Anteprima

The Bourne Conspiracy

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a cura di Spetz

In questi anni le avventure di Jason Bourne, nate dalla penna di Robert Ludlum, si sono ritagliate uno spazio di rilievo nel panorama cinematografico, diventando un nuovo punto di riferimento per tutti gli appassionati dell’azione pura, degli inseguimenti più frenetici e disperati, delle soluzioni estreme ma geniali, adottate anche in momenti che possono sembrare senza via d’uscita. A poco più di otto mesi dall’uscita nei cinema del terzo capitolo della serie, il freddo killer alla ricerca dell’identità e della memoria perduta, si appresta a giungere anche sulle console di nuova generazione, seppur sotto vesti diverse da quelle del suo storico interprete Matt Damon. In questi giorni abbiamo potuto provare a fondo la demo giocabile e farci un’idea più precisa su quello che sarà il prodotto finale.

Fuga dall’ambasciataIn questa prima missione, viene ripresa una delle scene del primo episodio, nella quale Jason, recandosi all’ambasciata Statunitense di Zurigo, viene individuato ed è costretto a fuggire. In questa situazione il gameplay si concentra esclusivamente sui combattimenti corpo a corpo, sfruttando le immense doti di lottatore del protagonista, che riesce abilmente ad eludere ogni attacco e a contrattaccare con una velocità ed un efficacia stratosferica. Dopo aver messo fuori causa alcuni agenti che si trovano all’ingresso dell’edificio, è immediatamente iniziata la fuga vera e propria. Braccati da uno stuolo di marines armati fino ai denti, l’obiettivo è quello di raggiungere il tetto dell’edificio. Gli attacchi a mani nude si basano principalmente su combo di calci, pugni e schivate che devono essere portati a compimento in sequenza attraverso la pressione degli appositi tasti. Premendo invece un altro pulsante, mentre un nemico cerca di attaccarvi, si attiverà una spettacolare sequenza animata che permette di infliggere danni molto più evidenti e devastanti, culminanti in un colpo mortale nel momento in cui si satura l’apposita barra dell’adrenalina.Un altro elemento da tenere in considerazione durante la fuga è l’Istinto Bourne, che consente di individuare obbiettivi e nemici sul radar: tutti gli elementi dello scenario perderanno colore, mettendo in risalto esclusivamente gli oggetti che rivestono un ruolo strategico fondamentale, o gli individui che minacciano il successo della missione e devono pertanto essere eliminati.Le meccaniche dei colpi sono piuttosto accurate, e anche le animazioni riprendono con fedeltà ed efficacia certe mosse letali che Jason compie nel film, spezzando braccia, ginocchia, setti nasali e quant’altro. Tuttavia i calci richiedono un po’ di applicazione per essere padroneggiati, poichè solamente se ci si trova alla giusta distanza dall’obbiettivo si può eseguire efficacemente il colpo. Capita così, nelle prime fasi, di impartire i comandi senza che questi vengano puntualmente eseguiti, o addirittura di vedere Jason impostare la mossa ma rimanere inesorabilmente immobile in posizioni poco efficaci, subendo in questo modo i contrattacchi degli avversari.

Elimina DivandelenIn questo secondo scenario l’obiettivo è quello di eliminare Ivan Divandelen, un ex generale dell’esercito Turco in mano alla polizia Svizzera e che sta per essere consegnato ai servizi segreti statunitensi. Se in precedenza l’unico mezzo di combattimento era il combattimento corpo a corpo, in questo caso il gameplay si concentra anche su alcuni scontri a fuoco, sfruttando il tipico sistema di coperture dietro a muri e oggetti vari, come casse e automobili, sparsi per lo scenario. Jason infatti dispone di una pistola fin dall’inizio della missione ed è in grado di recuperare dei fucili dai nemici uccisi. Premendo l’apposito tasto ci si può accovacciare in luoghi strategici ed uscire allo scoperto solamente al momento opportuno. Anche in questo caso è presente un indicatore dell’adrenalina che, nel momento in cui viene attivato, attiva una sequenza animata e permette di eliminare chiunque con un unico e letale colpo.Una volta raggiunto l’aereo con cui Divandelen sta cercando di fuggire si deve salire a bordo per sbarazzarsi degli ultimi sopravvissuti tra i suoi scagnozzi, affrontarlo in un corpo a corpo all’ultimo respiro, e infine buttarsi in extremis con un paracadute, pochi istanti prima che l’aereo si schianti rovinosamente su alcune catene montuose sottostanti.

Inseguimento a ParigiCome molti di voi sapranno le avventure di Bourne non sono condite solo da sparatorie e scazzottate, ma da anche avvincenti inseguimenti stradali, talvolta in affollati e tortuosi centri cittadini. In questo caso viene rivisitato l’inseguimento nella città di Parigi a bordo della Mini Cooper di Marie, la ragazza svizzera che aiuta Jason a fuggire da Zurigo e ad indagare sul suo passato. Anche se nel gioco il modello dell’auto si è rinnovato, e ci viene data la possibilità di metterci al volante della nuova Mini Cooper S, l’obiettivo rimane lo stesso, ovvero eludere le volanti della polizia francese. Per farlo è necessario attendere che si liberi l’accesso ad un ponte, unica via di fuga possibile. Il sistema di guida è decisamente arcade e immediato. Purtroppo il tutto non è particolarmente curato, sia per quello che riguarda i movimenti e i dettagli del veicolo che si deve guidare, sia per la natura delle collisioni con le altre autovetture.

La vera pecca del titolo risiede nella sua qualità grafica che si attesta su livelli appena sufficienti, non reggendo il confronto con la realtà attuale delle produzioni di nuova generazione. Gli scenari che abbiamo potuto provare sono di dimensioni piuttosto limitate e avari di dettagli, sia per quello che riguarda gli oggetti presenti sullo schermo che per il rapporto che il protagonista può avere con gli stessi. Al di là del sistema di coperture, di qualche bidone da far esplodere e di una porta da scassinare all’interno dell’ambasciata non ci sono interazioni degne di nota. La sessione in auto è sicuramente quella meno curata dal punto di vista tecnico, con una qualità delle strade e dei palazzi parigini piuttosto imbarazzante se pensiamo che questo titolo è pensato appositamente per Xbox 360 e PS3.

Considerazioni FinaliThe Bourne Conspiracy ci ha convinto per il suo gameplay poliedrico che abbraccia testa a testa degni di un beat‘em up, scontri a fuoco tipici degli shooter in terza persona e, come contorno, gli inseguimenti stradali. La scelta fra tre livelli di difficoltà variabili (principiante, agente e assassino), permetterà di appagare sia i neofiti che i veri appassionati del genere d’azione.Purtroppo la grafica non si è rivelata all’altezza, nondimeno i presupposti per avere un gioco divertente ed emozionante ci sono tutti. La scelta di non dare al protagonista le sembianze di Matt Damon potrebbe sminuirne il carisma ma, sotto un altro punto di vista, la dichiarata natura a sé stante del gioco, svincolato dalla mediocrità che di solito affligge i titoli su licenza, dà una ragionevole tranquillità per il prodotto finale.