Recensione

Plague Inc: Evolved

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a cura di JinChamp

Informazioni sul prodotto

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Plague Inc: Evolved
  • Piattaforme: PC , XONE , SWITCH
  • Generi: Strategico
  • Data di uscita: Disponibile (PC, Xbox One, Nintendo Switch)

Il buon Gianni Morandi cantava “Uno su mille ce la fa”. Su Steam forse saranno anche di più, ma non è così scontato che un videogioco arrivi a vedere l’ufficiale e completa release dopo una lunga fase di Early Access. Non è questo il caso di Plague Inc: Evolved, disponibile attualmente su Steam ad opera di Ndemic Creations e fratello maggiore della sua versione mobile. L’obiettivo è solo uno: sterminare l’umanità.

Va’, mio bel mio microbo, e diffonditiPlague Inc: Evolved altro non è che un simulatore di epidemie, e partiamo subito col dire che ci riesce bene e dando una buona dose di divertimento. Ogni partita della modalità single player è in sintesi un lungo percorso, dove il nostro paziente zero è portatore di una particolare e ancora sconosciuta malattia, che noi dovremo accompagnare nella sua crescita, nel suo sviluppo e nella sua diffusione, finché ogni essere umano sulla terra sarà infettato e morto. Le variabili comunque sono molte e riescono a diversificare quanto basta la singola partita dalle altre, così da incentivare la rigiocabilità. All’inizio ci ritroveremo ad accudire un piccolo, simpatico ed apparentemente innocuo batterio e, appena deciso in quale punto del globo vogliamo che inizi a diffondersi, la festa comincia! Man mano che la malattia si diffonde, e facendo scoppiare con un click delle bolle sulla mappa in stile Risiko, rosse in caso di un nuovo paese infetto e gialle saltuariamente nei paesi già raggiunti, è possibile ottenere dei punti DNA, fondamentali per arricchire il nostro piccolo amico e renderlo sempre più subdolo, temibile e/o letale, secondo una vasta gamma di upgrade diversificati in tre menù specifici. Si possono andare a migliorare le sue capacità uniche, come la resistenza ad ambienti particolarmente freddi o caldi, agli antibiotici o agli sforzi futuri che i ricercatori nel campo medico una volta individuata la minaccia. Si possono aggiungere nuovi o più efficaci metodi di trasmissione, che siano essi via mare, via terra, tramite animali o grazie particolari sintomi. Questi ultimi rappresentano la gamma più ampia, più intrigante e più perversa che il titolo abbia da offrire. Si può partire da sintomi aspecifici, trascurabili e innocui, come una semplice tosse o un’irritazione della pelle. Già da questi primi passi ci si può concentrare su un determinato sistema organico per arrivare in fretta ai sintomi più letali, oppure continuare sulla strada più vigliacca e lasciare che l’epidemia si diffonda a macchia d’olio per tutto il pianeta senza destare preoccupazioni particolari.La strategia è fondamentale, poiché è possibile interagire con gli eventi che si susseguono nel mondo e sfruttarli a proprio vantaggio. L’esempio più eclatante è rappresentato dalle Olimpiadi di Londra, focolare perfetto per diffondere la malattia ai quattro angoli del mondo. Come già accennato, lo scopo è quello di infettare e uccidere l’intera umanità e, per farlo, è necessario non lasciare nulla al caso. Se la malattia farà scattare qualche campanello d’allarme negli organi di sicurezza nazionale, ogni paese prenderà le proprie precauzioni per salvare il salvabile. La chiusura delle frontiere è senza dubbio l’inconveniente più fastidioso che vi impedirà di arrivare nelle regioni più isolate e sperdute (maledetta Groenlandia!), ma anche nei paesi dove l’infezione è già arrivata potrebbero contenere l’epidemia anche a costo di abbattere tutti i soggetti sintomatici pur di rallentare il diffondersi dell’agente patogeno. Ogni volta ci sarà un paese leader che si farà carico di trovare in tempi brevi una cura ed è lì che scatterà la corsa contro il tempo. Sia nel caso in cui tutti i pazienti infetti muoiano, lasciando dei superstiti sani, sia nel caso in cui la cura riesca a salvare anche solo un essere umano sulla faccia della terra, per noi sarà game over. Bello, no?

“Colleziono spore, muffe e funghi”La variabile più determinante in Plague Inc: Evolved è la possibilità di usare organismi diversi per distruggere la vita sul nostro pianeta e questi possono essere sbloccati uno alla volta solo riuscendo nell’impresa con il tipo precedente, partendo proprio da un batterio. Scoprirete presto che si celano inaspettate differenze tra virus, funghi, prioni e quant’altro, senza contare altre più fantasiose come zombi, nanomacchine e vermi del cervello tanto ripugnanti quanto pericolosi e letali.Il batterio non è una scelta casuale per iniziare, visto che tra tutti è probabilmente l’organismo più semplice e coerente che vi ritroverete a gestire, e tutto si giocherà sulla base della vostra capacità organizzativa. Un virus, invece, è un essere molto più imprevedibile, poiché molto predisposto a manifestare mutazioni spontanee che porteranno a nuovi sintomi, anche gravi, e questo non potrà far altro che stravolgervi i piani. Diverso è il discorso per tutti gli altri scenari, e sarà compito del giocatore sfruttare ogni singolo punto di forza del proprio agente patogeno e sopperire argutamente ai suoi deficit. Tutto questo ci porta direttamente ad un problema ricorrente nel corso delle varie esperienze con tutti gli organismi, ossia quante possibilità effettive ci siano di sterminare la popolazione terrestre facendo di testa propria. Questo ventaglio di possibilità offerte si riduce molto alzando il grado di difficoltà ma, in certi casi particolari, anche al livello normale vi ritroverete a ripetere varie volte una partita perché qualcosa va irrimediabilmente storto. Alcuni eventi randomici possono favorire o frenare la vostra epidemia, e risultare in poche occasioni determinanti per completare lo sterminio o viceversa, ma il più delle volte il risultato finale dipende direttamente dalle scelte del giocatore durante tutte le fasi di gioco.Pur con uno scopo da veri psicopatici, il titolo di Ndemic Creations mantiene una certa ilarità, stemperando il macabro con una simpatia piuttosto spassosa nascosta nei vari dettagli. Vi potrebbe scappare più di un sorriso leggendo le varie news dal mondo che scorrono saltuariamente a schermo, o uno più amaro nel vedere come gli scienziati di un determinato paese sono pronti per completare la cura e rendere vani tutti i vostri sforzi fino ad ora.Quanto a modalità, oltre che quella classica neutra da giocare in singolo, vi sono anche vari scenari sbloccabili o customizzabili (condivisibili tramite Steam) ma l’alternativa più interessante è il multiplayer, almeno come concetto alla base. In questa modalità player vs player, i due giocatori sono chiamati all’impresa non tanto di sterminare la popolazione mondiale quanto di prevalere sulla malattia dell’avversario. Ciò si traduce essenzialmente in una gara di sopravvivenza, in cui vengono aggiunte piccole meccaniche di interazione. Ad esempio, si può riuscire ad infettare la popolazione già affetta dall’altra malattia e viceversa e, soprattutto, è possibile interagire con la ricerca sulle cure per far sì che sia l’altra ad essere estirpata per prima. Una modifica probabilmente necessaria e solo in apparenza marginale, che alla fine invece si traduce in una semplificazione estrema di ogni meccanica, rendendo superfluo sviluppare nuovi sintomi perché ciò che conta è resistere più a lungo dell’altro in quasi tutte le partite che troveremo online. In sostanza la modalità competitiva si dimostra un buon extra che aggiunge varietà e spezza un pochino la monotonia, che potrebbe sopraggiungere dopo aver completato più volte le prove in singolo.

– Intuitivo e spassoso

– Tantissime scelte e variabili possibili, anche casuali

– Il pvp online è una piacevole aggiunta

– Può risultare un po’ troppo ripetitivo alla lunga

– La possibilità di scelta è ridotta all’osso in alcuni scenari e difficoltà

7.0

Plague Inc: Evolved è un gioco molto essenziale, intuitivo, divertente e perverso quanto basta. Siete stressati dalla scuola o dal lavoro e avete bisogno di rilassarvi? Perché non farlo rilasciando nel mondo un virus che ucciderà ogni essere umano sulla faccia della terra con degli shock emorragici? O un batterio che porterà ad un blocco sistemico totale? La scelta è solo vostra e da questa dipenderà anche il successo o il fallimento del vostro minuscolo microrganismo. I ragazzi di Ndemic Creations sono finalmente riusciti a tirar fuori il loro progetto dall’accesso anticipato, portando su Steam un titolo in grado di girare tranquillamente su ogni tipo di pc, anche i più datati, e in grado di offrire qualche ora di intrattenimento a sentirsi come piccoli scienziati pazzi. Noi ne consigliamo l’acquisto, magari in occasione dei saldi stagionali, considerando che si tratta di un titolo più indicato per brevi sessioni una tantum, così da smorzare quel senso di ripetitività che aleggia dopo non molto.

Voto Recensione di Plague Inc: Evolved - Recensione


7