Anteprima

Planet Explorers

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a cura di ThyJustice

Prendete un po’ di Outcast e mescolate bene con Minecraft, aggiungete un pizzico di GDR open world e insaporite abbondantemente con Spore, aggiungete un po’ del futuro Starbound e voilà, non vi resta che lasciar cuocere fino a release ufficiale.La lista di titoloni a cui Planet Explorer attinge non è breve, e nemmeno ci spaventa. Sin dai primi istanti si notano subito i binari sui quali gli sviluppatori han voluto basare l’esperienza di gioco: un mondo da esplorare a piedi o su veicoli, un sistema di combattimento in terza o prima persona a la “Hack’n’Slash” e la possibilità di modellare il terreno di gioco in pieno stile Minecraftiano. A fare da contorno, al momento, vi è un sistema di quest semplice e intuitivo che vi guiderà passo passo alla scoperta del pianeta e degli oggetti che si possono craftare, nonché una nutrita ed agguerrita schiera di mostri in puro stile “Spore”. Non manca nemmeno il solito mostro colossale in grado di distruggere tutte le vostre creazioni e di farvi passare un brutto quarto d’ora.

Lost in spaceFatta partire l’installazione e registrati, accederemo subito alla creazione del personaggio: ad introdurci nell’avventura ci sarà un piccolo video introduttivo che ci illustrerà la successione di eventi che ci hanno portato sul pianeta Maria, nel sistema Epsilon Indi, molto simile per conformazione alla Terra. Con noi nello schianto una non meglio precisata “compagna di bordo”, la quale dopo averci sottolineato le sue condizioni critiche sarà ben lieta di illustrarci le prime meccaniche di gioco, quali la raccolta del legno e la creazione di oggetti. Il sistema di raccolta e crafting è semplice, forse sin troppo: impugnato il coltello potremmo agilmente tagliare gli alberi nei dintorni con un semplice click, mentre per gli “script”, ovvero le ricette, basterà andare nell’apposito menu e decidere lo strumento che si vuole creare. Concluse le piccole mansioni assegnate è tempo di dedicarsi all’esplorazione: scudo e spada al fianco daremo inizio alla nostra avventura personale.Non abbiamo intenzione di svelarvi altro sulla “trama”, se così possiamo chiamarla: sappiate soltanto che vi saranno un bel po’ di cose da fare e che non rimarrete delusi da questa primissima release.

Il tecnicoA livello tecnico il gioco si presenta in una forma tutt’altro che rozza; la grafica è gradevole e scalabile e non richiede configurazioni di ultima generazione. Da segnalare comunque l’impossibilità di giocare per tutti i possessori di schede grafiche prive di renderizzazione Opencl. Di Bug in gioco ve ne sono davvero pochi e tra questi nessuno in grado di limitare o impossibilitare l’esperienza in toto. Alcune animazioni non sono perfette, ma parliamo pur sempre di un Alpha, dunque saranno sicuramente migliorate e smussate nel tempo.

Dare amore al progettoInteressante è la possibilità di interagire con il team di sviluppo per il processo di creazione del gioco: il forum è ancora tranquillo e vi sono tantissime occasioni per interagire con il Pathea Team. Quindi sotto con le proposte, è cosa buona e giusta contribuire all’iniziativa, in vista anche di futuri inserimenti quali la modalità multiplayer e la possibilità di guidare veicoli.

– Vagare con amici per Maria è divertente

– Veicoli

– Oggetti craftabili di varia natura

– Mondo esteso e non generato casualmente

Abbiamo gradito particolarmente l’attenzione ai dettagli di questa Alpha Build: un video introduttivo, i testi “parlati” in inglese e l’assenza di Bug degni di nota, tutte cose che concorrono a creare un’esperienza più ricca di quanto ci si potesse aspettare. Rimane l’amarezza per tutti i possessori di schede video prive di Opencl, ma la situazione sarà plausibilmente sistemata a breve.

Gli sviluppatori sembrano esser partiti con il piede giusto, regalando a tutti gli amanti del genere un gioco sul quale scommettere per il futuro, che siamo davvero curiosi di veder completato.