Recensione

Silent Hill 2

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a cura di Maxnikk

Quando due è meglio di unoDi solito, quando si parla di sequel, il giocatore inizia a storcere il naso pensando ad una bieca operazione commerciale che cerca di estendere il più possibile nel tempo il successo di un gioco…Bene, in questo caso saremmo proprio fuori strada per due motivi: in primis Silent Hill 2 non ha, dal punto di vista narrativo, nulla a che vedere con il primo episodio apparso su Playstation nel 1999. In secondo luogo questo secondo episodio ha una struttura di fondo e una sceneggiatura così ben realizzate da porlo come indiscusso capolavoro da avere a prescindere dal prequel.

Nel paese delle nebbieNon so quanti di voi abbiano letto Conan Doyle, ma la citazione di un suo famoso racconto che ho fatto in questo sottotitolo ben si presta ad un parallelismo con le vicende narrate in Silent Hill 2. Mi spiego… Nel videogioco così come nel racconto di Conan Doyle la nebbia non è una realtà tangibile, bensì è la metafora di un qualcosa che la ragione umana non riesce a comprendere nitidamente, perché esula da ogni logica e da ogni discorso scientifico.Silent Hill 2 è un luogo che non è in nessun luogo, un luogo dove termini come “dove” e “quando” perdono il loro significato.Silent Hill è quell’Inferno che sta dentro di ognuno di noi e che possiamo raggiungere solo per espiare i nostri peccati e le nostre colpe. E’ un luogo abitato da anime dannate in cerca di una redenzione che sembra non arrivare mai, un luogo di pena e sofferenza infinite, di orrori che stringono il cuore e che, in ogni momento, sembrano sul punto di annientarci…

Storia di gente comune e di ordinaria folliaIl protagonista di Silent Hill 2 si chiama James Sunderland. Tre anni fa sua moglie morì (o almeno così sembra…) a causa di una misteriosa quanto letale malattia. Da allora James è sprofondato in una terribile depressione a cui, più volte, ha tentato, senza riuscire, di reagire.Un giorno, però, gli arriva una strana lettera, firmata proprio dalla moglie Mary che lo invita ad incontrarla di nuovo a Silent Hill, la città dove, un tempo, avevano passato momenti felici.Pur essendo convinto, nel profondo del cuore, che la moglie sia sicuramente morta, James salta in macchina e decide di recarsi a Silent Hill, una fantomatica località di villeggiatura ora perennemente avvolta dalla nebbia, per svelare il mistero.Inizia così un’incredibile avventura che vedrà il destino di James imbattersi ed incrociarsi con quello di altri personaggi, ognuno dei quali protagonista di una singolare storia di dolore e sofferenza..Incontreremo così Maria, una perfetta sosia della moglie di James, ma con un gusto nel vestire ed un comportamento completamente diverso. In un cimitero faremo la conoscenza di Angela Orosco, una giovane donna che non ha mai conosciuto la felicità e che per ben due volte è fuggita da casa e da un padre violento.Ci imbatteremo a più riprese in Eddie Dombrowoski, un ragazzo impacciato e goffo che, dietro un’apparente maschera di mitezza, nasconde un terribile lato oscuro, e nella piccola Laura, una ragazzina testarda e capricciosa, abituata a fare sempre ciò che vuole e a sparire quando meno ce lo aspettiamo. A quando pare era stata ricoverata in ospedale proprio insieme alla moglie di James, della quale era diventata grande amica.Chissà… forse è proprio lei che nasconde la verità che James sta così affannosamente cercando…Ricordiamo che, una volta terminata l’avventura principale, sbloccheremo una breve avventura secondaria che ci vedrà vestire i panni di Maria e che, soprattutto, ci consentirà di accedere in alcune locazioni di Silent Hill prima non visitabili.

Gioco d’avventura o d’azione?Mai come in questo caso la domanda non è assolutamente retorica. Silent Hill 2 è, infatti, un gioco in cui è possibile impostare il livello di difficoltà dei mostri e degli enigmi da risolvere in maniera tale di dare più peso all’azione o allo svolgersi dell’avventura..Detto questo resta comunque vero che, confrontando il titolo Konami con Resident Evil, ad esempio, la componente avventurosa è preponderante.Il gioco, che si svolge in terza persona, ci vedrà essenzialmente impegnati nell’esplorazione di tutta una serie di ambienti (servendoci ovviamente di utilissime mappe che troveremo strada facendo) dove ci imbatteremo in enigmi da risolvere e strani mostri da affrontare.Come al solito potremo contare su un certo numero (non eccessivo a dire il vero) di armi ed oggetti che si riveleranno utili nelle più diverse occasioni: potremo così trovare kit per il pronto soccorso, bevande salutari (che hanno la stessa funzione delle erbe di Resident Evil ma non sono combinabili tra loro), un’utile torcia per illuminare le zone più buie (ricordatevi di spegnerla per non attirare su di voi l’attenzione dei mostri che non volete affrontare) e una strana radio che pare funzionare solo quando ci avviciniamo ai nostri terribili avversari.

GraficaL’inevitabile confronto con la versione per Playstation 2 ci porta a dire che la versione Xbox presenta generalmente una grafica più nitida e pulita, arricchita da tutta una serie di giochi di luci ed ombre che contribuiscono non poco ad aumentare la suspence.La resa degli interni è sicuramente ottima, mentre qualche dubbio lo possiamo sollevare nei confronti delle ambientazioni all’aperto.Da sottolineare comunque che ci troviamo di fronte ad un engine grafico interamente tridimensionale e non più a fondali pre-renderizzati che, per loro natura, sono indubbiamente più ricchi di particolari.Questo fatto comporta anche la presenza di telecamere che non sono più fisse, bensì mobili. Premendo il grilletto L potremo così posizionare la telecamera alle nostre spalle, azione che però risulta impossibile o quantomeno problematica in alcune situazioni (per esempio quando ci troviamo in stretti corridoi).Abbiamo in particolar modo apprezzato l’effetto “telecamera amatoriale” con tutti i suoi disturbi nella visione (un po’ come accadeva nel film “The Blair Witch Project) ed il sapiente gioco di “vedo e non vedo” (reso attraverso la nebbia per gli esterni, e con l’oscurità negli interni) che, indubbiamente, rappresenta un ottimo espediente per creare atmosfera e tensione.Ed è proprio l’”atmosfera” il punto forte di Silent Hill 2. Atmosfera che è qualcosa di più del semplice binomio grafica + sonoro. Atmosfera come esperienza globale di una storia che conquista, affascina, terrorizza e che spinge il giocatore a cercarne continuamente l’epilogo insieme al suo alter ego in pixel…

SonoroIl comparto sonoro recita la parte del leone in Silent Hill 2, soprattutto se possedete un buon impianto Dolby.Musiche, effetti sonori e voci si amalgamano alla perfezione con l’atmosfera del gioco assecondando ottimamente lo svolgersi della storia ed i suoi colpi di scena.Ricordiamo, inoltre, che il rumore è un fattore importante anche a livello di gameplay: la radio che portiamo sempre con noi, infatti, per qualche strano motivo funziona solo quando ci avviciniamo ai mostri e sarà così uno strumento indispensabile per evitare i pericoli. D’altra parte la silenziosità negli spostamenti sarà condizione necessaria per riuscire a scansare combattimenti non graditi.

LongevitàSettando al minimo i parametri di difficoltà inerenti i mostri e gli enigmi da risolvere, saranno necessarie 10-11 per terminare il gioco, cui va aggiunta 1 ora e mezzo circa per completare il sub-scenario che sarà disponibile dopo il completamento dell’avventura principale.Va da sé che, optando per un maggior livello di difficoltà, salirà in proporzione la longevità del titolo. Buono il grado di rigiocabilità perché Silent Hill 2 è come un bel film che possiamo rivedere più di una volta.

E’ un videogioco d’autore

L’atmosfera è impareggiabile

Sceneggiatura e doppiaggio davvero eccellenti

Lo scenario aggiuntivo risulta troppo breve da completare

Qualche problema nella gestione della telecamera mobile

8.5

Silent Hill 2 è un viaggio affascinante nei meandri della mente umana, un luogo che non è in nessun luogo, una metafora degli abissi insondabili e terribili che si nascondono dentro ognuno di noi.

Costruito graficamente intorno ad una sapiente miscela di “vedo e non vedo”, accompagnato da un commento sonoro che supporta magistralmente il Dolby Digital, il plot narrativo si dipana in un crescendo di drammaticità e terrore che vede i protagonisti impegnati in una lotta che non avrà mai fine, dove la redenzione finale resta solo un sogno nascosto da una nebbia che proprio non vuole scomparire.

Per favore… non chiamatelo solo videogioco.

Voto Recensione di Silent Hill 2 - Recensione


8.5