Nintendo Switch: giochi per tutti i palati

Avatar

a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Nonostante non abbia ancora compiuto il suo primo anno di vita, Nintendo Switch può già contare su una line-up di tutto rispetto che vanno a soddisfare diversi tipi di palati. E’ per questo che abbiamo pensato di stilare questa lista, andando ad analizzare i generi videoludici in cui, al momento, la console Nintendo si sta dimostrando più performante, portando ad esempio alcuni dei titoli più interessanti di ciascun settore.
Platform
Come apertura non potevamo non scegliere il genere a cui, forse, viene più spesso associato il nome di Nintendo, vale a dire i platform. Ed è proprio un titolo Nintendo a portare alta la bandiera di questo genere: stiamo parlando, ovviamente, di Super Mario Odyssey, titolo che ha saputo convincere davvero tutti, dai fan storici ai nuovi arrivati, passando anche per chi, magari, aveva perso di vista le avventure del baffuto ex-idraulico. Ma non c’è solamente Mario: su Switch troviamo anche ottimi titoli come Rayman Legends, Sonic Mania e Shovel Knight che, pur essendo giochi reperibili su altre piattaforme, costituiscono comunque un acquisto imprescindibile per i fan di questo storico genere videoludico. Una menzione speciale vorremmo dedicarla anche a Donkey Kong Country: Tropical Freeze, porting di prossima uscita di una perla rara, ingiustamente sottovalutata ai tempi della sua uscita su Wii U.
Action-Adventure
In questo macro-genere abbiamo voluto includere titoli che, in realtà, appartengono a sottogeneri molto diversi tra loro. Chiaramente, non poteva non essere The Legend of Zelda: Breath of the Wild ad aprire questa lista, il titolo più premiato dell’intero 2017. L’esclusiva Nintendo costituirebbe da sola un buon motivo per acquistare la console, trattandosi di un titolo che riesce ad accontentare davvero tutti. Qualora Zelda non vi bastasse, però, su Switch troverete anche L.A. Noire, titolo Rockstar purtroppo passato in sordina ai tempi della sua uscita originale su PS3 e Xbox 360: le avventure a tinte noir del detective Cole Phelps sapranno intrigarvi e divertirvi, richiamando alla mente le atmosfere tenebrose e fumose dei racconti di Raymond Chandler. A breve, inoltre, un altro pezzo da novanta si andrà ad aggiungere a questa lista: parliamo ovviamente di Bayonetta, che dopo l’uscita di un porting dei primi due capitoli vedrà anche un nuovo capitolo pensato interamente per Nintendo Switch. In questo caso, ad essere prominenti sono le venature hack’n’slash, realizzate con maestria dai ragazzi di Platinum Games che, soprattutto con il secondo capitolo, sono riusciti a raggiungere una delle vette più alte toccate da questo peculiare sotto-genere.
Picchiaduro
Pur sentendo ancora la mancanza di un peso massimo come Super Smash Bros., il genere dei picchiaduro può già contare su alcuni titoli di tutto rispetto. Innanzitutto, abbiamo Pokkén DX, il Tekken in salsa Pokémon che ha saputo conquistare il favore di critica e pubblico già ai tempi di Wii U. Il solido gameplay di Tekken incontra i beniamini di Pokémon, dando vita ad un picchiaduro in grado di divertire per decine di ore. Ma si sa che Nintendo è sinonimo di tradizione quanto di sperimentazione: ed è proprio in questa seconda tipologia che troviamo Arms, atipico picchiaduro che ci mette nei panni di un pugile, dandoci il compito di menare fendenti a suon di colpi di Joy-Con. Per i veterani, invece, Switch può contare anche su Ultra Street Fighter II: The Final Challengers, ennesima riedizione dello storico capitolo del picchiaduro Capcom. Una menzione sicuramente va anche a Dragon Ball Xenoverse 2 che, pur non essendo un puro appartenente del genere, saprà sicuramente fare la felicità di tutti gli appassionati dello sconfinato universo di Dragon Ball.
Sparatutto
Pur trattandosi di un genere che nell’immaginario collettivo non viene frequentemente associato al nome di Nintendo, gli sparatutto godono di un’ottima rappresentanza su Switch, partendo proprio da un titolo sfornato dalla casa di Kyoto: parliamo ovviamente di Splatoon 2, TPS votato al multiplayer che eredita la formula vincente del primo capitolo su Wii U, riproponendo scontri a base di vernice e calamari che riescono a divertire davvero tutti. Per gli appassionati di FPS invece troviamo Doom, porting del titolo del 2016 che riporta il franchise su console Nintendo dopo una lunghissima assenza. Su questa scia si colloca anche Wolfenstein II: The New Colossus, la cui uscita su Nintendo Switch è ancora prevista per un generico 2018.
Giochi di Ruolo
I giochi di ruolo sembrano essere uno dei generi più in voga su Switch, sia nella loro variante occidentale che in quella orientale. Nella prima, troviamo Skyrim: Special Edition, porting dell’ormai classico titolo di Bethesda, che non potrà mancare di appassionare gli amanti del fantasy. Stardew Valley, invece, si pone come un erede spirituale di Harvest Moon, riportandoci in quell’idilliaco mondo dove gioco di ruolo e simulatore di vita campagnola si fondono in una cosa sola.
Sul variante giapponese abbiamo invece Xenoblade Chronicles 2 ad aprire le danze: il titolo Monolith è riuscito nella non facile impresa di raccogliere l’eredità lasciata dai capitoli precedenti, regalando agli appassionati un’avventura in cui perdere il conto delle ore di gioco è soltanto normale. Più di nicchia invece Disgaea 5, riproposizione del titolo già visto su PS4, una vera perla grezza per tutti gli appassionati della serie. Per chiudere non possiamo non citare il recente Lost Sphear, un esperimento interessante dagli autori di I Am Setsuna che, però, non è riuscito a convincere appieno la critica videoludica.

Nintendo Switch sta arrivando al suo primo compleanno con una line-up di tutto rispetto, che punta tanto sulla qualità quanto sulla quantità, riuscendo a soddisfare un’ampia fetta di giocatori grazie al notevole quantitativo di titoli già disponibile sulla piattaforma, che coprono un buon numero di generi videoludici. Non possiamo che attendere con ansia le uscite del 2018, sperando che quest’anno porti qualcosa di buono anche per quei generi che, fino ad ora, sono rimasti più in disparte.