Recensione

Ratchet & Clank Trilogy

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Da quando ha deciso di staccarsi da Sony e diventare indipendente, Insomniac Games sembra aver subito un calo qualitativo che ha fatto seriamente preoccupare i fan della talentuosa software house californiana, complice soprattutto quel Fuse che sapeva tanto di gioco sviluppato a mezzo servizio. In attesa di Sunset Overdrive, non si può fare altro che incensare il radioso passato dell’azienda, legata a doppio filo al marchio PlayStation grazie ad alcune serie diventate dei veri e propri marchi distintivi. Ratchet & Clank è una di queste, pertanto non meraviglia che Sony abbia deciso di portare anche su PS Vita la prima trilogia della saga.

Vogliamo ricordarli così
Meraviglia invece la scelta di affidare la delicata operazione ai ragazzi di Mass Media, che in effetti non hanno mai brillato per la qualità dei lavori fin qui portati a termine. Anche questa trilogy – lo diciamo fin da subito – è assolutamente in linea con gli standard della software house, da sempre piuttosto modesti. La prima trilogia del dinamico duo avrebbe potuto usufruire dello schermo e delle potenzialità di PS Vita per riproporsi in grande stile, portando nuovo lustro a dei giochi che dopo due generazioni, non possono semplicemente essere trasposti su una nuova macchina senza alcun tipo di accorgimento che ne migliori la qualità. Non solo la conversione non apporta niente di vantaggioso, ma dimostra in modo evidente (anche a chi non ha l’occhio allenato) con quanto lassismo e rilassatezza si sia lavorato a questa operazione. Lo si capisce già dal menù di avvio – spartano e raffazzonato – attraverso cui si può scegliere con quale capitolo cominciare. Ci si rende ben presto conto che i tre episodi sono stati “ammassati” come se fossero un singolo gioco, soprattutto per via delle feroce compressione del file unico in cui sono stati inseriti. A pagare questa scelta scellerata e francamente incomprensibile, è la qualità globale della collezione, ben lontana da quanto ci saremmo aspettati. Vi basti pensare che i filmati sono sgranati e riprodotti addirittura in 4:3, con le barre nere ai lati dello schermo di PS Vita e una risoluzione inadeguata agli standard odierni. Una volta superato questo trauma, la situazione non va di certo migliorando durante le sessioni in game, e nonostante ci siano state alcune migliorie tecniche, l’impatto con l’impianto grafico non è dei migliori, complici soprattutto delle texture che molto spesso danno l’impressione di essere rimaste identiche alla controparti originali, e un’aliasing che avrebbe dovuto essere ridotto all’osso. Il capostipite della serie è certamente quello che più di tutti sente il peso dell’età, pertanto volerselo rigiocare da capo a queste condizioni e su un piccolo schermo, forse non è la migliore delle scelte.

Tre sono meglio di uno
Il balzo fatto dal secondo gioco è piuttosto evidente, mentre il terzo è sicuramente quello che fa una figura migliore e risulta ancora molto godibile. È vero anche che è con Ratchet & Clank: Fuoco a Volontà che si è trovato un ottimo equilibrio tra platform e sparatutto, con un level design tra i migliori visti nella serie, e chi non ha mai provato con mano la saga, si accorgerà di quanto appena detto giocando a questa collection – o meglio, recuperando l’originale. Siamo costretti a dire questo perché anche sul fronte del gameplay c’è qualche problema inaspettato, come la poca reattività degli input (a più riprese), una telecamera non sempre d’aiuto e una mappatura dei comandi mal gestita. Capita non di rado di avvertire distintamente il ritardo su schermo delle proprie azioni, come i salti, gli attacchi e talvolta anche i movimenti basilari. Non sappiamo esattamente da cosa questo possa dipendere, ma immaginiamo che Mass Media non si sia sforzata più di tanto durante le fasi di testing finale. Se si fosse trattato di un titolo fortemente dipendente dalla precisione e dall’immediatezza dei comandi, non avremmo potuto fare a meno di esprimere un giudizio più aspro e intransigente, ma anche qui, purtroppo, non si riesce a essere soddisfatti: provate a immaginare cosa possa significare mancare involontariamente un salto che avreste voluto effettuare dal ciglio di una piattaforma, solo perché l’input lag ve lo ha impedito. 
Ad ogni modo, non è possibile far finta di nulla quando appare palese che si tratta di una conversione venuta fuori male e, soprattutto, realizzata con scarso impegno. Lo si capisce anche da alcune scelte nella disposizione dei comandi, errate nella valutazione e fatte da chi evidentemente ha poco dimestichezza con le dinamiche che hanno da sempre contraddistinto la serie. Se stavate attendendo questa trilogy per poter ravvivare la vostra estate in compagnia di PS Vita, rimarrete delusi. Se al contrario non avete mai giocato quei capitoli e state cercando una buona occasione per farli vostri, dovrete passare sopra ai parecchi problemi che affliggono questa conversione, che non può meritare in alcun modo la sufficienza.

– La prima trilogia in un unico pacchetto

– Giochi ancora validi e divertenti

– Molte ore di gioco

– Conversione mal riuscita e piena di difetti

– Tecnicamente altalenante, con molti punti bassi

– I controlli sono tutt’altro che reattivi

5.0

Ratchet & Clank Trilogy non è la conversione che ci aspettavamo: non rende giustizia alla serie e non è in grado di sfruttare le capacità della console portatile di Sony. È un’operazione fatta in economia che non dà nuovo lustro ai primi tre capitoli, che fareste meglio a recuperare in altri modi.

Voto Recensione di Ratchet & Clank Trilogy - Recensione


5