Anteprima

NERO

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a cura di Shiryo

Los Angeles – Quando si tratta di progetti italiani, la nostra attenzione inevitabilmente viene attirata, e le speranze si fanno alte. La voglia di dimostrare che anche in Italia si possa dare vita a produzioni a tripla A è forte. Dopo tanto mistero, abbiamo finalmente potuto raccogliere qualche informazione in più su NERO, titolo ad opera dei connazionali di Storm in a Teacup, team sito a Roma, composto da sviluppatori internazionali.
Finalmente in movimento
Una presentazione e un giocato live davanti ai nostri occhi: ecco come, finalmente, abbiamo visto per la prima volta NERO in movimento. Se le presentazioni servono a far comprendere le meccaniche di un gioco, e a far venire voglia di metterci le mani sopra, quella di NERO ha fatto centro, anche per via delle informazioni centellinate che abbiamo raccolto, e che ci hanno lasciato più punti interrogativi di quanti non ne avessimo prima. Il team di sviluppo ha infatti mostrato alcune fasi d’esplorazione nell’area verdeggiante che fa da scenario principale al gioco, almeno per quanto ne sappiamo ad ora. Osservando e spostandosi con una visuale in soggettiva, è possibile scegliere tra il seguire percorsi non guidati ma relativamente lineari, oppure abbandonare la retta via dandosi all’esplorazione. Nel primo caso, tenderemo ad incontrare i puzzle essenziali a proseguire nella storia, nel secondo quelli opzionali, la cui risoluzione passa anche dalla ricerca di indizi e non si basa solo su ragionamenti logici, risolti i quali si ha modo di approfondire dettagli della trama tramite momenti visivi molto raffinati. Si tratta quindi di risolvere puzzle ambientali intriganti, nei quali è richiesto d’interagire fisicamente con piattaforme ed interruttori, molto spesso da attivare dalla distanza lanciando una sfera luminosa, fortemente integrata nella struttura del gameplay.
Story driven, ma ancora mistero sulla trama
In merito alla storia non ci sono stati rivelati dettagli, proprio perché la stessa sembra essere il principale motivo d’essere del gioco. Gli sviluppatori hanno insistito molto nel cercare di far comprendere quanto la trama sia fondamentale nelle dinamiche del gioco, e di come questa sia stata scritta con il principale intento di rimanere nel cuore del giocatore per molto tempo dopo il completamento del gioco, diventando persino qualcosa cui continuare a pensare anche lontano dallo schermo. Obiettivo piuttosto ambizioso, che davvero non vediamo l’ora di scoprire più dettagliatamente cosa nasconda: non ci è arrivata alcuna anticipazione sui risvolti della stessa, se non l’avere a che fare con qualcosa che scatenerà emozioni molto legate all’amore a all’umanità, qualcosa di non facile da comprendere e sicuramente “non per tutti”, secondo gli sviluppatori. Sarà quindi richiesta una certa sensibilità per trattare temi evidentemente molto delicati. Per far capire, senza spoilers, cosa aspettarci, gli sviluppatori hanno citato Mist e Journey, e alla domanda sul cosa dovrebbe aspettarsi il pubblico di diverso dai entrambi, hanno nuovamente risposto che la trama di NERO sarà qualcosa di inaspettatamente profondo. Un’esperienza che coinvolgerà emotivamente i giocatori e farà sperimentare nuove emozioni. La chiusa sull’argomento ci è arrivata con una frase emblematica: quanto siamo disposti a sacrificare per il bene di qualcuno di caro?
Verdi foreste e magici effetti
Alla base di NERO abbiamo nuovamente Unity, riveduto, corretto e personalizzato allo scopo di raggiungere quella resa visiva che il team si attende. Il passaggio alla nuova generazione grazie alla console Microsoft – ricordiamo che NERO è un’esclusiva Xbox One – ha infatti dato nuove risorse ai developers, che intendono sfruttarle per dar vita ad elementi che prima avrebbero solo potuto immaginare. Gli scenari mostrati nel video gameplay mostravano colori meno fluo di quanto non ci aspettavamo dopo aver visto trailers e screenshots, almeno per quanto riguarda l’area mostrataci, ma la resa visiva risulta comunque molto interessante. I puzzle ambientali coinvolgono strutture che si integrano alla natura attorno, che ci sono parse arrivare anche a diversi metri di raggio in ampiezza, e che pertanto necessitano di spostarsi in tempo reale al loro interno per valutarne ogni possibile risoluzione. Piccola finezza, sarà presente una sorta di social feature, che prevede la possibilità di condividere fotografie scattate in-game.

– Bell’atmosfera

– Puzzle basati sulla logica

– Hype sulla trama

L’E3 non ci ha tolto i tanti interrogativi su NERO, e a dir la verità va bene così. Per quello che vuole essere un gioco capace di stupire il giocatore, colpendolo al cuore, svelare troppo sulla sua trama sarebbe un grave errore. Scopriremo il giusto nelle ultime settimane al rilascio, in fase di campagna marketing. Per ora gli sviluppatori ci chiedono di fidarci, quando ci dicono che la storia sarà unica e memorabile. Fidiamoci.