La VR di Bethesda

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Da tempo, ormai, sapevamo dell’arrivo di una grande novità per Fallout 4 e Doom, vale a dire la possibilità di sperimentare questi giochi in una versione alternativa attraverso i visori per la realtà virtuale. Alla Gamescom 2016 abbiamo avuto modo di provare entrambi i titoli su HTC Vive, e siamo pronti a dirvi se questo matrimonio s’ha da fare.
Fallout VR
Sebbene l’intero Fallout 4 sarà giocabile in VR, la demo da noi provata consisteva solamente in una battaglia contro orde di nemici da maciullare grazie alle molteplici bocche da fuoco a nostra disposizione. Lo spostamento può avvenire sia tramite movimento fisico del giocatore (poco consigliabile a meno che non si sia dotati di una reggia come casa), sia tramite la pressione del grilletto del controller sinistro, che ci fa teletrasportare nel punto in cui potremo mirare con un puntatore laser. I movimenti sono piuttosto intuitivi, e dopo poco tempo si ha già una completa familiarità con tutti i comandi. 
La VR dona una nuova profondità al gioco, rendendo ogni nemico più spaventoso che mai, in quanto il nostro cervello percepirà la loro presenza come una vera minaccia e, per un attimo, ci sembrerà di essere davvero attaccati da creature di un altro mondo. Dal punto di vista tecnico, la resa visiva è ottima, anche se abbiamo notato che, di tanto in tanto, alcuni oggetti e nemici sembravano leggermente sfocati. Nella demo avevamo a disposizione tutte le armi del gioco e non era possibile morire, ma il gioco completo sarà identico all’originale Fallout 4, senza alcuna limitazione. Il dubbio più grande riguarda proprio la portata: la natura di gioco di ruolo arriverebbe a richiedere molte ore di gioco per essere completato, e anche le singole sessioni risullterebbero spesso essere piuttosto lunghe; come questo potrà sposarsi con la realtà virtuale, poco adatta a prolungate sessioni di gioco, è ancora tutto da vedere.
Doom VR
Il discorso fatto per i controlli di Fallout si applica anche per Doom, in quanto lo schema dei comandi è esattamente lo stesso o quasi. Nella demo che abbiamo provato venivamo messi prima contro orde di demoni piuttosto deboli e infine contro un vero e proprio boss. Anche qui la VR rendeva il tutto più realistico che mai, facendo sembrare i demoni come appartenenti alla nostra realtà e facendo sembrare i loro attacchi impressionanti nel vero senso della parola.
Anche questa demo era limitata: non potevamo morire ed avevamo armi e munizioni infinite, ma questo solamente perché, trattandosi di una versione di prova, gli sviluppatori volevano che potessimo provare il titolo con calma senza doverci preoccupare di sopravvivere.
Graficamente, Doom si presenta in forma smagliante, anche più di Fallout 4: se in quest’ultimo erano presenti delle incertezze grafiche, in Doom tutto è nitido e dettagliato, rendendo totale l’immersione all’interno del mondo di gioco. Tra i due titoli, Doom sembra quello che più va d’accordo con la realtà virtuale, grazie anche alla possibilità di fare sessioni più brevi rispetto a Fallout che ben si sposano con la realtà virtuale.

Doom e Fallout 4 in realtà virtuale sembrano pulsare di nuova linfa vitale, che li rende più realistici ed immersivi che mai prima d’ora. Sebbene la VR possa richiedere qualche tempo per abituarsi, soprattutto per un sistema di movimento molto diverso dal solito, crediamo che ne varrà decisamente la pena. L’unico dubbio rimanente riguarda la lunghezza delle sessioni di gioco: questi visori non sembrano adatti, infatti, a sessioni troppo lunghe, e questo potrebbe cozzare con un titolo come Fallout 4. Staremo a vedere.