Anteprima

Pirati dei Caraibi: Ai confini del Mondo

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a cura di Threepwood

Il terzo capitolo dedicato alle avventure di Capitan Jack Sparrow e alla sua improbabile ciurma è pronto per approdare nei cinema Italiani il 23 Maggio. In un mondo sempre più popolato da tie-in di buona e discreta fattura non può mancare quello dedicato a questa saga che ha saputo regalare comicità, azione, un ottimo cast e un’ambientazione fantastica. Pirates of the Caribbean: At World’s End, titolo presto disponibile per tutte le piattaforme, è stato mostrato nella sua fase finale di sviluppo e siamo così in grado di presentarvi un’anteprima delle avventure che ci attendono.Prima di iniziare a leggere questa anteprima ci sentiamo in dovere di mettervi in guardia: alcune parti del nostro articolo contengono anticipazioni su situazioni e parti della trama riguardanti l’opera cinematografica che siamo costretti a riportare per dovere di cronaca, quindi sta a voi decidere se proseguire nella lettura o lasciare spazio solo al giudizio finale.

Oh oh beviamoci su!!!Il primo livello mostrato, prima di cominciare realmente a giocare ed entrare in azione, ci vede nei panni di Will Turner (figlio di sputa fuoco Bill) intento a scortare la sua amata Elizabeth Swann e il pirata Barbosa (visto nel primo capitolo e alla fine del secondo), attraverso i vicoli e le vie anguste di Singapore. La città sembra essere porto di molti pirati che non saranno tutti nobili e altruisti come i nostri eroi, ma armati di ben altre intenzioni e non tarderanno a mostrarle sguainando le loro spade. Per difendervi, avrete a disposizione una serie di mosse, potrete sfoderare la spada, colpirli con possenti pugni o bloccarli tramite alcune prese e se necessario attaccarli con mezzi di fortuna raccolti nell’ambiente. Non sono stati inseriti soltanto mosse offensive ma anche contromosse e schivate effettuabili tramite la veloce pressione di un tasto da eseguire successivamente alla comparsa di un cerchio rosso ai piedi dell’avversario. Il vostro arsenale sarà abbastanza vario, inoltre sarà possibile incrementare l’abilità di movimento, aumentando così l’uso di attacchi speciali. Questi colpi saranno la chiave per sconfiggere alcuni mini boss e soprattutto se svilupperete particolarmente questa abilità sarà un segno distintivo che contribuirà ad incrementare la vostra fama di pirata. All’inizio del gioco ogni personaggio avrà una sola mossa speciale, ben presto però ne imparerete altre continuando a usare la vostra agilità, oltretutto ogni qual volta dovesse comparire uno degli indicatori colorati di cui parlavamo prima, potrete scegliere se se eseguire la corretta combinazione prefissata o se farne un’altra, nel primo caso guadagnerete punti notorietà. Il fattore fama sarà importante e la vostra abilità nel combattere non sarà l’unico modo per ottenere i punti necessari per implementare questo punteggio. Per questo scopo è consigliabile ad esempio comportarvi come un vero pirata, quindi dovrete prendere tesori e buttare giù dai ponti delle navi i vostri avversari. Gli scenari che ci sono stati mostrati sembrano essere completamente interattivi e in grado di generare svariate situazioni divertenti e interessanti grazie alle quali potremo eliminare i nemici.Gli elementi interattivi inseriti dovrebbero escludere il fattore noia e soprattutto l’elemento ripetitivo che si può trovare in molti giochi di questo genere, garantendo una serie di situazioni varie e divertenti per rendere il gameplay sempre fresco e nuovo. Nel livello del Kraken, (tratto da I pirati dei Caraibi capitolo 2) ad esempio, ci siamo dovuti cimentare nel difficile compito di tener impegnato il mostruoso polipo gigante che cercava di distruggere la nave, usando l’analogico (Xbox360) o il Sixaxis della Ps3. Un altro momento interessante lo abbiamo vissuto quando, sul ponte di una nave con Jack, Will e Joshanne Gibbs, eravamo intenti a fronteggiare circa una dozzina di nemici. La particolarità era che, per completare la missione, dovevano sopravvivere tutti e tre e soprattutto potevamo controllare tutti i personaggi da difendere. Una situazione simile la abbiamo riscontrata quando occorreva difendere la nostra nave dall’attacco di un’altra ciurma di pirati e nel corso di questo arrembaggio oltre a evitare l’assalto era fondamentale mettere in fuga la nave assalitrice, una sequenza molto divertente e soprattutto una dimostrazione della varietà del gameplay che offrirà questo titolo.

E’ ora di salpareDa quanto abbiamo visto Pirates of the Caribbean: At World’s End sembra essere un titolo dotato di un buon gameplay e in possesso delle giuste carte per far dimenticare i tanti tie-in inguardabili che affollano gli scaffali dei negozi. Per ulteriori informazioni e la recensione completa vi diamo appuntamento sulle pagine di SpazioGames.