Milestone all'E3

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Ospite dello spazio espositivo di Bandai Namco, ho avuto modo di soffermarmi sui due titoli di punta del catalogo dell’italiana Milestone per il 2015, accomunati da una grandissima passione per la velocità: Moto Gp 15 e Sebastien Loeb Rally Evo.Da anni, la software house milanese propone simulazioni rigorose, adatte ad un pubblico paziente ma, al contempo, esigente, che pone il realismo e la cura per i dettagli al primo posto.Vediamo allora cosa c’è in serbo per gli amanti delle due e delle quattro ruote.

Due ruoteCome tutti i franchise che funzionano, tanto in termini di apprezzamento da parte della critica quanto di vendite, Moto Gp non aveva bisogno di rivoluzioni, quanto piuttosto di affinare ulteriormente il gameplay e smussare qualche imperfezione qua e là.La build che ho potuto giocare era, a detta dello stesso sviluppatore, quella definitiva, che arriverà sugli scaffali dei negozi entro fine mese, e le sensazioni sono state positive, seppure familiari.In risposta alle richieste della community, a fare il paio con le già nutrite possibilità di customizzazione del lato meccanico della propria moto, questa versione del simulatore Milestone implementerà un approfondito editor per il personaggio, che offre svariate opzioni per renderlo il più vicino possibile a quello che i giocatori vorranno.La scalabilità del modello di guida, altro marchio di fabbrica della serie sin dagli albori, continua a fare di Moto Gp 15 un gioco estremamente versatile, con una lunga serie di opzioni da attivare o disattivare per rendere l’esperienza il più possibile adatta ai gusti (e alle capacità) di ognuno: le gare effettuate, pur giocate con la gran parte degli aiuti attivi, hanno fatto registrare un livello di difficoltà da non prendere sotto gamba, e una curva di apprendimento graduale, mai troppo ripida, che tende a premiare con evidenti progressi (e tempi migliori sul giro) i giocatori più meticolosi e metodici.Un’altra nuova introduzione è quella di un team completamente custom, con il quale sfidare tutti i piloti noti del campionato, fedelmente riprodotti (come anche le piste) grazie all’esclusività della licenza ufficiale del Moto GP.L’impressione è che, di anno in anno, la simulazione di Milestone dedicata alle due ruote si arricchisca un po’ di più.

Quattro ruoteSe è pur vero che un libro non si giudica dalla copertina, a guardare i numeri di Sebastien Loeb Rally Evo si rischia di rimanere a bocca aperta: 300 km di circuiti reali fedelmente riprodotti, 8 rally, 64 stage speciali, 5 circuiti di rallycross, 16 costruttori per un totale di 50 diversi modelli e, per finire, gli oltre 20 km complessivi del tracciato di Pikes Peak Climb Hill interamente digitalizzati.Lo sforzo produttivo del team di sviluppo, comunque, non si è limitato all’ampliamento del roster e della lista circuiti, ma ha interessato diversi aspetti del gameplay, a cominciare dalla creazione di un’esperienza di gioco estremamente malleabile, generosa su alcuni tracciati (e con gli aiuti attivati) e arcigna su altri, quando magari si vuole provare le vere sensazioni di un rally ad alti livelli.La prova effettuata, su una build a buon punto ma tutt’altro che completa, ha evidenziato un modello di guida già molto sfaccettato, con un buon volante che arricchisce notevolmente l’esperienza (e la conferma da parte degli sviluppatori che saranno supportati tutti i volanti più diffusi di produttori come Trustmaster e Logitech), e una serie di piccoli accorgimenti che giovano al gameplay.Un esempio è dato dalla presenza del meteo dinamico, le cui condizioni influenzano notevolmente lo svolgersi della corsa, e dai feedback continui del pluripremiato campione Loeb, che ha lavorato fianco a fianco con il team di sviluppo per assicurare un’esperienza di gioco il più realistica possibile.La prova è stata effettuata con vetture con il cambio automatico, che hanno facilitato la vita in certi frangenti, e ciononostante, abbiamo avuto modo di fare scampagnate abbastanza frequenti a causa della nostra imprudenza in fase di approccio alle curve, il che la dice lunga sull’ambizione simulativa del prodotto Milestone.In questo caso, a differenza dell’imminente Moto GP 15, la data di uscita è fissata per il prossimo autunno, senza una data più precisa.

Trainata dalla passione per i motori, e lontana dagli stereotipi spiccatamente arcade che hanno invaso il mercato negli ultimi anni, Milestone continua a proporre al proprio pubblico prodotti di grande profondità, simulazioni rigorose ma mai frustranti che ripagano con enormi soddisfazioni quanti vorranno investirvi un po’ del loro tempo.

Aspettatevi nelle prossime settimane la recensione di Moto Gp 15 e nei prossimi mesi quella di Sebastien Loeb Rally Evo.