Anteprima

UFC 2

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a cura di Dr Whi7es

Il mondo delle arti marziali miste ha visto negli ultimi anni un incredibile aumento di popolarità, anche grazie ad un buon numero di videogiochi particolarmente apprezzati come la serie UFC Undisputed sviluppata da THQ. Dopo il fallimento della compagnia, il compito di continuare questa tradizione è passato ad EA, capace di esordire sulle console di nuova generazione con il buon Ea Sports UFC, che però ha convinto la critica e il pubblico più per l’ottimo comparto tecnico e il buon gameplay che per i contenuti, senza peraltro raggiungere le vette a livello di meccaniche viste nel suo predecessore. Oggi, a distanza di due anni dall’uscita del primo capitolo, siamo volati a Colonia per incontrare gli sviluppatori e provare UFC 2, cercando di scoprire tutte le novità legate alle varie modalità di gioco disponibili. E siamo tornati a casa soddisfatti.

Punching and kicking. But no screaming
Per un principiante l’approccio al gioco può rivelarsi particolarmente complicato, con decine di comandi da padroneggiare prima di poter avere qualche speranza negli incontri. parliamo pur sempre di un titolo simulativo, e non di un accessibile picchiaduro per tutti. Proprio per aiutare questi utenti, gli sviluppatori hanno deciso di rinnovare la modalità allenamento. Una volta scelto il nostro sfidante, potremo personalizzare il livello della sua IA per rispondere alle nostre esigenze: vogliamo migliorare la nostra fase difensiva? Potremo ordinare all’IA di attaccarci con tutti gli strumenti possibili. Vogliamo testare la potenza dei nostri pugni e dei nostri calci? Potremo impostare l’IA sulla difensiva, con l’avversario che si limiterà soltanto a bloccare i nostri colpi senza provare ad attaccarci. All’interno della modalità allenamento sarà inoltre possibile provare il sistema di prese, una delle componenti del gameplay più difficili da padroneggiare. A darci una mano troviamo persino una nuova interfaccia di aiuto che ci spiegherà, a seconda della situazione, quali sono quelle giuste da utilizzare per una data situazione e come eseguirle correttamente.
Ritornano anche le prove abilità, già presenti nello scorso capitolo ma ora completamente rinnovate con sfide tutte nuove. Come per gli altri titoli sportivi targati EA, anche in UFC 2 è stata introdotta la modalità Ultimate Team. A differenza di quanto avviene in FIFA però, qui non ci troveremo a controllare una squadra di atleti realmente esistenti ma dovremo scalare le classifiche con un team di combattenti creati con il potente editor di gioco, che assicura di ottenere risultati stupefacenti, dandoci la chance di intervenire su ogni parametro per creare il nostro alter ego virtuale. Dopo aver creato la nostra squadra arriva il momento di scendere sull’ottagono, affrontando competizioni offline ed online per guadagnare crediti, indispensabili per aprire pacchetti in cui trovare oggetti con cui migliorare le caratteristiche dei nostri atleti. 
Tutta nuova anche la modalità knockout, la più arcade della produzione. Ogni lottatore avrà una propria barra della vita che scenderà inesorabilmente dopo ogni calcio o pugno subito, con il risultato di assistere a match molto intensi e veloci. Caratteristica principale della modalità è la totale assenza delle prese, pensata per costringerci a fare affidamento soltanto sul combattimento in piedi per mandare KO il nostro avversario. Proprio sui knockout si sono concentrati gli sforzi degli sviluppatori (forse per via delle proteste legate proprio ai KO nel primo titolo), con un nuovo sistema fisico che rende ancora più realistici i colpi mandati a segno. Ogni animazione dei KO è poi procedurale e li rende unici e sempre nuovi. 
La modalità principale rimane però la carriera, rinnovata dopo le critiche ricevute nello scorso capitolo e che ci vedrà scalare i vertici della UFC fino a diventare il miglior lottatore al mondo. Per la prima volta nella serie potremo poi decidere di intraprendere questa scalata al comando di una lottatrice femminile, tra le altre cose. 
Dopo ogni incontro potremo scegliere di partecipare ad uno di tre training camp, grazie ai quali potremo migliorare le nostre caratteristiche. Ogni allenamento può essere affrontato a diversi livelli di difficoltà: più questo livello è alto e maggiori saranno i miglioramenti che potremo ottenere, con però il rischio di subire gravi infortuni che ci andranno a penalizzare nei successivi scontri, smorzando ad esempio la potenza dei nostri colpi. A causa della limitata durata della nostra prova non abbiamo potuto però constatare la reale varietà di situazioni all’interno della nostra carriera, quindi non sappiamo ancora se il tutto si trasformerà soltanto in una interminabile serie di match.Chiudono il cerchio delle modalità un editor degli eventi che permetterà agli appassionati di creare il proprio evento dei sogni, scegliendo il numero dei match, gli atleti coinvolti e gli eventuali match per il titolo, e gli eventi live, affrontabili nel corso dell’anno e inseriti per guadagnare crediti spendibili su Ultimate Team. Impossibile al momento giudicare il comparto online del titolo, che vedrà sfidarsi i giocatori in diverse divisioni, che premieranno il vincitore con la conquista del titolo da difendere per il tempo più lungo possibile.

Passi in avanti persino per il comparto tecnico, già notevole nel capitolo precedente. Gli oltre 250 combattenti inseriti costituiscono il roster più grande di sempre e ogni atleta è stato riprodotto nei minimi particolari, migliorando i modelli e con una particolare cura nella fisica dei capelli, che ora reagiscono in modo corretto dopo un colpo ricevuto in piena faccia. Notevoli gli effetti degli impatti durante i match, con i volti dei lottatori che, dopo scontri particolarmente fisici, possono diventare delle vere e proprie maschere di sangue. Poco convincenti invece le arene, presenti in ampio numero ma tutte abbastanza anonime, tanto da dare l’impressione di combattere sempre nello stesso luogo.

– Roster sconfinato

– Netti miglioramenti a gameplay e modalità

La prima prova con UFC 2 ci ha lasciati soddisfatti. All’ottimo gameplay dello scorso capitolo sono state aggiunte numerose modalità che promettono di regalare centinaia e centinaia di ore di gioco agli appassionati. Manca ormai poco all’uscita del gioco e noi non vediamo l’ora di tornare sull’ottagono.