Recensione

Plug Me, recensione del platform hardcore tutto italiano

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Sin dall’alba degli indie moderni e dell’esplosione di questi progetti a basso budget, i platform hardcore sono stati tra i titoli più di successo tanto dal punto di vista commerciale, quanto da quello dell’apprezzamento della critica. Sono stati quelli, in sostanza, che hanno acceso la miccia e hanno aperto le porte a un modello sostenibile proprio nell’era in cui gli investimenti sono diventati spaventosi. Pensando a giochi come Super Meat Boy, Fez “e i loro fratelli”, è facile capire i motivi dietro al loro successo. Ed è facile capire, allo stesso modo, perché continuino a fioccare giochi che non si distanziano molto da quel genere. Plug Me, nostrano platform indie dall’elevata difficoltà, ci ricorda perché le sfide ci stimolano più di ogni altra cosa, in un videogioco.
Prepare to die
Il primo prototipo del gioco venne creato lo scorso agosto in sole 72 ore, nell’ambito della Ludum Dare Jam #39, ottenendo buoni consensi e piazzandosi in quarta posizione. Da allora, Plug Me si è evoluto fino ad arrivare alla versione finale uscita su Steam da un paio di giorni.
Si tratta di un titolo che non vuole di certo puntare forte sulla storia, che anzi funge da pretesto per dare il via a una sequela di morti che vi accompagneranno durante gli oltre cinquanta livelli proposti. Plug Man, protagonista ed eroe di Plug Me, ha il compito di salvare un mondo che sta letteralmente crollando; è l’unico che può evitare il collasso grazie alla sua abilità di collegarsi alla “spina” che regola il fluire del tempo attraverso una barra apposita, determinando, al contempo il superamento del livello da parte del giocatore. Non c’è insomma una vera trama pronta a sorreggere l’impianto ludico, e anche durante le boss fight non ci si spinge oltre un paio di linee di dialogo che fanno da apripista agli scontri. 
La vera peculiarità di Plug Me è data per l’appunto dalla barra del tempo, che è un oggetto fisico all’interno del gioco. Sul serio: la barra divide orizzontalmente ogni livello in due, e il suo svuotamento progressivo fa mancare d’improvviso l’appoggio agli altri elementi che compongono i livelli (e a voi), pertanto assisterete a un crollo progressivo di piattaforme che possono sbarrarvi la strada, schiacciarvi o impedirvi di raggiungere “la spina” a cui Plug Man deve collegarsi. Va da sé che ogni stage, in media, dura una manciata di secondi, motivo per cui dovrete avere una capacità di reazione elevata e una velocità di pensiero invidiabile. 
Naturalmente, le prime volte saranno disastrose, perché non saprete qual è l’ordine esatto dei movimenti da compiere, dei pulsanti su cui balzare e, più in generale, quali sono le tempistiche precise per arrivare incolumi e superare infine i livelli. Questo è il motivo per cui, in Plug Me, si muore veramente spesso, specialmente quando la difficoltà inizia ad impennarsi; ma i molti tentativi e la memorizzazione delle azioni da compiere riusciranno senz’altro a darvi quel senso di soddisfazione che un utente ricerca da un gioco del genere.
Plug the world
Plug Me non è un gioco che vi spinge al limite della frustrazione assoluta, non è uno di quei titoli privi d’indulgenza che si rivolge solo a chi è un amante delle sfide più estreme; è, al contrario, più “morbido” di quanto si possa pensare, soprattutto grazie a delle scelte di game design tese all’alleggerimento della difficoltà. 
Quando vostro malgrado inanellerete cinque, dieci, quindici morti consecutive, la barra del tempo rallenterà appena, lasciandovi così l’opportunità di arrivare all’obiettivo poco prima che il tempo si sia esaurito. Se durante il tragitto vorrete raccogliere anche l’oggetto bonus (una batteria) che campeggia in ogni livello, siate consapevoli che i tentativi fallimentare potrebbero aumentare esponenzialmente. Fatevi prendere dalle vostre manie di “completismo” a vostro rischio e pericolo, insomma.
È incluso il respawn rapido, pertanto non dovrete attendere dei secondi di troppo tutte le volte che morirete. Inoltre, se la meccanica delle morti consecutive che rallentano il tempo non dovesse bastarvi, potrete ricorrere all’aiuto di Evinrude, una sorta di insetto volatile che pur non essendo parte attiva del gioco, può agevolarvi. In che modo? Semplice: qualora doveste incorrere in più morti consecutive, il gioco vi chiederà se è il caso di farvi dare una mano da Evinrude, il quale potrà far sparire alcuni ostacoli dai livelli. Facciamo un esempio: se in un determinato stage dovrete passare proprio in mezzo a due pale rotanti calcolando le giuste tempistiche, il vostro amico può farne sparire una, così da rendere il vostro tragitto meno difficoltoso.
Non si tratta di un platform a scorrimento, sia chiaro: Plug Me è suddiviso in tanti mini-livelli, per lo più a schermate fisse o semi mobili. Lo stesso vale per le boss fight: ciascun boss deve subire tre colpi in testa (come in Super Mario), ma ad ogni tentativo la morfologia del livello cambierà di poco. Se sbagliate, dovrete ricominciare da capo. I più coraggiosi e determinati, infine, potranno sbloccare un nuovo livello di difficoltà e tentare l’impresa, memori del fatto che già a quella di base non si era trattato esattamente di una passeggiata.

– Divertente, immediato, impegnativo

– La barra del tempo come oggetto fisico è una buona trovata per il level design

– Meccaniche utili ad abbassare il livello di frustrazione e la difficoltà…

– La storia è praticamente inesistente e funge da pretesto per affrontare i livelli

– … Ma i puristi potrebbero avere da ridire su questa scelta

7.0

Divertente, immediato e impegnativo, Plug Me è un platform italiano che con grande semplicità centra il suo obiettivo. Lo fa senza far montare eccessivamente la frustrazione, grazie a un paio di scelte di game design che ammorbidiscono la curva della difficoltà nel momento del bisogno, non tagliando fuori chi non è in grado di superare le sfide più complicate. Si tratta di un titolo a piccolo budget, ideale per staccare la spina o per le sessioni “mordi e fuggi”, con mini livelli da superare e tanti tentativi da fare prima di avere la meglio nelle sezioni più ostiche. Oltretutto, il prezzo è più che onesto: 3 euro.

Voto Recensione di Plug Me, recensione del platform hardcore tutto italiano - Recensione


7