Attack

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a cura di Sora

Alcune volte per dar vita ad un prodotto di qualità, che sia un film, un videogioco o un libro, c’è bisogno di una svolta in senso lato, magari tentando di arrivare dove nessuno mai è arrivato, grazie a idee originali e innovazioni di diverso genere. Non è facile, ovviamente. Spesso la mancanza di creatività induce a ispirarsi ad opere già affermate, riprendendone le basi per filo e per segno, oppure sviluppando nuovi concept grazie a spunti importanti. Tuttavia, fa sempre piacere vedere novità, mettere le mani su un gioco mai visto prima né a livello di gameplay, né a livello di idee, videoludicamente parlando. A riuscire in questo intento sono i due fondatori di Clever Beans, che nonostante abbiano creato un piccolo studio esordiente, sono tutt’altro che privi di esperienza e ciò si evince dal loro lavoro: When Vikings Attack è infatti un minestrone di componenti ben congegnate e complementari tra loro, in grado di dare vita ad un titolo davvero piacevole. Vediamo perché.

Ma non è finita da un pezzo l’era dei Vichinghi?
Simpatico sin dalle prime battute, il gioco ci mette davanti una trama piuttosto stramba ma davvero particolare: i Vichinghi sono tornati! Si direbbe “bene, abbiamo a che fare con un gioco a stampo storico”, ma ecco che Clever Beans cambia rotta, rendendo questo ritorno fantasioso del popolo dei bruti, soltanto un pretesto per una scazzottata e… qualcosa di più! Già dal filmato iniziale abbiamo modo di vedere la follia, in senso buono, del prodotto (e degli sviluppatori?), che pone il restante popolo dei Vichinghi sopravvissuti decisi ad invadere una Gran Bretagna degli anni ’70. A difendere la patria ci sono però i cittadini inglesi, che proprio non ci stanno a lasciare ai Vichinghi tutto ciò che gli appartiene, come i loro beni e le loro case. Così, riunendosi in piccoli gruppi rivoltosi, sembrano dare vita a veri e propri moti rivoluzionari seminando il panico per la verde Inghilterra. Tutto suona semplice e simpatico allo stesso tempo, infatti è proprio così che il team di sviluppo voleva il suo titolo: qualcosa di immediato, alla portata di tutti e che potesse essere giocato in qualsiasi momento e situazione, da qui il collegamento con PS Vita viene quindi automatico e le funzionalità cross play e cross save sembrano la naturale evoluzione del progetto. 
Nei panni dei civili inglesi, saremo dunque noi a dover respingere l’offensiva vichinga a suon di… oggetti. L’espediente è riuscito ed è assolutamente divertente, infatti dovremo lanciare contro i gruppi d’assalto del popolo avversario, qualsiasi cosa ci capiti sotto tiro. Ed è così che ci ritroveremo a scaraventare contro un gruppo di Vichinghi una cabina telefonica, un palo della luce, una panchina, un trattore, o una balla di fieno. Il tutto suona davvero esilarante e vedere su schermo interi paesi e campagne messi a soqquadro, da gruppi di persone che danno vita ad una vera e propria controversia, è senza dubbio divertente anche senza avere il pad in mano. Potete immaginare una sorta di battaglia con le palle di neve: lo scopo è semplicemente colpire l’avversario dalla distanza e riuscire allo stesso tempo a schivare la controffensiva. Naturalmente non finisce qui, altrimenti la semplicità di cui parlavamo prima sarebbe risultata oltremodo eccessiva. È importante che il nostro gruppo di rivoltosi cresca di numero, in modo tale di poter sollevare oggetti più grandi e pesanti. Vi ricordate Katamari Damacy? Le meccaniche di gioco hanno qualcosa in comune: anche nel titolo di Clever Beans, infatti, per poter usufruire di oggetti sempre più grandi, c’è bisogno che anche il gruppo di rivoltosi cresca. Una sola persona, ad esempio, non riuscirebbe mai a sollevare un’automobile, ma già in cinque o sei membri è fattibile. Così è importante cercare di accumulare quanti più ribelli possibili per due motivi: come appena detto, per poter lanciare oggetti più grandi e quindi in grado di sbaragliare quanti più Vichinghi possibile; e poi, per aumentare il nostro “livello di energia”. La partita viene persa quando l’ultimo dei nostri uomini viene messo KO, per cui avere più ribelli nel gruppo significa anche avere più possibilità di resistere. Ovviamente, muoversi con un gruppo più numeroso significa anche essere più lenti, ma per risolvere questo problema basta semplicemente riuscire a “reclutare” un membro che abbia la caratteristica di aumentare la velocità del gruppo. Per incrementare il numero dei nostri ribelli, basterà semplicemente avvicinarci ai civili che scappano qua e là per l’arena di gioco, spaventati. Una volta agganciati, prenderanno il colore della nostra uniforme e saranno a tutti gli effetti membri della nostra squadra. Di tanto in tanto vedremo un membro con un balloon, il quale indica il potere di cui è dotato. Così, vedendo una scarpetta all’interno sapremo immediatamente che quel membro è in grado di aumentare la nostra velocità, ad esempio. Ci saranno poi due modi per difendersi: o evitare l’oggetto lanciato dall’avversario, riuscendolo a schivare con la pressione della X, che ci garantisce uno scatto nella direzione desiderata, oppure sempre grazie allo stesso tasto, bloccare l’oggetto potendolo riutilizzare a nostro favore. Questa seconda opzione è però possibile solamente se il nostro numero di uomini è in grado di poter sollevare l’oggetto lanciato. Sembra complicato, ma non è così, facciamo un esempio. Nel caso un gruppo di Vichinghi ci lanciasse una panchina contro, e i nostri uomini siano solamente due, non sarebbero mai capaci di bloccare il colpo e prendere “al volo” l’oggetto. Ma se il nostro gruppo fosse composto già da cinque persone, non sarebbe difficile bloccare quella panchina e rispedirla al mittente con tutta la nostra forza
La Gran Bretagna a cartoni animati
Per un titolo del genere, non si poteva ovviamente optare per un design serioso o realistico. Gli sviluppatori hanno infatti ben pensato di proporre uno stile cartoon che si adatta perfettamente al genere, dove i tantissimi colori e le animazioni simpatiche dei personaggi rendono piacevole l’impatto visivo. La grafica è ben curata e non stanca, soprattutto vista la grande fluidità di cui vanta il titolo. Il sonoro risulta abbastanza buono anche se un tantino ripetitivo, i motivetti di sottofondo non sono fastidiosi ma alla lunga cominciano a dare i nervi. Andando a parlare delle modalità, ci troviamo davanti sia quella in singolo che quella multiplayer, vero fulcro del gioco. La prima infatti è abbastanza monotona, l’intelligenza artificiale non è delle migliori e sbaragliare i nemici a suon di oggetti lungo i 15 stage disponibili non ci impegnerà per più di tre ore. Giocare da soli per cui non è proprio consigliabile, per questo è possibile affrontare la modalità principale insieme ad altri amici in locale, oppure ad altri utenti pescati a caso dal PSN. Se da una parte, giocare in più persone aumenta esponenzialmente il divertimento, dall’altra il caos creato sullo schermo diventa spesso eccessivo e non si riesce a godere appieno dell’esperienza di gioco. Inoltre, per giocare in più persone, sono state create tre modalità competitive ma simili tra loro, con lo scopo ultimo di sbaragliare tutti gli uomini dell’avversario come fossero birilli. Il risultato finale è sicuramente un gioco discreto, che riesce ad offrire una buona dose di divertimento a tutti i giocatori, nonostante il rapporto prezzo/longevità non sembri propriamente onesto.

– Folle

– Gameplay innovativo

– Grafica colorata e simpatica

– Fluido anche nei momenti concitati

– In singolo annoia

– Breve

– Troppo caotico in più giocatori

7.0

When Vikings Attack fa del divertimento il suo punto di forza, regalando ben più di un sorriso sia ai grandi che ai piccoli giocatori. La grafica si sposa perfettamente con il genere delle meccaniche di gioco ideate, la giocabilità risulta assolutamente piacevole grazie ad espedienti nuovi e l’impronta donata al titolo non stona affatto nel suo complesso. Peccato per il prezzo un tantino troppo alto per gli standard che ci vengono proposti, per una modalità che in singolo regala davvero poco e per la confusione eccessiva che viene a crearsi giocando in troppi. Nel complesso, tuttavia, non ci si può per nulla lamentare del lavoro svolto da Clever Beans.

Voto Recensione di When Vikings Attack - Recensione


7