Anteprima

MotorStorm: Pacific Rift

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a cura di Tuono Blu

Nella splendida cornice di Los Angeles, dove in questi giorni si sta svolgendo l’Electronics Entertainment Expo 2008, non potevano certo mancare nuove indiscrezioni riguardanti lo sviluppo di “MotorStorm: Pacific Rift”, il sequel di uno dei primi titoli che vennero proposti al lancio del beneamato monolite nero next-gen di casa Sony.Il primo capitolo della serie è ricordato come un ottimo gioco che ha saputo differenziarsi sin da subito per la sua peculiare spericolatezza capace di coinvolgere il giocatore in gare dall’esito tutt’altro che scontato sino al taglio del traguardo. Un titolo molto divertente che, seppur non esente da difetti, e vista la povertà di scelta per ciò che riguardava i racing game in quel periodo, riscosse un successo parzialmente inaspettato.

A quasi due anni dall’apparizione di questo franchise sui nostri schermi casalinghi, Sony Computer Entertainment è pronta a lanciare una nuova sfida al genere dei giochi di guida nel tentativo di catapultare la serie di “Motorstorm” direttamente nei meandri dell’olimpio videoludico con quest’attesissima corsa tropicale tra le faglie delle isole pacifiche. Indossiamo il casco, apriamo il gas e non dimentichiamoci gli occhiali da sole perché nel festival delle corse di “Pacific Rift” può accadere davvero di tutto (I Wanna Take You to the RollerCoaster)! Vi auguriamo buona lettura.

Corse Sfrenate nella Culla del Paradiso TerrestreIl trailer mostrato durante la “E3 Sony Conference” si è rivelato subito emozionante e ci ha permesso di scorgere alcuni indizi su quale sarà il game che dovremmo trovare sugli scaffali del nostro negozio di fiducia per il periodo natalizio.Le ambientazioni presentano quella tipica fascinazione che si può subire quando ci si immerge nell’osservazione di una radura selvaggia ed incolume dalla presenza dell’uomo. Dobbiamo dire, quindi, che la location scelta dagli sviluppatori di “Evolution Studios” per dar vita al nuovo MotorStorm Festival ci è parsa particolarmente azzeccata. Ma, ovviamente, sappiamo bene che tale aspetto, seppur importante, non è abbastanza per creare un ottimo titolo ed è per questo che abbiamo voluto assistere anche a filmati che ci facessero comprendere al meglio quali saranno le altre peculiarità del gioco.Innanzi tutto, siamo stati ben felici di essere venuti a conoscenza del fatto che le piste su cui gareggiare in “Pacific Rift” saranno ben 16 e verranno suddivise secondo una distinzione basata sui 4 elementi. Terra, Acqua, Aria e Fuoco andranno, quindi, a connotare specificatamente gli scenari in cui si disputeranno le competizioni del racing festival più sregolato di sempre. Prova di ciò è che la galvanizzazione del paesaggio naturale circostante è stata notevolmente aumentata dando per risultato un complesso di vegetazione, cascate, montagne rocciose e crateri vulcanici visibilmente accattivanti. Inoltre, sempre per ciò che concerne la progettazione tecnica dell’ambiente, possiamo dire che la qualità delle texture è stata migliorata in confronto alle precedenti apparizioni anche se ci è parso comunque che nei frangenti ad alta velocità, o con numerosi veicoli contemporaneamente sullo schermo, i ritocchi da apportare certamente non manchino. Sembra comunque che i ragazzi di “Evolution Studios” stiano perseguendo la strada giusta.

Keep On Pushin’, Baby!Il sistema di comandi di “Pacific Rift”, in linea di massima, dovrebbe essere praticamente lo stesso del primo capitolo con l’aggiunta, però, di alcune innovazioni che faranno sorridere gli amanti del coinvolgimento estremo. Difatti, il Development Tam ha dichiarato che il sistema di utilizzo del boost (la nitro tradizionale della serie) è stato reso vulnerabile agli stimoli ambientali e questo si traduce ad esempio in un raffreddamento della nitro nel caso il giocatore riesca a passare attraverso un percorso d’acqua,mentre nel caso ci si avvicini troppo alle spruzzate di lava provenienti da qualche cratere, il boost ne risentirà immediatamente surriscaldandosi a dismisura e non permettendo, quindi, un utilizzo corretto del pulsante per lo sprint supersonico.Se ciò non bastasse, il sensore di movimento Sixaxis è stato implementato con un sistema di calibrazione più rigido e realistico che oltre a direzionare il veicolo orizzontalmente, per consentire lo sterzo, ci permetterà anche di incidere nei salti grazie alla possibilità di controllare il peso in volo (sperando che non sia un tir) del nostro roboante mezzo.Dalla sua parte inoltre, Sony ha già espressamente dichiarato che “Pacific Rift” sarà compatibile con il DualShock3, supporterà i nuovi premi per il completamento di gioco (Trophy) e verrà contornato da una serie di contenuti extra scaricabili dal Playstation Store. Ultimo punto che ci sembra opportuno menzionare, riguarda la modalità multiplayer. Il titolo consentirà di collegare in contemporanea sulla stessa piattaforma sino a 4 giocatori che, grazie alla cara (vecchia) modalità split screen potranno sfidarsi in frenetiche corse ove le emozioni raggiungeranno altissimi livelli. Se gli sviluppatori saranno riusciti nell’intento di garantire un frame rate soddisfacente anche per questa modalità però, lo sapremo soltanto quando potremo effettuare un approfondito Hands on the game che speriamo arrivi presto.

In Conclusione:“MotorStorm: Pacific Rift” si è dimostrato sicuramente un titolo interessante che vive della fama dell’ottimo primo capitolo e gode di un’atmosfera di gioco interessante e di qualità.Va però evidenziato che il settore dei giochi di guida, in particolare per console, è profondamente cambiato dal periodo in cui venne lanciata la PS3 e questa volta per scuotere gli equilibri del mercato bisognerà sfornare un seguito davvero spettacolare. La parola passa a Sony ed ai ragazzi di Evolution Studios!