Recensione

Resident Evil 3: Nemesis

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a cura di iL SuPrEmO

Informazioni sul prodotto

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Resident Evil 3: Nemesis
  • Sviluppatore: Capcom
  • Produttore: Capcom
  • Distributore: C.T.O.
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , CUBE , DC , PSX
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: 18 febbraio 2000 - 3 aprile 2020 (Remake)

La sua prima apparizione Resident Evil 3 la fece nell’ormai lontano 1999 sfruttando come piattaforma la leggendaria Playstation. Il titolo all’epoca risultò sotto certi aspetti innovativo dato che la saga di Resident Evil era da sempre stata “uguale” nei controlli e nella dinamica di gioco.Resident Evil 3 portò una ventata d’aria fresca alla saga grazie alla possibilità data al giocatore di effettuare numerose scelte durante il corso dell’avventura e all’introduzione della girata a 180° per quel che riguarda i controlli. Se a tutto questo aggiungiamo una storia veramente da far paura ed il fatto che il gioco non è che la continuazione della storia narrata nei primi due capitoli (o almeno in parte lo è dato che uno spezzone si svolge prima di RE 2 e e un’altra parte si svolge cronologicamente dopo l’avventura di Leon e Claire) possiamo capire senza grossi sforzi il perché questo gioco abbia continuato a far crescere l’interesse del pubblico verso questa serie.Oggi, tutto questo ci viene riproposto su di una console ultramoderna, ovvero il GameCube, ma una domanda ci sorge spontanea a questo punto: perché il primo Resident Evil è stato riprogrammato da zero e ai suoi seguiti non è stato riservato lo stesso destino? Beh forse sarebbe il caso di chiederlo a quelli della Capcom (cosa che i giornalisti hanno fatto ricevendo come risposta: “Non abbiamo creato un remake di Resident Evil 2, 3 e Code: Veronica per non ritardare troppo l’uscita di Resident Evil 4”. Lascio a voi trarre le vostre conclusioni da questa dichiarazione…

E’ trascorso un mese e mezzo dall’incidente…E’ settembre a Raccoon City, un piccolo centro industriale del midwest americano. Gli abitanti si stanno lasciando alle spalle il ricordo dell’orribile vicenda legata alla villa e le loro vite tornano lentamente alla normalità.Lo strano incidente verificatosi sulle montagne Arklay, la fine delle forze speciali S.T.A.R.S., il laboratorio nascosto in una vecchia magione in cui la Umbrella lavorava in segreto allo sviluppo di armi biologiche, gli spaventosi effetti del virus T, in grado di trasformare esseri umani e animali in orribili mostri. Le gente del luogo stenta a credere alle parole dei sopravvissuti. I dettagli delle loro incredibili esperienze, i racconti relativi a zombie e strane armi biologiche sperano l’immaginazione della popolazione locale. I membri superstiti della S.T.A.R.S. hanno preso la volta dell’Europa ancor prima che gli abitanti di Raccoon City potessero apprendere i dettagli dell’accaduto. Speravano che tutto fosse terminato, fin quando non è accaduto di nuovo: improvvisamente si è verificata una serie di omicidi inspiegabili e una strana malattia ha cominciato a diffondersi in città. Il virus T ha invaso Raccoon City…Il morbo avanza lento ma inesorabile, trasformando gli ignari cittadini in creature mostruose. Agli bitanti non resta che rassegnarsi ad un infame destino. L’incubo è appena iniziato… ed è proprio a questo punto che entreremo in gioco noi nei panni della bella e ormai direi “famosa” Jill Valentine. La nostra eroina deciderà di scappare da Raccoon City e saremo noi a doverla aiutare in questa nuova avventura.

Le differenze… ma quali?Purtroppo devo dirlo: di differenze tra questa versione e le altre uscite sul mercato anni fa non ce ne sono sotto NESSUN aspetto.Tutto insomma è stato mantenuto uguale alla versione Playstation… anche per quanto riguarda il prezzo. Resident Evil 3, infatti, viene venduto a prezzo pieno come se si trattasse di un gioco fresco di programmazione anziché di un titolo talmente vecchio che potrebbe addirittura essere regalato ai lettori di qualche rivista specializzata tramite l’esborso di qualche euro in più. La cosa è resa ancora più grave se si pensa che, qualche anno fa, fu commercializzato un porting per Dreamcast (esattamente come è successo ora per il GameCube) il quale fu venduto ad un prezzo che oscillava intorno ai 20 euro.Si tratta di uno dei tanti misteri ai quali la casa nipponica ci ha ormai abituati.

Giocabilità e GameplayPer quanto riguarda la giocabilità, si è cercato di adattare i controlli al pad del Gamecube e direi che la cosa è riuscita abbastanza bene dato che l’utilizzo dei vari tasti risulta comunque agevole e in sostanza uguale a ciò che abbiamo già potuto sperimentare in Resident Evil Zero.Molto utile inoltre l’introduzione della girata rapida “180°” che consente di avere un minimo di manovrabilità in più nelle situazioni critiche.Dal punto di vista del gioco in sé e per sé, rispetto ai capitoli precedenti, ci viene data la possibilità di variare la storia a nostro piacimento effettuando numerose scelte durante il corso dell’avventura.Ormai leggendaria è diventata la figura di Nemesis, un Tyrant amato da molti. Le sue apparizioni ci faranno saltare sulla sedia un paio di volte e devo ammettere che qualche volta il buon vecchio Nemesis ci stancherà anche, dato che comparirà dal nulla un po’ troppo spesso rendendo la cosa alla lunga ripetitiva.

LongevitàUna buona longevità, anche se a distanza di anni, direi che Resident Evil 3 riesce tranquillamente ad assicurarla ad ogni videogiocatore. La possibilità di effettuare scelte durante il gioco variando così alcuni particolari storiografici non può che attirare l’utente e far nascere in lui la voglia di provare ogni volta cmbinazioni diverse.Immancabile il mini-gioco che si sblocca a fine partita (ormai da tempo una caratteristica della serie). In questo caso dovremo aiutare i mercenari della Umbrella a uscire vivi dall’orrore di Raccoon City e, ogni volta che proteremo a termine l’avventura, riceveremo dei soldi con i quali avremo la possibilità di acquistare protentose armi da riutilizzare effettuando una nuova partita con Jill.

Tecnicamente parlandoGraficamente vale lo stesso discorso fatto per Resident Evil 2: anche se qui la grafica è qualitativamente migliore seppur non di molto. Il gioco, infatti, è stato programmato un anno dopo Resident Evil 2 e i risultati si vedono: benché non siamo ancora in linea con quello che una macchina come il GameCube può offrire, in Resident Evil 3 possiamo notare qualche dettaglio in più rispetto al predecessore e possiamo contare su fondali più dettagliati.Per quanto riguarda le animazioni, anche qui nulla di nuovo… ci troviamo di fronte ai soliti movimenti legnosi che qualche anno fa potevano anche andar bene ma ora come ora fanno quasi ridere.Per quel che riguarda l’audio, si sapeva già da tempo che la colonna sonora di Resident Evil 3 è risultata essere una delle peggio realizzate della saga. Alcune musiche sono comunque interessanti ma non riescono a calare totalmente il giocatore nell’atmosfera che un gioco come questo, invece, dovrebbe creare. Intendiamoci, si tratta comunque di una buona colonna sonora ma dalla Capcom era lecito aspettarsi qualcosa in più.Il parlato risulta migliore rispetto a Resident Evil 2 ma comunque non è in linea con gli standard qualitativi odierni.

– E’ pur sempre un capolavoro

– Viene venduto a prezzo pieno

– Tecnicamente non all’altezza, troppi anni sono passati ormai…

6.2

Resident Evil 3, rispetto al 2, è più recente anche se non di molto e quindi “sfigura” meno su di una piattaforma come il Gamecube. La cosa però finisce lì, dato che anche questo porting di Resident Evil 3 su GameCube lo considero un colpo basso effettuato dalla Capcom con lo scopo di guadagnare ancora qualche spicciolo riciclando i vecchi capitoli della saga (che, a mio parere, restano comunque quelli meglio realizzati se paragonati allo standard del tempo).

Lo stesso discorso fatto per RE 2 quindi vale anche qui: acquistatelo se non ci avete mai giocato oppure se siete dei collezionisti, altrimenti al posto vostro eviterei di spendere i miei sudati risparmi e li investirei In Resident Evil Rebirth o Resident Evil Zero.

Voto Recensione di Resident Evil 3: Nemesis - Recensione


6.2