Recensione

Splinter Cell

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a cura di Iori Yagami

Il genere “Stealth Action” è molto in voga negli ultimi anni e di certo “Metal Gear Solid” ha rappresentato per gli appassionati di vedeogames un valido motivo per acquistare una PSX. Il gioco della Konami è entrato di forza nell’immaginario collettivo dei videoplayers proprio grazie alla profondità del gameplay.Uno dei tanti pregi di Metal Gear Solid era quello di avere come protagonista un personaggio carismatico come Solid Snake, una trama cinematografica, un’ottimo impatto grafico (per l’epoca a 32 bit, davvero eccezionale) e tanta buona azione. Il successo fu così travolgente che era lecito aspettarsi un seguito, che di fatto arrivò su PS 2. “Sons of Liberty” ha riscosso grandi consensi da parte del pubblico videoludico, ma in parte il gioco ha deluso a causa di una trama poco ispirata e molto inverosimile. Questo però non ha impedito a Konami di annunciare una nuova versione del suo “presunto” capolavoro, denominato Substance e previsto per la maggior parte dei formati.Mentre la grande “K” (mamma tra l’altro dei mitici “Sunset Riders”, “Contra”, “Parodius”, ecc.) era indaffarata a rilasciare nuove info sull’ennesimo Metal Gear, negli studi di Ubi Soft stava nascendo “l’anti-Solid” per eccellenza: Splinter Cell.Il suddetto gioco è stato votato come “Best Game” all’E3 e all’ECTS del 2002, vincendo appunto l’award come migliore gioco d’azione dell’anno. Uscito in esclusiva temporanea per Xbox, Splinter Cell si è ora trasferito su PC con una conversione che non farà rimpiangere la versione “verde-crociata”.Per i pochi che non conoscono ancora Splinter Cell (impossibile!) è giunto il momento di scoprirlo ed entrare nel suo fantastico mondo. Ora andremo ad illustrare tutte le caratteristiche vincenti di questo prodotto, che sarà sicuramente il migliore gioco d’azione su PC del 2003.

Splinter Cell: lezione di stile.Per pubblicizzare a dovere la sua killer application Ubi Soft non ha badato a spese e questo lo si nota subito, appena si ha il gioco tra le mani. La confezione di Splinter Cell è certamente tra le più belle da vedere realizzate fino ad oggi, una chiara dimostrazione di come si dovrebbe creare il package dei cosiddetti campioni d’incasso. Il tutto ci viene presentato con stile e raffinatezza, al punto che si rischia di confonderlo con un romanzo di Clancy! All’interno della scatola troviamo tre CD-Rom, divisi ognuno in un proprio scomparto, accompagnati da immagini del gioco e artwork 3D. Il quarto scomparto è dedicato al manuale di introduzione, dove troviamo, incluso nella confezione, anche un adesivo di Sam Fisher (il protagonista del gioco). Finita la prima analisi puramente estetica, passiamo al resto.Come si può facilmente intuire dal titolo del gioco, Splinter Cell è ispirato ad uno dei libri di Tom Clancy, famoso scrittore di romanzi fantapolitici che ha già firmato grandi successi videoludici come “Rainbow Six” e “Ghost Recon”, mentre per l’industria cinematografica sono stati realizzati film di successo come “Caccia a Ottobre Rosso” ed il recente “Al vertice della Tensione”.Essendo ispirato ai romanzi di Clancy, Splinter Cell è dotato di grande spessore, puntando tutto su una grande atmosfera ed un azzeccatissimo taglio cinematografico. Oltre a queste caratteristiche il titolo Ubi Soft sorprende anche per l’incredibile bontà grafica. Non a caso le animazioni presenti in Splinter Cell sono le migliori mai viste in un videogame. Ma di questo ne parleremo in dettaglio più avanti. Vediamo intanto lo scenario in cui sono ambientate le avvincenti avventure di Splinter Cell…

La Cellula Fantasma.La storia è ambientata nel 2003. In risposta all’uso crescente di sofisticati metodi crittografici digitali che potrebbero nuocere alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, l’NSA (National Security Agency) ha introdotto nuove tecniche per recuperare informazioni. L’iniziativa top-secret, battezzata Third Echelon, segna il ritorno ai classici metodi di spionaggio, caratterizzati però da una migliore tecnologia di combattimento.L’Agenzia utilizza per le sue missioni ad alto rischio delle unità note come “Splinter Cell”, le cellule fantasma. La furtività è la caratteristica principale di questi uomini scelti. L’azione si sposta ora al 10 marzo 2004: la CIA ha contattato gli agenti dell’NSA per la perdita di contatto con l’agente Alison Madison (membro della CIA), incaricata di tenere sotto controllo la diffusione delle comunicazioni in ex -Repubblica sovietica della Georgia. L’agente Blaustein è stato inviato a T’bilisi per indagare sul caso Madison, ma di lui se ne sono perse le tracce. Temendo in un attentato terroristico, Third Echelon ricorre alla “cellula fantasma” Sam Fisher, che viene incaricato di ritrovare gli agenti scomparsi. E così, nei panni del simpatico Sam, verremo inviati sul luogo per fare un pò di chiarezza sulla situazione.Vediamo ora i personaggi principali del gioco:

Sam Fisher.E’ la punta di diamante di Third Echelon, perfetto per ogni missione ad alto rischio. Addestrato come Navy Seal, espertissimo di combattimenti ed infiltrazioni, nonchè ex agente della CIA, Sam Fisher è un uomo ribelle, istintivo ed assolutamente fuori dagli schemi. Curioso, calmo, onesto, ed abile sul lavoro, Sam sa perfettamente i rischi che corre e per questo motivo ama la vita più di chiunque altro.

Colonnello Irving Lambert.Lambert è il coordinatore delle operazioni di Third Echelon. Egli rappresenta la principale fonte di informazioni di Fisher e lo sentiremo spesso parlare con lui grazie al comunicator. Sarà lui a illustrare a Sam gli obiettivi da completare in ogni missione.

Vernon Wilkes, Jr.Assistente logistico di Third Echelon, Wilkes farà un rapporto dettagliato a Sam ogni volta che saranno disponibili nuove armi e nuovi equipaggiamenti.

Anna Grìmsdottir.Capo delle comunicazioni di Third Echelon, Anna è a capo di una piccola squadra di programmatori il cui compito è fornire supporto tecnologico, crittografico e informativo all’operativo su campo. Sarà lei ad assistere Sam negli aspetti tecnologici delle sue missioni.

Diamo ora un breve sguardo ai personaggi “cattivi” del gioco, che incontreremo nel corso dell’avventura:

Kombayn Nikoladze.Sfruttando la sua influenza politica, tecnologica e finanziaria, Nikoladze è stato eletto nuovo presidente della Georgia. La sua ambizione è notevole…

Vyacheslav Grinko. Ex-Spetsnaz (Corpo Speciale russi), Grinko ora è il “luogotenente” di Nikoladze della mafia russa.

Hamlet.E’ l’autista personale di Grinko.

Colonnelli georgiani.Sotto questo nome sono riuniti il comando dei militari/mercenari di tutto il mondo di Nikoladze. Molti colonnelli fanno parte delle cellule dell’esercito mercenario georgiano. A differenza dei normali militari, essi sono a conoscenza di informazioni su determinate aree.

Philip Masse.Reclutato per la sua vasta conoscenza informatica, Philip è direttamente responsabile della crisi georgiana.

Ufficiali cinesi.Il comando dell’esercito di liberazione popolare cinese. Spesso questi ufficiali dispongono di informazioni fondamentali, che Sam può sfruttare per portare a termine le sue missioni. Per questo motivo è utile non eliminarli.

Mission Impossible.Subito dopo l’introduzione (davvero splendida) del gioco ci ritroveremo davanti il menù principale, dove potremo fare i nostri settaggi (grafici, sonoro, controlli, ecc.). Una volta iniziata la partita dovremo creare un profilo e di seguito verremo introdotti all’interno del gioco. All’inizio dovremo affrontare un tutorial, davvero utile per fare pratica con i controlli del gioco. Una volta superata questa fase prenderemo parte alla prima missione di Splinter Cell. In questa prima avventura verremo inviati in Georgia, dove dovremo trovare informazioni su Blaustein.Scopriremo ben presto le notevoli potenzialità di cui è provvisto il titolo Ubi Soft. Sam Fisher infatti potrà fare davvero di tutto e la varietà dei movimenti è estremamente realistica. Le situazioni in cui si troverà Sam lo porteranno spesso a ricorrere proprio alle sue doti “furtive”, che lo vedranno muoversi silenziosamente senza che i nemici si accorgano di lui.Sam è dotato di tante mosse avanzate, come ad esempio rotolare, nascondersi dietro ad un muro, la mitica sospensione tra due pareti (fantastica da vedere!) , arrampicarsi, scivolare su un cavo, e tanto altro ancora. Imparare a compiere tutti questi movimenti è indispensabile per poter sfruttare al meglio le potenzialità del nostro personaggio e portare a termine le varie missioni che ci verranno proposte. Fortunatamente i controlli del gioco sono abbastanza semplici da impare e, anche senza l’uso del joypad (inspiegabilmente assente), non sarà impossibile prendere il controllo totale di Sam. Certo, con la tastiera ci si sentirà all’inizio un pò limitati nei movimenti, ma una volta fatta l’abitudine Splinter Cell è il classico gioco che non mollerete più!Oltre alla grande varietà di movimenti, Sam Fisher è dotato anche di un ampio arsenale e di tanti utili oggetti che potremo utilizzare durante le missioni. Presente anche una grande interattività con lo scenario, come ad esempio utilizzare il PC e accendere le luci, o ancora usare i nemici come scudi umani. Il nostro arsenale annovera le seguenti armi ed oggetti:

Fucile Automatico SC-20K M.A.W.S. ( Modular Assault Weapon System), leggero e compatto è un’arma ugualmente potente. Grazie alla sua versatilità, questa è l’arma preferita da Sam durante le incursioni in territorio nemico.

Proiettili di gomma. Un proiettile ad alto impatto, non penetrante, ideato principalmente per stordire.

Microcamera adesiva.Una micro-telecamera, completa di panoramica e zoom, oltre alla modalità di visione notturna e termica. La telecamera invia le sue immagini direttamente sull’OPSAT di Sam ed è l’ideale nelle missioni di ricognizione e raccolta di informazioni segrete.

Proiettile elettrico.Si tratta di un dispositivo con scarica ad alto voltaggio, ricoperto di resina adesiva. Questo si attacca al corpo del nemico, rilasciando una potente scarica elettrica immobilizzante. Se sparato in acqua o in zone bagnate, esso neutralizzerà più avversari contemporaneamente.

Granata fumogena.La granata standard al CS (l’orto-clorobenzilidene malononitrile) può stordire interi gruppi di nemici. L’esposizione a questo tipo di gas può causare violenta crisi respiratoria e l’esposizione prolungata causa la perdita di conoscenza.

Telecamera az. diversiva.Si tratta di una versione modificata della micro-telecamera. Si può attivare questo dispositivo per attirare i nemici con un suono e per diffondere una nube di gas, che neutralizzerà il nemico nelle vicinanze.

Pistola SC 5.72mmIl modello tattico dell’SC 5.72mm, con selettore di fuoco a colpo singolo ed un caricatore a 20 colpi, è equipaggiato di silenziatore e frangifiamma. I suoi proiettili offrono un buon livello di penetrazione contro i moderni giubbotti antiproiettili. Per selezionarla basterà evidenziarla dall’inventario rapido ed equipaggiarla (tasto E).

Grimaldello.Lo standard per gli scassinatori, il grimaldello è utilissimo per aprire le normali serrature cilindriche. Anche questo oggetto è presente nell’inventario rapido. Per utilizzarlo, una volta selezionato, basterà la pressione del tasto del mouse.

Microfono laser: T.A.K., (Tactical Audio Kit, kit audio tattico).Un microfono laser, integrato nell’SC-20K 5.56mm, che consente all’utente di percepire le vibrazioni su alcuni tipi di superficie. Di solito viene usato per ascoltare le conversazioni.

Jammer.Questo utile oggetto emette impulsi a microonde che interagiscono con i segnali emessi dalle telecamere di sorveglianza.

Cavo ottico.Questo cavo munito di telecamera può essere infilato sotto le porte per vedere cosa c’è dall’altra parte. Questo dispositivo potrà essere utilizzato anche con il visore notturno attivato.

Kit di scasso monouso.Questo kit di scasso agisce sulle normali serrature cilindriche, frantumando i perni per aprire le porte.

Mina a muro.Questo è un congegno esplosivo sensibile ai movimenti, che può essere fissato su quasi tutti i tipi di superficie.

Illuminante chimico.Questi sono delle leggere barre di plastica a base di un agente chimico binario. Quando i contenitori interni vengono rotti, gli agenti chimici si mescolano, facendo illuminare la barra. Questi oggetti sono utilissimi per attirare e distrarre i nemici.

Illuminante d’emergenza.Sono molto simili a quelli chimici, questo tipo di illuminanti standard emettono anche molto calore, rendendoli utili per confondere i sensori termici.

Granata a frammentazione.La granata a frammentazione 14-oz M67 contiene quasi 2 etti di esplosivo ed ha il diametro di circa 6 cm. Durante la detonazione vengono diffuse nell’ambiente circostante un gran numero di schegge ad alta velocità.

Completano la carrellata degli oggetti il Kit Medico, utile a ripristinare l’energia vitale di Sam, e la Cassetta Portamunizioni, che ci fornisce la ricarica delle munizioni per la nostra arma.

Un gioco dalla rara bellezza visiva.Oltre al gameplay ispirato e profondo, Splinter Cell è dotato della più incredibile realizzazione tecnica mai vista su console e PC per un gioco di questo genere. Non so davvero da dove cominciare per elencare tutte le qualità grafiche di cui è provvisto il titolo di Ubi Soft!Esteticamente è un vero gioiello e si nota lo sforzo dei programmatori per averlo reso fedele alla versione Xbox. Gli scenari sono tutti altamente evocativi e privi di imperfezioni come pop-up, nebbia, ecc. Gli effetti speciali si sprecano ed è una gioia per gli occhi assistere ad un tale spettacolo visivo. Ombre calcolate in real time, effetti di luce dinamici, texture di qualità elevata, e tanto altro ancora. Insomma, a livello visivo, non c’è un difetto.Ad esempio le fiamme e le esplosioni sono realizzate in maniera impressionante e realistica. In poche parole sembrano vere… Non a caso l’engine grafico di Splinter Cell è lo stesso dei nuovi Unreal, vale a dire spettacolarità a “tempo pieno” senza dover rinunciare alla fluidità.Ci sono altre finezze tecniche che meritano di essere riportate, come ad esempio la visualizzazione del visore notturno. Una volta attivato potremo vedere quello che fino a pochi attimi prima ci veniva negato a causa dell’oscurità. Un’altra cosa che mi ha fatto veramente entusiasmare è stata quella di trovare una perfetta dinamica degli scontri a fuoco. Capiterà spesso di lasciare grossi fori delle pallottole sui muri. Il bello è che non scompariranno, come invece accade in tanti altri titoli (tanto per fare un esempio, “Confidential Mission” per Dreamcast), ma rimarranno sempre ben visibili.Grandissima anche l’introduzione, che si segnala per l’ottimo impatto cinematografico con tanto di titoli di testa. Vi sembrerà di vedere un film.A questo punto se pensate che abbia già detto tutto del reparto grafico di Splinter Cell vi sbagliate di grosso. Il punto di forza del titolo Ubi Soft risiede proprio nella bellezza delle animazioni. Vedere in movimento Sam Fisher è la cosa più sbalorditiva che mi sia capitata negli ultimi tempi. Ho visto Ryo di “Shenmue”, Claire di “Resident Evil – Code Veronica”, Solid e Raiden di “Metal Gear Solid 2”, eppure a confronto con il protagonista di Splinter Cell sembrano dannatamente “finti”. Sam cammina, corre, salta, si arrampica, si accovaccia, detto in altri termini è un uomo vero, in carne ed ossa. Con questo non voglio dire che i personaggi dei giochi appena citati non siano realistici, ma solo che, come grado di perfezione, Sam Fisher sfiora il fotorealismo. Per farvi un’altro esempio posso citare la fase dove Sam si serve del computer. Qui il nostro eroe virtuale muoverà le dita delle mani sulla tastiera in maniera ultra-realistica.Sono sicuro che vedendo il gioco in movimento molti di voi potreste pensare che per le animazioni Ubi Soft abbia fatto ricorso alla ormai immancabile tecnica del Motion Capture, ma la verità è un’altra. Come lo stesso Steve Dupont ha affermato in varie interviste, “per animare Sam Fisher si è ricorso alla tecnica manuale. Utilizzando il Motion Capture si sarebbe perso più tempo per avere una buona resa su schermo. Abbiamo optato per la soluzione manuale che ci ha fatto risparmiare tempo con risultati tra l’altro molto soddisfacenti”. Che il Motion Capture sia definitivamente tramontato? Una cosa è certa: Splinter Cell è un gioco tecnologicamente molto avanzato.Come avrete capito Splinter Cell è un gioco abbastanza “pesante” da far girare. L’installazione del capolavoro Ubi Soft su PC richiede 2.1 GB di spazio su disco. Richiesta inoltre una scheda video molto potente, come ad esempio GeForce 4. Nonostante tutto i programmatori hanno assicurato che il gioco girerà senza problemi anche in requisiti minimi.

La classe non è acqua. Splinter Cell si fa apprezzare anche sul versante sonoro. Le musiche sono davvero ben realizzate e perfettamente in tema con l’ambientazione da film di spionaggio. Se la OST è molto coinvolgente, la parte del leone la fa il doppiaggio. Sam Fisher ha la voce del mitico Luca Ward (Banderas, Reeves, Costner, ecc.) che come sempre ha dato prova di grande professionalità interpretando il nostro eroe con un timbro vocale carismatico e mai fuori luogo. Gli altri personaggi (che lascio a voi il gusto di scoprire) sono doppiati da Fabio Boccanera (Ben Affleck), Francesco Prando (Tom Hanks), Chiara Colizzi (Nicole Kidman), e tanti altri ancora.Per quanto riguarda la giocabilità, come ho già accennato in precedenza, grandi problemi non ce ne sono. Con le frecce controlleremo Sam, mentre il mouse è adibito alla funzione di sparo e controllo della visuale. Altri tasti serviranno per saltare, armarsi, salvare il gioco, ecc. Pur con le dovute difficoltà iniziali, man mano che si procede nell’azione si acquisisce una buona padronanza dei controlli. Ad ogni modo mi chiedo come mai Ubi Soft non abbia ottimizzato i controlli anche per il joypad, sicuramente più adatto a questo genere di giochi (come di solito fanno Sega e Capcom nelle produzioni PC). Questa periferica, tanto cara a noi giocatori console, avrebbe sicuramente giovato a Splinter Cell, rendendo la giocabilità fedelissima a quella della versione Xbox. Pazienza. In ogni caso ribadisco l’estrema giocabilità del titolo, basterà fare solo un pò di pratica in più per coordinare i movimenti delle mani su tastiera e mouse. Di azione ne troveremo davvero tanta e non vi stancherete molto facilmente. Le ore passeranno senza che ve ne accorgiate. La difficoltà è ben calibrata e credo che con un pò di pratica (e pazienza) riuscirete a risolvere anche i passaggi più ostici. Su PC poi è possibile salvare la partita in ogni momento (con la pressione del tasto F5), caratteristica assente su Xbox. Per tutti questi motivi la longevità è garantita per mesi e anche dopo averlo finito (vi posso assicurare che ne passerà di tempo) tornerete a giocarci nuovamente, grazie alle sue innumerevoli qualità. Il carisma del protagonista unito all’ambientazione di stampo cinematografico rendono Splinter Cell un titolo immortale, che saprà affascinare ogni tipo di giocatore. Ne uscissero più spesso di giochi così per PC…

HARDWARE

Requisiti di sistema (minimi e massimi): Windows 98/ME/2000/XP, processore Pentium III 800/1000 MHz oppure AMD Athlon equivalente, 256 MB di RAM, scheda video 32/64 MB, scheda audio compatibile con DirectX 8.1, utilizza DirectX 8.1, CD-ROM 8x, 1,5 GB di spazio su disco rigido (in requisiti minimi) e 2,1 GB di spazio su disco rigido (in requisiti massimi), mouse e tastiera. Schede video supportate: NVidia GeForce 2/3/4 (tutti i modelli), ATI Radeon 8500/9000/9500/9700, e Matrox Parhelia.

MULTIPLAYER

Assente.

Grafica e Sonoro di alto livello

Gameplay estremamente profondo

Una vera Killer Application anche su PC!

Controlli a volte difficoltosi

9.2

Lo abbiamo atteso per mesi e alla fine Splinter Cell è giunto sui nostri PC. E’ difficile spiegare le sensazioni che si provano giocando a questo titolo. Quello che ci troviamo di fronte è un gioco sviluppato con grande professionalità. Grafica e sonoro hanno mantenuto le aspettative e in più abbiamo una giocabilità e longevità davvero invidiabili.

Splinter Cell è un gioco che convince, seduce, e appassiona. Tutto questo è reso possibile grazie alla sua carismatica fama di “killer application”. Sono pochi i giochi che mantengono le promesse fatte durante i mesi che precedono l’uscita, eppure questo Splinter Cell ci è riuscito in pieno. Sarà che si sentiva nell’aria, sarà che concorrenti validi in giro al momento non ce ne sono, c’è solo da dire che lascia contenti perchè mantiene pienamente tutte le aspettative.

Mi ha particolarmente colpito la profondità del gameplay, merito dei programmatori di Ubi Soft che hanno realizzato il tutto con una certa logica senza pensare solo all’aspetto visivo (peraltro strabiliante). L’unico (microscopico) neo che attribuisco a Splinter Cell è la scelta, da parte di Ubi Soft, di non aver ottimizzato i controlli del gioco anche per i joypad, ma di fronte ad un capolavoro come questo ci si passa volentieri sopra.

Splinter Cell è il classico titolo che vi farà perdere la cognizione del tempo e probabilmente nessun altro gioco dello stesso genere può scalzarlo dal trono. Certo, tra poco uscirà “Metal Gear Solid 2 Substance”, ma è “questo” il gioco che non dovete assolutamente lasciarvi sfuggire, altrimenti lo rimpiangerete per il resto della vostra vita. Il titolo Ubi Soft è il migliore gioco d’azione uscito negli ultimi tempi su PC.

A conti fatti non mi rimane che consigliare caldamente l’acquisto di Tom Clancy’s Splinter Cell. Un grande classico che non può mancare nella vostra collezione.

Voto Recensione di Splinter Cell - Recensione


9.2