Recensione

Solstice

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a cura di erik369

Quello videoludico è il medium che più di ogni altro può vantare un’incredibile eterogeneità. Già all’interno delle stesso genere è possibile trovare videogiochi profondamente differenti, dotati di un’identità univoca grazie ai numerosi elementi che lo compongono, i quali interagiscono e si amalgamano in un numero di modi estremamente ampio. Nonostante questo si è sempre soliti associare il videogioco ad una particolare caratteristica, prerogativa di questo medium. Parliamo dell’interattività, e, di conseguenza, del gameplay stesso. Un videogioco per essere tale deve possedere delle basi che permettano al giocatore di interagire con il prodotto in questione. Tuttavia alcuni titoli che si fregiano della nomea di videogioco conservano un grado di interazione talmente ridotto da rappresentare degli esempi limite. Esempio più calzante è quello delle visual novel, genere in cui il gameplay è ridotto talmente tanto all’osso da potersi considerare praticamente inesistente. Solstice, realizzato dagli indipendenti MoaCube, fa proprio parte di questa categoria di videogiochi, i quali si è soliti amare od odiare profondamente.

Non è tutto oro quel che luccicaSolstice è in tutto è per tutto una visual novel. All’interno di esso non troverete alcun tipo di elemento di gameplay che non sia la possibilità di scegliere tra diverse opzioni di dialogo, attraverso le quali è possibile modificare profondamente il corso degli eventi. Prima di approfondire la questione è però necessario fare un passo indietro e contestualizzare il mondo che i MoaCube hanno costruito nella realizzazione del loro titolo. Solstice si svolge in un universo fantastico, in un mondo dove la tecnologia e la magia sono due entità distinte ma complementari, in grado di plasmare la realtà e realizzare opere incredibili. Lo sforzo congiunto di questi due sfere delle conoscenza ha dato vita ad un vero e proprio miracolo: una metropoli situata nel gelido Nord, luogo già inospitale nelle brevi stagioni estive, ma assolutamente letale durante il freddissimo inverno. La città si erge nel mezzo del nulla come un gioiello tra i rifiuti, in grado di abbagliare ed affascinare chiunque ne senta parlare. Poco prima del solstizio, chiunque ne abbia la facoltà, decide di abbandonare temporaneamente l’insediamento, in quanto quest’ultimo verrà completamente tagliato fuori dal mondo per i successivi mesi. Solo una manciata di persone rimane all’interno della città, confrontandosi con l’oppressione derivante dalla solitudine. Tuttavia la solitudine è l’ultimo dei problemi che i cittadini sono costretti a fronteggiare in questa oasi nel deserto. Dire che non è tutto oro quel che luccica sarebbe solo un eufemismo, se ci si confronta con le verità che si celano dietro il Gioiello del Nord.Vorremo dirvi molto altro riguardo all’ambientazione realizzata dai MoaCube, ma finiremo soltanto con il rovinarvi il piacere di una scoperta che avviene tassello per tassello, in modo lento ma costante, fino a farvi raggiungere una consapevolezza squisitamente completa di ciò che sta realmente accadendo nel Nord. Vi possiamo assicurare però di aver apprezzato non poco il lavoro di scrittura che si cela dietro il background di Solstice, qualità che caratterizza anche la storia che il giocatore sarà portato ad intraprendere. Senza rivelare troppo possiamo dirvi che essa dimostra una grande coerenza e un numero di ramificazioni abbastanza elevato da farvi riaffrontare un determinato arco narrativo, così da poterne vedere i vari esiti. Abbiamo già detto come Solstice mantenga l’impostazione interattiva tipica delle visual novel, con scelte che possono influenzare significativamente l’andamento della storia. I MoaCube hanno implementato un vasto quantitativo di scelte di dialogo possibili, ognuna delle quali ha un peso differente nei confronti della narrativa. Non tutte le scelte infatti cambiano significativamente il corso della storia, ma anche le più insignificanti possono portare profonde variazioni ai finali o mostrare addirittura sequenze di storia alternative. Altre ancora invece ci permetteranno di approfondire determinate vicende e personaggi, dando al giocatore uno spettro di informazioni vario ed esaustivo.Anche i personaggi godono di una caratterizzazione ottima, capace di donare ad ognuno di essi un’identità precisa e facilmente riconoscibile dal giocatore. Incontrerete personalità di ogni tipo in Solstice, ognuna delle quali ha anch’essa un background degno di un protagonista, il quale può essere o non essere rivelato in base alle proprie scelte. Il giocatore impersonerà ben due personaggi i cui destini sono profondamente legati alla città. Entrambi costruiranno relazioni con ogni abitante presente, la cui natura sarà attribuibile in larga parte al giocatore. Persino il rapporto instaurato tra i due protagonisti può essere modificato profondamente in base alle scelte compiute. Quando si è in grado di poter riconoscere perfettamente ogni singolo personaggio presente in una storia, ci si rende conto di quanto siano stati ben realizzati.

Gioiello del NordAvete potuto constatare il nostro apprezzamento per il lavoro di scrittura che si cela dietro Solstice. Tuttavia appurare tale qualità ha richiesto del tempo, tempo che qualcuno potrebbe non dedicare se privo di stimoli. In questo contesto ciò che più colpisce inizialmente del titolo dei MoaCube sta proprio nel comparto artistico e sonoro. Solstice è realizzato interamente con splendide illustrazione disegnate a mano, incantevoli tanto nella realizzazione degli sfondi, quanto in quella dei personaggi. Un tripudio di colori accesi valorizzano perfettamente la sfarzosità  che contraddistingue il Gioiello del Nord, mentre lo stile caratteristico dei personaggi contribuisce ad approfondirne l’identità, senza contare l’incredibile cura per i dettagli inserita dagli sviluppatori in ognuno di questi aspetti. Anche le tracce musicali e gli effetti sonori sono stati realizzati con una cura certosina, essendo in grado di non distogliere l’attenzione del giocatore dagli eventi narrativi, pur tuttavia facendogli perfettamente rendere conto del tipo di atmosfera che persiste in una determinata situazione.Nonostante quanto detto Solstice non è esente da difetti. Il primo di essi è caratterizzato dall’assenza di un doppiaggio. Sappiamo che il team di sviluppo è indipendente, e, in quanto tale, dispone di risorse limitate che sono state destinate a qualcosa di più importante del mero doppiaggio. Tuttavia non possiamo fare a meno di pensare quanto la produzione in generale ne avrebbe guadagno se avesse potuto vantare di un doppiaggio degno di questo nome. Il grande numero di testi presenti richiede una concentrazione particolare da parte del giocatore, il quale non farà altro che leggere righe e righe di testo, indipendentemente da quanto esse siano ben scritte. Un buon doppiaggio avrebbe potuto rendere l’esperienza più piacevole e avrebbe potuto aggiungere un’ulteriore grado di complessità ai personaggi.Il secondo problema, ben più grave del primo, è rappresentato dall’assenza della lingua italiana. Siamo consapevoli che ciò impedirà a molti di godersi il titolo, in quanto basato unicamente sulla narrativa. Purtroppo se non avete una buona conoscenza della lingua inglese fareste meglio a rivolgere le vostre attenzioni altrove, c’è poco da fare.Ottima invece la longevità. Raggiungere i titolo di coda ci ha richiesto poco più di cinque ore, tempo che è quasi raddoppiato nel tentativo di vedere quanti più finali possibili. Questi sono quattro in totale, ma possiedono un significativo numero di variazioni di minore entità.

– Lavoro di scrittura egregio

– Narrativa ramificata ma coerente

– Personaggi ben caratterizzati

– Comparto artistico e sonoro ispirati

– Interattività risicata all’osso

– Il doppiaggio avrebbe potuto avvalorare molto l’esperienza

– Completamente in inglese

8.0

Solstice ci ha dapprima affascinati con un comparto sonoro e artistico ispirato, salvo poi rapirci completamente grazie ad una narrativa ramificata ma coerente, pregna di fascino e mistero. In quanto visual novel, il titolo dei MoaCube conserva un’interattività limitata, la quale potrebbe allontanare ben più di qualche giocatore. L’assenza del doppiaggio e della lingua italiana rendono Solstice un titolo per pochi, i quali però si troveranno a vivere un’avventura di rara qualità.

Voto Recensione di Solstice - Recensione


8